mercoledì 27 giugno 2018

Presentate le nuove misure UE sulla plastica monouso

Risultati immagini per Presentate le nuove misure UE sulla plastica monousoSono state presentate il 28 maggio le nuove misure UE sulla plastica monouso, che prevedono il divieto all’utilizzo di prodotti pericolosi e nocivi per l’ambiente: bastoncini cotonati, posate, piatti, cannucce, agitatori per bevande e bastoncini per palloncini, contenitori per bevande, contenitori per alimenti, bicchieri di plastica, reti da pesca.
Gli stati membri della UE nei prossimi mesi dovranno fissare obiettivi nazionali di riduzione dell'uso di materiale inquinante non riciclabile, e stabilire nuove norme che obblighino i produttori a coprire i costi di smaltimento e di riciclo dei rifiuti
Le proposte della Commissione passeranno ora al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio e dovranno essere confermate dai governi entro, questo è l'auspicio, le prossime elezioni europee in calendario nel maggio 2019 ma l’invito è a che tutti i cittadini europei inizino ad eliminare la plastica inutile
Risultati immagini per Presentate le nuove misure UE sulla plastica monousoPer questo motivo, e in virtù anche della proposta fatta dal Ministro dell'Ambiente Costa durante il Consiglio ambiente UE in corso a Lussemburgo di vietare le confezioni di plastica negli uffici pubblici, liberandoli così dal mono uso e dall'usa e getta, abbiamo chiesto ancora una volta all’Amministrazione Comunale di San Giorgio del Sannio ( e a quelle dei Comuni vicini) di mostrare attenzione e sensibilità nei confronti della riduzione della plastica e di accogliere l’invito del Ministro e di dare il buon esempio alla cittadinanza per la riduzione della plastica partendo dalla Casa Comunale e dagli Uffici Pubblici del territorio, Scuole comprese.
SOLO RIDUCENDO A MONTE I RIFIUTI, OVVERO EVITANDO DI USARE PIATTI E BICCHIERI IN PLASTICA, BOTTIGLIETTE E TUTTI I PRODOTTI MONOUSO POTREMMO AVERE RISULTATI IMPORTANTI!!!
POSSIAMO FARCELA SE LO VOGLIAMO E SE LE ISTITUZIONI DIMOSTRANO DI AVERE VERAMENTE A CUORE L'AMBIENTE!!!

martedì 26 giugno 2018

San Giorgio del Sannio invitata ad essere #plasticfree

Il neo Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha invitato le Istituzioni, le Associazioni e tutti i cittadini ad impegnarsi in prima persona perché le proprie realtà diventino quanto prima #plasticfree. Lui stesso si è pubblicamente impegnato a liberare dalla plastica il suo stesso Ministero entro il 4 ottobre prossimo.

Per quanto ci riguarda, e chi ci conosce lo sa e i fatti lo testimoniano, da decenni gli attivisti, in particolare Elvira Santaniello, si battono per la riduzione a monte dei rifiuti, in particolare della plastica ed ho portato avanti decine di iniziative di sensibilizzazione nel mio territorio.
Abbiamo trovato grande risposte in alcune comunità scolastiche e in numerose famiglie ma le Istituzioni hanno spesso motivato la loro impossibilità ad agire con l mancanza di fondi.
Ebbene, ora ci si può impegnare A COSTO ZERO e raggiungere ottimi risultati sia in termini di riduzione concreta dei rifiuti sia in termini di esempio per i cittadini.
Pertanto, abbiamo inviato una proposta in tal senso alle Amministrazioni del Medio Calore, da San Giorgio del Sannio all'auto proclamato sindaco grillino di San Nazzaro,chiedendo un incontro in tempi brevi per dettagliare il da farsi.
Con l’occasione e sempre in tema di ambiente e riduzione rifiuti, abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale di San Giorgio del Sannio di sollecitare l’installazione degli eco compattatori per i contenitori in plastica e le bottiglie, di sollecitare la Regione Campania per le Compostiere di Comunità, di non dimenticare la questione del Centro di Raccolta RAEE, etc.
#plasticfree

QUI puoi vedere il videomessaggio del Ministro Costa


Il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento Comunale per il contrasto alle ludopatie

Nessun testo alternativo automatico disponibile.Il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento Comunale per il contrasto alle ludopatie.
Possiamo dire, e lo testimoniano i fatti, che l'impegno profuso dal 2013 in poi sulla questione del gioco d'azzardo patologico trova una realizzazione pratica importante.












mercoledì 23 maggio 2018

Continua la misteriosa saga del primo sindaco grillino del Sannio!

Approfittando del fatto che tutto il M5S è impegnato col contratto di governo e che lo staff si sta occupando del Comuni che andranno ad elezioni a breve, infatti, a San Giorgio del Sannio la consigliera pentastellata ed il suo entourage continuano a fare finta che sia tutto normale!
Nemmeno il teatrale e triste epilogo dell’avventura a 5 stelle del consigliere Sguera a Benevento ha spostato i nostrani statisti!
Nessun testo alternativo automatico disponibile.Ad oggi, infatti, nessuno ha il coraggio di dire che quello che accade a San Giorgio e dintorni, azione politica inesistente, risultati sul territorio pari a zero, comunicazione e trasparenza zero, gente che esce, gente che entra, attivisti contenti e cittadini inviperiti, è tutto fuori dalle logiche del Movimento!
E la dimostrazione sta da una parte nella malinconica nostalgia di Sguera per una sinistra che non può trovar posto in un movimento post ideologico, dall’altra dal fatto che il buon Sindaco di San Nazzaro va a incontrare i cittadini e a farsi fotografare sotto la bandiera penta stellata solo sul Viale Spinelli di San Giorgio.
Perché non è andato a spiegare il contratto di governo nella piazza o nel bar del suo Comune?
Cosa gli impedisce di essere attivista nel suo paese? 
Se uno è “grillino” lo è sempre e dovunque …
Ma qui va di moda il grillino da trasferta, con buona pace dei san nazzareni!!!

Sull'acqua non si scherza!!!

A San Giorgio del Sannio pare proprio che ad alcuni cittadini la primavera faccia brutti scherzi!
Eh sì, perché, non appena si affacciano i primi caldi, e si comincia a pensare alla prossima calda estate e ai possibili problemi di carenza idrica, c’è qualcuno che comincia a parlare di potabilità dell’acqua e di possibili contaminazioni!
Ma che burloni questi nostri concittadini!!!
A volte sembra proprio che, pur di far parlare di sé o di sparlare dell’Alto Calore, si arrivino a sostenere cose assurde e questo è quanto meno strano!
L'immagine può contenere: bevanda e spazio al chiusoSta di fatto che, per togliermi il dubbio, mi sono rivolta al Dipartimento Depurazione dell’Alto Calore ed ho ricevuto notizia del fatto che all’atto dei programmati prelievi di Controllo Interno effettuati in data 14 maggio 2018 l’acqua non presentava anomalie ed era perfettamente conforme ai parametri previsti dal Decr. Lgsl. 31/01 .
A questo proposito, è importante ricordare sia a chi diffonde notizie non vere sia chi vi presta attenzione che l'acqua distribuita da Alto Calore servizi è già certificata e monitorata come dichiarato da ACS nella Carta del Servizio idrico integrato [capitolo 2.8 Informazioni specifiche per l'utente] pubblicata sia sul sito istituzionale del Comune
sia sul sito di ACS 
Pertanto, prima di dare credito alle voci da bar, forse è il caso di rivolgersi o ad Alto Calore o, nei casi più particolari, all’ASL, e togliersi i dubbi.
Per quanto mi riguarda, ho comunque, chiesto anche l’aggiornamento dei dati sul sito dell’ente gestore che non sono aggiornati.

N. B. Tanto per essere chiari, la potabilità è caratteristica imprescindibile e obbligatoria per l'erogazione da parte della società di gestione del servizio idrico.
Il che significa che se l’acqua non fosse potabile per qualche motivo non potrebbe essere distribuita!
A questo riguardo, a legge vigente (Dl. n. 31 del 2001), oltre a stabilire i valori di parametro per le diverse sostanze che possono essere solubili in acqua, definisce anche dove devono essere effettuati i controlli e da chi.
Nessun testo alternativo automatico disponibile.Ad esempio, nei punti di prelievo delle acque superficiali e sotterranee o a livello degli impianti di adduzione, di accumulo e di potabilizzazione. Ovviamente anche la rete di distribuzione deve essere controllata e tutte queste verifiche sono di competenza dei gestori dei servizi idrici. I punti di prelievo dei controlli interni possono essere, inoltre, concordati con l’Azienda sanitaria locale. Quest’ultima ha il compito di eseguire quelle che sono note come “verifiche esterne”, ovvero l’Asl deve garantire la qualità dei corpi idrici per le acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile, oltre che i punti di distribuzione. In conclusione, l’acqua che giunge alle nostre case prima di arrivare al rubinetto viene adeguatamente controllata almeno da due enti: il gestore e l’Asl.
In base alle direttive vigenti e ai controlli eseguiti, quindi, si può legittimamente affermare che l’acqua potabile è ottimamente controllata e che un’acqua considerata “potabile” dall’Asl e dagli enti di gestione è idonea al consumo umano senza alcun pericolo per la salute dell’uomo e per l’ambiente.
Va, tuttavia, ricordato che gli enti di controllo effettuano le verifiche sulla rete di distribuzione sino al contatore delle abitazioni. La verifica del sistema idrico domestico (tubazioni, rubinetti ecc.) è di competenza del privato cittadino.
Chiaro no?

Il Sindaco forse grillino di Sannazzaro e suoi concittadini scontenti

Non è passata nemmeno una giornata da quando ho postato le mie perplessità relative alle continue e costanti frequentazioni pentastellate del Sindaco di San Nazzaro, che qualcuno già si è preoccupato di farci sapere qual è lo stato d’animo dei cittadini sannazzareni.
In un volantino che pare sia stato affisso sui muri del paese, infatti, sono stati evidenziati alcuni dubbi dei cittadini relativi all’indennità del Sindaco, che si dice aumentata, alle opere pubbliche, che si dicono ferme da 15 anni, alle scuole e al circolo cittadino, che si dicono allo sfascio, e, soprattutto, alla delega a parlare all’assemblea di Alto Calore Servizi concessa alla consigliera pentastellata sangiorgese sminuendo di fatto il ruolo del Comune di San Nazzaro.
E’ chiaro ed evidente che questo manifesto rende ancora più urgente la necessità di chiarire la posizione del Sindaco ibrido nonché della consigliera di San Giorgio, la quale, in maniera innegabile ha la responsabilità, di aver creato le condizioni per il verificarsi di questi accadimenti e di non aver per prima sgombrato il campo dai dubbi e perplessità relative a questa situazione.
Quello che è certo, ad oggi, è che la mossa della delega è stata un’arma a doppio taglio perché da una parte ha scontentato i cittadini sannazzareni che, a ragione, ritengono di non essere stati rappresentati nell’Assemblea dei soci di ACS dall’altra ha determinato un sentimento di avversione nei confronti del M5S, resosi colpevole del depotenziamento istituzionale del Comune di San Nazzaro all’interno dell’Assemblea.
Ma non sarebbe stato più semplice, se davvero il buon Giantommaso è stato folgorato dai valori del Movimento, andare in assemblea e farsi interprete di persona dell’ invito pentastellato al Consiglio d’Amministrazione di Alto Calore di dimettersi???
Qual’era la necessità impellente di questa delega se non quella di dare una mano alla consigliera nel dimostrare che fa qualcosa per il territorio?
“Vaje p’ aiuto e truove scarrupo”, vai per aiutare e fai danno, dice il vecchio adagio, pensarci prima no???

L'ennesima gaffe della consigliera pentastellata: quando l'analisi grammaticale e l'analisi logica sono un optional!!!

Siamo alle solite: la consigliera pentastellata, nella foga di mostrare al mondo che lei esiste, si è vista costretta a farsi vedere in giro e per questo ha organizzato in fretta e furia un paio di gazebo sul Viale.
Peccato, però, che, un po’ per impazienza, un po’ per autoreferenzialità, si sia “dimenticata” di pubblicizzarli adeguatamente sui social o sulla stampa e di condividerne i temi con la cittadinanza, in totale spregio dei principi di trasparenza e partecipazione.
Infatti, solo a gazebo smontato i sangiorgesi hanno potuto sapere che si parlava di Alto Calore e degli aumenti TARI e hanno potuto vedere sulle solite foto le solite facce delle solite 6 persone che collaborano con la consigliera.
Un successone insomma!
Per il prossimo si dovrà pensare ad un sistema di transenne per organizzare il flusso della folla!
Una novità, però, c’è stata, la presenza del sindaco di San Nazzaro, il buon Giantommaso, grillino dentro ma non fuori, rispetto al quale nessuno ad oggi ha chiarito la posizione: è o non è il primo sindaco pentastellato del Sannio, come ha scritto la stampa???
Qualcuno, prima o poi, si prendererà la responsabilità di rispondere?
Nell’attesa, mi permetto di fare un’osservazione: visto che il Sindaco di San Nazzaro ormai passa più tempo con la consigliera pentastellata & C. quand’è che lavora? Quand’è che sta con la sua comunità? Saranno contenti i suoi concittadini?
Beh, forse gli converrebbe tener presente il vecchio adagio che recita: “chi va con lo zoppo impara a zoppicare” . Visti i risultati ottenuti dalla consigliera pentastellata (non a caso soprannominata #maiotuttafuffa) in questi due anni, non vorrei mai che la frequentazione con la nostra “statista” gli portasse gli stessi frutti!!!

L'immagine può contenere: testoN. B. dopo le forti piogge dei giorni scorsi, la consigliera si è improvvisamente ricordata che le caditoie e i pozzetti fognari hanno bisogno di manutenzione … e perché non l’ha fatto nel periodo giusto, cioè ad ottobre scorso, quando le foglie e altro materiale di risulta li hanno probabilmente intasati causando poi i danni dei giorni scorsi? 
A questo proposito, mi sia concesso suggerirle, se proprio deve copiare, di copiare per bene gli stralci dalla Relazione al Piano di Gestione della Raccolta Rifiuti relative alla manutenzione delle caditoie pozzetti e quant’altro perché quanto postato su Facebook è scritto in maniera inaccettabile per un rappresentante delle istituzioni!!!
Almeno si studi la grammatica, altrimenti ci tocca dare ragione a chi ci definisce ignoranti!!!
E meno male che all’atto della certificazione della lista pentastellata da più parti venne evidenziato che quella lista era il meglio che si potesse avere nel territorio di San Giorgio!!!

Perdite idriche a San Giorgio del Sannio

Di Elvira Santaniello

Tra fine aprile e inizio maggio ho segnalato al Sindaco, all’Ufficio Tecnico Comunale e alla Polizia Locale una perdita d’acqua dal manto stradale in Viale Spinelli.

Ho ricevuto risposta dal Comandante della Polizia Locale, il quale mi ha scritto di aver contattato il responsabile territoriale di Alto Calore e di aver saputo che non è possibile fare interventi di manutenzione e pronto intervento essendo scaduto l’appalto della ditta demandata a questo compito.
Ho contattato Alto Calore ed ho saputo in via del tutto informale che la società di gestione del servizio idrico non avrebbe prorogato l’appalto alla ditta per il periodo intercorrente tra la fine del vecchio appalto e l’avviso di gara per il nuovo per cui, stante il fatto che la data di consegna delle buste è il 10 maggio e la loro apertura il 15 maggio, al netto di nessun eventuale ricorso, il ripristino del servizio di manutenzione non avrebbe potuto essere ripristinato prima di giugno.
Nel frattempo, dal Comune, che ho invitato in qualità di socio di Alto Calore Servizi e a tutela dei cittadini utenti ad imporsi per ottenere la presenza sul territorio da parte di una squadra di manutenzione proveniente dalla sede di Avellino, non ho avuto nessuna risposta.
La perdita, intanto, non si è fermata anzi se n’è aggiunta un’altra molto grossa in Via Gustavo Baldassare, perdita che presenta un flusso continuo e zampillante da due giorni.
E’ inaccettabile che gli utenti, che il servizio manutenzione lo pagano profumatamente in bolletta, debbano essere così fortemente danneggiati e non trovino ascolto da parte di chi, invece, gestore del servizio e Amministrazione dovrebbe da un lato erogare il servizio manutentivo e dall’altro tutelare i propri cittadini!
Pertanto,ho deciso di protocollare presso la Procura della Repubblica di Benevento un esposto denuncia affinché si indaghi sull’interruzione di pubblico servizio messa in atto da Alto Calore nei confronti di utenti che, comunque, continuano a pagare il servizio pur non potendone usufruire.
Nel contempo, chiedo aiuto alla stampa affinché questa notizia venga diffusa il più possibile e magari giunga a qualche funzionario “sensibile” di Alto Calore Servizi che possa adoperarsi in particolare per la riparazione della perdita in via Baldassarre dove si sta realizzando un enorme spreco di acqua.
Non potete venirci a chiedere di risparmiare la preziosa risorsa idrica ed essere complici del suo enorme spreco!!!”.
L'immagine può contenere: una o più persone
Dopo aver verificato di persona che la perdita in via Gustavo Baldassarre era stata riparata, ho ricevuto una comunicazione da parte del Sindaco relativa al fatto che la situazione perdite è in via di miglioramento perché, e cito, "è stata fatta la gara per la scelta della ditta abilitata ai lavori di manutenzione idrica".
Appena ho letto questa frase, in verità, ho pensato che qualcuno mi stava prendendo in giro, dal momento che la consegna delle domande di candidature per la gara relativa alla manutenzione reti si svolgerà il 10 maggio prossimo e l'apertura delle buste il 15 maggio!!!
Allora ho iniziato un giro di contatti con uffici, impiegati e funzionari di Alto Calore Servizi e mi è stato detto, anche stavolta in via del tutto informale, che in effetti una gara è stata fatta, una gara d'appalto sotto soglia (inferiore ai 40.000 euro), con il requisito dell'urgenza, per sopperire alle difficoltà emerse in questo periodo di transizione verso l'appalto definitivo.
La gara sotto soglia sembra sia successiva alle mie segnalazioni e al mio esposto.
Dunque mi chiedo, perché Alto Calore Servizi non ci ha pensato prima a prorogare il servizio per non rimanere senza servizio di manutenzione?
E' o non è un'inadempienza questa???
STA DI FATTO CHE SE NON FOSSE STATO PER LE MIE PROTESTE, MOLTO MA MOLTO VIBRANTI, PROBABILMENTE LA COSA NON SAREBBE IN VIA DI NORMALIZZAZIONE

C'è vita aliena nel M5S sannita!!!


Nel Medio Calore Sannita il Movimento 5 Stelle si caratterizza per essere una forma di vita aliena, con un modus operandi e regole totalmente estranee dalle normali dinamiche pentastellate!
L'immagine può contenere: 2 personeEbbene sì, visto che, oltre alle ben note peripezie della evanescente consigliera penstastellata sangiorgese, oggi registriamo l’entrata in gioco di un Sindaco che si dice pentastellato ma in realtà non lo è e non potrà esserlo almeno fino alle prossime elezioni nel suo Comune.
Mi spiego meglio: nel primo pomeriggio di oggi è stato pubblicato da una testata on line sannita [http://www.anteprima24.it/bene…/m5s-sindaco-sannio-adesione/] un articolo in cui si annuncia con squilli di trombe e rulli di tamburi il fatto che Gian Tommanso Manganiello, Sindaco di San Nazzaro, ha aderito al M5S per cui è il primo sindaco pentastellato del Sannio!
Qualcuno dirà: notizia bomba!!!! Ma non è per niente così!
Il Sindaco di San Nazzaro è al secondo anno del suo secondo mandato, eletto in una lista civica, e, pur essendo del tutto legittima la sua volontà di iscriversi ad una forza politica o partito, in questo caso il M5S, ciò non lo rende un sindaco pentastellato, in quanto eletto, appunto, in una civica.
Pertanto, se lo vorrà, alle prossime elezioni potrà seguire tutto l’ iter previsto per le candidature e sperare che la sua lista venga certificata, per poi concorrere alle elezioni nel suo Comune con il simbolo del M5S.
Questo è quanto.
Ma una domanda sorge spontanea: perché la consigliera comunale pentastellata di San Giorgio, cui ultimamente il Sindaco di San Nazzaro si accompagna spesso negli incontri politici e cui sembrerebbe abbia anche concesso la delega a rappresentarlo all’assemblea dei soci di Alto Calore Servizi (almeno è questo quello che si legge ne suddetto articolo), non gli ha spiegato le cose come stanno veramente?
Oppure, se gliele ha spiegate, perché non si è affrettata a smentire quanto asserito nell’articolo?
Eppure, esiste un importante precedente, risalente al 2016, relativo al Sindaco di Casalduni la cui adesione al M5S fu immediatamente smentita dai consiglieri comunali di Benevento perché, e cito dal comunicato, “non si aderisce al Movimento, ma si viene eletti portavoce dello stesso” (https://sanniopage.com/sguera-farese-smentiscono-lingresso…/)
Vuoi vedere che, sotto sotto, questo, diciamo così fraintendimento, potrebbe essere stato considerato un utile forma di pubblicità per il suo fantomatico impegno sulla questione Alto Calore?
Del resto, ricevere la delega da un sindaco eletto in una lista civica è un conto, riceverla da un Sindaco del M5S ha tutt’alto significato politico.
Ma questa potrebbe essere stata anche una forzatura della stampa.
Sta di fatto che, non avendo la consigliera mai pubblicato nulla di ufficiale sulla sua azione amministrativa e non avendo noi cittadini un report o un video dell’assemblea dei Soci di Alto Calore, non sappiamo se la Consigliera ha parlato in assemblea come portavoce del M5S di San Giorgio del Sannio oppure come delegata di un sindaco che dal punto di vista amministrativo col M5S non ha niente a che vedere, a parte la sua personale adesione alla piattaforma Rousseau.
Tutto ciò premesso, ritengo da cittadina attiva del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio che questa situazione debba essere urgentemente chiarita da chi di dovere e anche da parte della stampa, onde evitare polemiche inutili e dannose per il M5S.
Ove ciò non accadesse in tempi brevi, provvederò personalmente a segnalare l’accaduto ai Probiviri del M5S.
Sapete, non vorrei mai che proprio da San Giorgio partisse l’invasione di forze politiche aliene verso l’infinito ed oltre!!

!

sabato 28 aprile 2018

L'assemblea dei soci di ACS approva il Bilancio Consuntivo e apre alla fusione con altri gestori

Ieri all'assemblea dei soci alto calore alcuni sindaci hanno candidamente dichiarato che non sono disposti a ricapitalizzare (cioè a dare soldi ad acs) ma sono favorevoli a dare quote ad una società più solide come Gesesa e lo dicono sostenendo di non essere preoccupati dell'aumento delle tariffe perché le tariffe le valuta l'autorità, quell'ARERA che ha reintrodotto la remunerazione del capitale investito che era stata abolita dal referendum del 2011. 
L'Arera sta, senza ombra di dubbio, dalla parte dei gestori e non dei cittadini che hanno votato per l'acqua pubblica! 
L'immagine può contenere: 2 personePerché, dunque, la consigliera pentastellata sangiorgese non ha sottoposto all'assemblea dei soci anche questo tema???
Forse perché non sa nemmeno che il prossimo 7 maggio si voterà alla Camera la proroga dell'Arera, che se fosse approvata, farà proseguire l'Autorità nel suo lavoro a favore dei gestori e non degli utenti?
Il Governo Gentiloni segue pedissequamente la linea del PD sull'apertura ai privati nella gestione dei servizi a rete e, guarda caso, la maggioranza dei sindaci soci di Alto Calore Servizi che ha votato a favore del Bilancio è del PD.
Tuttavia, ci sono anche diversi sindaci di altri partiti, in primis Ferruccio Capone e Pasquale Summonte, pronti a sostenere un’aggregazione con altri gestori, che, poi, è quello che si configura (secondo il loro punto di vista) come la migliore soluzione per salvare Alto Calore.
E la soluzione del molto onorevole pentastellato Sibilia e della consigliera sangiorgese regina dei selfie qual è???
Una raccolta di firme!
In altre regioni, vedi la Puglia, i parlamentari e i consiglieri regionali e comunali stanno lavorando da molto tempo fianco a fianco dei comitati per l'acqua pubblica e dei cittadini ed hanno ottenuto la realizzazione di un tavolo di lavoro presieduto dal Prof Lucarelli, massimo esperto di ripubblicizzazione in Italia.
Da questo tavolo è emersa anche una proposta concreta perfettamente realizzabile dal punto di vista tecnico e giuridico.
Qui, invece, si è preferito seguire la più facile e battuta strada dell'appariscente e scenografica firma dei deputati, opportunamente fotografata e spammata in rete, piuttosto che il lavoro sottotraccia di studio, informazione e sensibilizzazione sul tema della Ripubblicizzazione insieme ai comitati dell'acqua pubblica.
Ma che ci volete fare, tra poco ad Avellino ci saranno le elezioni e qualcuno ha bisogno di farsi pubblicità!

Scrivi anche tu ai deputati "NO alla proroga, fuori l'acqua da ARERA!"

Il Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio accoglie l’invito del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua ad una mobilitazione contro la proroga del mandato all'ARERA, Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, ed esorta i Sanniti a scrivere un’email a tutti i deputati affinché si oppongano al Decreto Legge 30/2018 "Misure urgenti per assicurare la continuità delle funzioni dell'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA)" con cui il Governo Gentiloni intende prorogare il mandato dell'ARERA. 
[il testo della email è scaricabile qui http://www.acquabenecomune.org/…/3703-2-3-4-maggio-scrivi-a…]
ARERA, infatti, e il Meetup lo ha sovente sottolineato anche negli ultimi tempi, ha agito SEMPRE ponendosi in contrasto con l’esito del referendum sull’acqua pubblica del 2011: ha fatto in modo che non venisse eliminata dalla tariffa la remunerazione del capitale investito reintroducendo i profitti garantiti per i gestori sotto la denominazione di “costo della risorsa finanziaria”; ha avallato l’esproprio di milioni di euro con l’addebito sulla bolletta dell'acqua di un “conguaglio ante 2012”, cosa che i Giudici di pace di Torino e La Spezia, nonché il Tribunale di La Spezia, hanno giudicato illegittima condannando l'azienda idrica locale a restituirlo agli utenti; ha praticamente sottratto ai Comuni rappresentati nelle Conferenze ATO locali, il diritto di stabilire una tariffa annuale dell’acqua trasparente, equa e giusta; ha dimostrato di non tutelare né il servizio idrico né gli utenti, ma solo gli interessi delle aziende che dovrebbe controllare ma dai finanziamenti delle quali dipende la sua stessa esistenza.
A ciò si devono aggiungere anche i pesantissimi compensi ai suoi 5 consiglieri, pari a quasi €1.400.000 l’anno pagato con le tariffe relative ai servizi gestiti.
Per questo motivo Elvira Santaniello, da anni impegnata per l’acqua pubblica, e tutti i cittadini attivi del Meetup sangiorgese, invitano la comunità sannita ad inviare nei prossimi giorni una email ai deputati, che si riuniranno in Commissione Speciale e in Aula alla Camera il 7 maggio prossimo con all'ordine del giorno l’approvazione del Decreto Legge 30/2018 , chiedendo che si facciano carico di presentare un emendamento soppressivo della norma che proroga il mandato del Collegio dell'ARERA e che si impegnino affinché venga fissato un incontro per argomentare il fondamento della richiesta di scioglimento di ARERA Settore Idrico ed il conseguente ritorno delle competenze al Ministero dell’Ambiente.
Questa richiesta si aggiunge a quella fatta specificatamente ai parlamentari del M5S, che l’acqua pubblica ce l’hanno nelle 5 stelle, al fine di creare nei tempi brevissimi tavoli di lavoro locali con esperti nella ripubblicizzazione dei servizi e a lavorare per imporre nei luoghi deputati il tema della gestione pubblica al 100%; a sostenere e a portare avanti il tema della gestione in house del servizio idrico per i piccoli comuni e per quelli che posseggono sorgenti sul proprio territorio; a portare in Parlamento la salvaguardia dei santuari dell’acqua irpini, sanniti e di tutto il sud Italia.
Ora più che mai è necessaria una radicale inversione di tendenza rispetto al modello attuale, che si potrà realizzare solo con la ripubblicizzazione del servizio idrico e con un nuovo sistema di finanziamento, basato non solo sulla tariffa, ma anche su finanza pubblica e fiscalità generale.

venerdì 20 aprile 2018

Gestione dell'acqua in house per i piccoli Comuni...perché nel Sannio non se ne parla?

E’ stato pubblicato oggi sul blog di Beppe Grillo un articolo che offre importantissimi spunti di riflessione sul concetto di acqua pubblica [http://www.beppegrillo.it/acqua-e-limone-la-battaglia-dell…/].
In questo articolo si fa riferimento al caso del Comune di Limone sul Garda il cui sindaco ha iniziato una battaglia contro Acque Bresciane per mantenere totalmente pubblica la gestione del servizio idrico.
Limone sul Garda, infatti, secondo l'articolo 64 del Collegato ambientale alla legge di stabilità, approvato a dicembre 2015 dal Parlamento ed entrato in vigore il 2 febbraio 2016, ha tutte le caratteristiche previste per la gestione in house: non solo ha meno di mille abitanti, ma si approvvigiona anche da fonti pregiate, sorgenti in parchi naturali o aree naturali protette, ed utilizza in maniera efficiente la risorsa tutelando il corpo idrico.
Nonostante ciò, una recente sentenza del Consiglio di Stato ha imposto al Comune il divieto di gestione del proprio acquedotto, per cui il Sindaco si è rifiutato di riconsegnare le chiavi dell’impianto ed ha immediatamente fatto riscorso.
Questa situazione paradossale mette davanti ai nostri occhi in maniera nuda e cruda il fatto che, nonostante la legge consenta la gestione in house quando un Comune ha specifiche caratteristiche, l’obiettivo del profitto è sempre più spesso predominante rispetto al concetto dell’acqua bene comune e fuori dal mercato, sancito dal voto di 27 milioni di italiani.
Praticamente, anche quando e dove la legge lo consente, il voto degli italiani viene calpestato!!!
Ebbene, ritengo che il caso di Limone debba essere un esempio ed uno sprone per il Sannio e per l’Irpinia, considerata la presenza in questi territori non solo di piccoli comuni montani ma anche di comuni che si approvvigionano a sorgenti di pregio.
Perché, dunque, non sfruttare le opportunità fornite dalla legge per ritornare ad una gestione totalmente pubblica?
La risposta pare scontata: la politica, quella del PD in particolare, che da anni ha dato vita a tutti i possibili appoggi normativi atti a favorire i privati per la gestione dei servizi (trasporti, rifiuti, e naturalmente acqua) pare essere uno dei peggiori deterrenti alla ripubblicizzazione!
Tuttavia, c’è un’altra domanda da porsi: perché in Irpinia e Sannio né ambientalisti né comitati né soprattutto il M5S, l’unica forza politica che ha l’acqua pubblica tra i temi fondanti, si sono interessati di questa opportunità fornita dalla legge che potrebbe creare un corto circuito all’interno delle attuali società di gestione del servizio idrico, in bilico tra fallimenti e fusioni???
In verità, sembra proprio che il tema della ripubblicizzazione faccia paura un po’ a tutti, da una parte a coloro che, ambientalisti, comitati, sindaci e amministratori in generale, probabilmente, non vogliono scontentare i propri politici di riferimento, dall’altra ai pentastellati eletti a tutti i livelli, probabilmente imbarazzati dal dover affrontare il tema della non proprio effettiva ripubblicizzazione del servizio idrico a Roma e a Torino.
Oggi, però, non è più tempo di cincischiare!
Le fonti presenti nella nostra terra hanno necessità immediata di essere tutelate, protette e gestite con società pubbliche al 100% in modo che l’acqua sia veramente vissuta come un diritto inalienabile di ognuno.
E adesso, stante il ruolo politico di preminenza assunto dal M5S , i tempi sono maturi per un’azione congiunta tra Parlamentari e territori che studi soluzioni compatibili per la gestione in house del servizio idrico nei Comuni aventi le caratteristiche previste dal Collegato ambientale e per la salvaguardia dei santuari dell’acqua irpini, sanniti e di tutto il sud Italia.
L’appello, dunque, è ai pentastellati eletti a tutti i livelli affinché, oltre a sottoscrivere l’impegno della donazione dei propri emolumenti per azioni di natura sociale, si assumano di fronte al popolo che li ha eletti la responsabilità di creare tavoli di lavoro per la ripubblicizzazione del servizio idrico in collaborazione sia con esperti giuristi che con i comitati locali.
Tra poche settimane si terrà l’assemblea dei Sindaci per l’approvazione del Bilancio di Alto Calore Servizi ma la situazione generale della società è già quasi completamente compromessa.
Siamo ormai ai titoli di coda, con i tentativi, peraltro miseramente falliti, di De Stefano per convincere i soci alla ricapitalizzazione da un lato e le azioni legali dei Comuni e le delibere per uscire dalla società dall’altro e nel mezzo l’incubo degli stipendi non pagati, dei pignoramenti e di un numero di lavoratori in esubero pari ad almeno 100 unità.
All’orizzonte, poi, c’è la prospettiva di una gara europea per l’affidamento del servizio, gara che la politica, nello specifico il PD e i partiti amici delle lobbies, assolutamente non vuole perché in questo modo non potrebbe più controllare la situazione. 
Ebbene, indipendentemente dal Bilancio, che secondo voci di corridoio dovrebbe comunque vedere la gestione corrente in attivo con il debito, invece, in continua e costante ascesa per effetto degli interessi, l’unica soluzione possibile per mantenere in vita ACS attualmente continua ad essere la fusione, in ottica acquedotto meridionale, con GESESA e Acquedotto Pugliese con il conseguente ingresso nella gestione di ACEA, figlia della grande multinazionale SUEZ.
Tutto ciò premesso, stante il fatto che sicuramente nei prossimi giorni sarà tutto un proliferare di comunicati dei partiti, dei movimenti, dei comitati con i quali tutti vorranno dire la loro, è necessario ribadire alcuni punti fermi: 
• Il referendum sull’acqua pubblica del 2011 non è stato rispettato perché l’allora partito di governo, il PD, doveva rendere conto alle lobbies sue sostenitrici e finanziatrici
• Il PD nazionale è senza ombra di dubbio il responsabile di aver approvato norme che facilitano l’ingresso dei privati nella gestione dei servizi, acqua in primis, nonostante l’acqua sia un bene comune e quindi un diritto imprescindibile dell’individuo
• Il PD irpino e sannita è senza ombra di dubbio il responsabile dello sfacelo attuale di ACS, vissuto, considerato e percepito per decenni come un poltronificio
Oggi, però, la situazione profondamente cambiata, il PD è un partito in profonda crisi e ha perso le elezioni in maniera pesante, di contro il M5S, ovvero quella forza politica che ha l’acqua pubblica tra i suoi principi fondanti, ha ottenuto un risultato molto importante e potenzialmente può anche andare al governo del Paese.
E’ necessario, quindi, oggi più che mai, che il M5S irpino e sannita la smetta una volta e per sempre di parlare soltanto, di teorizzare e pontificare di acqua e di gestione pubblica e ci dimostri coi fatti quali sono le azioni concrete da portare avanti per la reale ripubblicizzazione del servizio idrico.
A questo proposito è importante ricordare che il Presidente della Camera Fico ha citato proprio la necessità di rispettare l’esito del referendum sull’acqua pubblica sin dal suo discorso di insediamento ma nessuno ad oggi ha ancora detto la verità sulla ripubblicizzazione a Torino e a Roma. E qual è questa verità? 
Che a Torino è stata sì approvata la delibera di trasformazione dell’azienda idrica “SMAT s.p.a.” (soggetto di diritto privato i cui azionisti sono istituzioni pubbliche) in azienda di diritto pubblico, ma i fatti ci dicono che a fronte del fatto che lo Statuto di Smat prevede che il 75% dell’azionariato si dichiari favorevole alla trasformazione, il Comune detiene solo il 64% delle azioni. La restante parte è in mano ad altri 290 comuni della cintura torinese riconducibili al Partito Democratico, e quindi scarsamente interessati a portare a buon fine l’operazione.
A Roma, invece, accade che ACEA, che è sotto il controllo per il 51% del Comune di Roma, attraverso la sua controllata ACEA ATO 2 gestisce il servizio idrico della capitale. Ebbene, anche se con la Sindaca Raggi si è avvertito un certo cambio di rotta sulla questione investimenti per la manutenzione delle reti e sul potenziamento degli impianti di depurazione, non si è mossa una foglia sulla questione della separazione tra ACEA e ACEA ATO2 e della ripubblicizzazione di ACEA ATO2. Anche se ACEA è al 51% del Comune, infatti, gli utili che Acea Ato 2 produce grazie al settore idrico, ottenuti con aumenti tariffari, non tornano ad Acea Ato 2 nella forma di investimenti ma come crediti, su cui la controllata Acea Ato 2 paga ad Acea interessi di mercato. Ciò vuol dire che Acea presta con l' interesse ad Acea Ato 2 i soldi che quest'ultima ha guadagnato. Quindi, a ben vedere, a Roma la gestione dell’acqua non è per niente pubblica, nonostante anche qui sia stata approvata la famosa delibera di indirizzo.
In conclusione, considerato che GESESA è una controllata di ACEA che a sua volta è una controllata di SUEZ , cosa intende fare la nuova e nutrita platea di parlamentari sanniti e irpini nella eventualità di una nuova società formata da ACS, GESESA e AQP?
Sono disponibili a creare nei tempi brevissimi tavoli di lavoro locali con esperti nella ripubblicizzazione dei servizi e a lavorare per imporre nei luoghi deputati il tema della gestione pubblica al 100%? 
Sono disponibili a sostenere e a portare avanti il tema della gestione in house del servizio idrico per i piccoli comuni e per quelli che posseggono sorgenti sul proprio territorio?
E soprattutto, sono disponibili a portare in Parlamento la salvaguardia dei santuari dell’acqua irpini, sanniti e di tutto il sud Italia?
Per queste domande la popolazione sannita non vuole più risposte in politichese o i soliti spot e le fotografie davanti ai tribunali né tanto meno vuole assemblee pubbliche dove ci si parla addosso e quando si esce tutto è uguale a prima!!!
Mettano, pertanto, la loro firma sotto questi impegni e accettino, in pieno spirito di partecipazione democratica, il monitoraggio della loro azione politica da parte dei cittadini: sia questa la loro sfida alla politica dei partiti che hanno calpestato e continuano a calpestare gli esiti del referendum del 2011.

Anche se viviamo a San Giorgio del Sannio l’esempio da seguire deve essere Parigi, dove dal 1 gennaio 2010 è stata tolta alle multinazionali Veolia e Suez la gestione della rete idrica, con un risparmio di 35 milioni di euro l’anno e una riduzione dell’8 per cento della bolletta dell’acqua. 
Certo il cammino è lungo e irto di difficoltà come lo è stato per tutte le città che hanno voluto la ripubblicizzazione, tuttavia è l’unica strada da percorrere per vedere riconosciuto il DIRITTO ALL’ACQUA!!!

Il degrado dell'ex Draghetto Park

Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da cittadini sangiorgesi indignati per le condizioni di estremo degrado in cui versa da molti mesi l’area ex Draghetto Park sita sul Viale Spinelli all’interno del Parco Urbano.
Ci siamo recati nella suddetta area in data 07/04/2018 ed abbiamo realizzato un video ed un dossier fotografico atti a descrivere lo stato dei luoghi.
La situazione che ci si è presentata allo sguardo è pressoché drammatica: materassi di gomma accantonati, cataste di legname marcito, scheletri di vecchi giochi, rotoli di moquette ammuffita, mattoni e materiale edile, monitor di videogames, sacchi neri e bianchi pieni di chissà cosa, ferraglia arrugginita 
Pare piuttosto evidente anche dalle foto che le condizioni igienico sanitarie dell’area siano alquanto carenti e che, verosimilmente, tutti i materiali ammuffiti e accatastati siano ricettacolo di ratti ed insetti di ogni genere.
Considerato che l’area è tornata nella disponibilità del Comune essendo scaduta la concessione (e stante anche il decesso dell'ex concessionario, il sig. Giovanni) e considerato che è inaccettabile che da mesi l’area nei progetti di codesta Amministrazione, pareva dovesse essere ridestinata a verde pubblico, versi in queste condizioni indecenti, abbiamo PROTOCOLLATO UN'ISTANZA chiedendo all' Amministrazione Comunale, all’ASL BN1, all’ ARPAC, al Prefetto di Benevento, di mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché l’area in oggetto venga quanto prima riportata allo stato originario, a tutela del decoro urbano, dell’igiene e salute pubblica nonché nel pieno rispetto delle norme vigenti relative ai materiali derivanti da demolizione.
Inoltre, abbiamo DIFFIDATO IL COMUNE a provvedere al ripristino dello stato dei luoghi con l’urgenza che il caso richiede.

In conclusione, una sottolineatura di carattere politico ed amministrativo: laddove l'Amministrazione Comunale è, diciamo così, distratta sulla questione del decoro urbano nel pieno centro del paese, NON ESISTE UN'OPPOSIZIONE ATTENTA E RISPETTOSA DEL VOTO POPOLARE CHE SIA CAPACE DI PORTARE ALL'INTERNO DELLE ISTITUZIONI LA VOCE DEL POPOLO!!!
ANCORA UNA VOLTA SOLO GLI ATTIVISTI DEL MEETUP AMICI DI BEPPE GRILLO RACCOLGONO LE ISTANZE DELLA GENTE E LE PORTANO AL COSPETTO DELL'AMMINISTRAZIONE.
PER NON PARLARE DELLA CONSIGLIERA PENTASTELLATA CHE VIVE COSì INTENSAMENTE LA REALTà DEL PAESE CHE L'HA ELETTA DA NON ACCORGERSI NEMMENO DI QUANTO ACCADE SUL VIALE PRINCIPALE!!!
Noi continueremo, come da anni facciamo, a stare in mezzo alla gente e a vivere quotidianamente il paese e a fare l'opposizione extraconsiliare, perché il nostro scopo è il bene comune, il bene della comunità.





La Via Crucis eterna dei sangiorgesi, tra problemi reali e consiglieri incapaci!!!

Dobbiamo apprendere dai giornali, e mai dagli spazi ufficiali demandati alla comunicazione, che la consigliera pentastellata ha presentato due mozioni contro l'aumento della Tari.
Ebbene, dove i cittadini possono leggerne il testo?
La richiesta nasce da un'esigenza primaria: non è la prima volta che vengano presentati in consiglio comunale atti completamente sbagliati, basati su presupposti inammissibili e senza una base normativa. 
È il caso della proposta sul baratto amministrativo, assolutamente inapplicabile ai debiti pregressi, nonché quella relativa agli sgravi sul compostaggio domestico inapplicabile perché non supportata da un regolamento comunale sul compostaggio.
Eppure la consigliera ancora si ostina a sostenere che è l'amministrazione comunale ad aver prima promesso di approvarla salvo poi rimangiarsi la parola!!!
MA DAVVERO PENSA CHE I CITTADINI SONO STUPIDI O COS'ALTRO?
Cominci innanzitutto a rispettare i suoi doveri di trasparenza, come le stiamo chiedendo dal primo giorno della consiliatura, e soprattutto si metta a studiare o quanto meno copi dai migliori della classe, che tanti sono all'interno del panorama pentastellato!!!
Quanto poi all'appoggio ricevuto da parte del gruppo Ricci, che tanto la inorgoglisce, non alzi troppo la cresta, perché Ricci è pur sempre opposizione e voterebbe qualsiasi cosa per contestare e contrastare la maggioranza!!!
In conclusione, insieme agli auguri pasquali ci sia consentito suggerimento propizio per lei e per la nostra comunità: pensi a ricostruire la sua identità a 5 stelle così pesantemente compromessa nel suo operato piuttosto che gioire dell'appoggio di coloro che dovrebbero essere i suoi avversari politici.

martedì 27 marzo 2018

Interrogazione della consigliera regionale Muscarà sul bonus studenti della Regione Campania

Sulla base della mia segnalazione relativa alle anomalie nel regolamento per l'erogazione agli studenti delle borse di studio della Regione Campania #iostudio, è stata protocollata oggi 27 marzo 2018 dalla consigliera regionale del M5S Marì Muscarà un'interrogazione a risposta scritta (prot. 029) al Presidente della Giunta Regionale della Campania e all'Assessore Regionale all'Istruzione per sapere se non ritengono indispensabile disporre un’ulteriore proroga (l'attuale scadenza è al 30 marzo) per consentire la partecipazione alla procedura di assegnazione dei contributi anche ai lavoratori che non possono produrre la documentazione nei termini a causa dei tempi tecnici necessari alla richiesta dell’ISEE. 
L'auspicio mio personale e dei cittadini attivi del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio è che gli interrogati rispondano in tempi celeri per consentire a tutti quelli che ne hanno diritto la partecipazione al bando. 
Nel contempo, ci corre l’obbligo di ringraziare il gruppo consiliare del M5S per la solerzia nell’ accogliere la segnalazione dei cittadini sangiorgesi: la relazione osmotica con i territori è il sale della politica del M5S e queste azioni congiunte ne sono il miglior esempio. 
Esistono, tuttavia, anche altri esempi assolutamente negativi che non possiamo non sottolineare. 
E’ il caso, infatti, della consigliera pentastellata di San Giorgio del Sannio la quale sembra del tutto estranea alle sollecitazioni che vengono dalla comunità sangiorgese. 
Comprendiamo che, probabilmente, il non vivere la quotidianità del paese le impedisca di tenere il polso delle problematiche locali, in particolare dei problemi delle categorie più deboli, tuttavia le basterebbe navigare tra le pagine del nostro blog o visitare la nostra pagina facebook per avere un quadro particolareggiato della situazione locale. 
Perché non lo fa? Perché non accetta i suggerimenti altrui? Perché ha questo atteggiamento snobistico nei confronti di chi è, comunque, espressione della sua stessa forza politica??? 
Con tutto il rispetto, ci sembra proprio di trovarci di fronte ad un Renzi o ad un Orfini qualsiasi e alla loro teoria del “lasciamoli fare fino a che non si vanno a schiantare”!!! 
Peccato, però, che i fatti, i risultati ottenuti dai cittadini attivi del Meetup Amici di Beppe Grillo dimostrino l’esatto contrario!!! 
Pur di non accettare i propri errori, la consigliera 5 stelle si limita a fluttuare in uno stato di sospensione che la distacca sempre più dal territorio e dagli elettori! 
Con Renzi abbiamo visto com’è andata a finire, stia attenta che lo stesso potrebbe capitare anche a lei.

venerdì 23 marzo 2018

La Giornata Mondiale dell'Acqua sia da stimolo per combattere le lobbies che vogliono impossessarsi delle fonti del Sud Italia

Il 22 marzo è la giornata mondiale dell'Acqua, istituita dalle Nazioni Unite al fine di richiamare l'attenzione sull'importanza di valorizzare e proteggere le risorse idriche.
Ebbene, quest'anno noi cittadini del Sud Italia abbiamo un motivo in più per focalizzare la nostra attenzione all'acqua ed in particolare alle fonti del meridione:la prospettiva, molto più concreta di quanto si possa pensare, dell'Acquedotto Meridionale.
L’approvazione dell’emendamento Ginefra alla Legge di Stabilità, prevede il prolungamento della concessione di Acquedotto Pugliese fino al 2021 e il trasferimento delle competenze dell’Ente Irrigazione in una nuova società partecipata del Ministero dell’Economia e dalle Regioni (Puglia Campania e Basilicata), l’Acquedotto Meridionale appunto.
Secondo questo progetto, l’Ente Irrigazione, che gestisce gli invasi, verrà trasformata in una nuova società all’interno della quale le Regioni, Puglia, Campania e Basilicata, potranno conferire, in tutto o in parte, partecipazioni al capitale di società attive in settori o servizi idrici correlati.
In questa ottica, la Puglia, proprietaria in toto delle quote di Acquedotto Pugliese, trasferirebbe la propria parte nella nuova società, all’interno della quale avrebbe la maggioranza assoluta.
In questa ottica della governance pugliese, il Governatore Emiliano nelle ultime settimane ha completato il piano per mantenere la natura privatistica di Acquedotto Pugliese.
Infatti, non tenendo per niente conto degli esiti del tavolo di lavoro presieduto dal Prof. Alberto Lucarelli, il quale ha presentato una proposta di ripubblicizzazione di AQP ineccepibile dal punto di vista giuridico e politico, ha fatto approvare in consiglio regionale una delibera con cui si modifica l’art. 17 comma 1 dello statuto di Acquedotto Pugliese, che prevede un consiglio d’amministrazione composto da tre membri, disponendo che la società possa essere amministrata da un consiglio d’amministrazione composto da 3 o 5 membri.
Le motivazioni per questa modifica avrebbero dovute essere di adeguatezza organizzativa e avrebbero dovuto tenere conto del contenimento dei costi, ma in realtà, Emiliano non ha per niente spiegato quali fossero queste ragioni.
Ma è evidente che siano motivazioni esclusivamente di natura politica!!!
Infatti, dopo le dimissioni del Presidente Nicola De Sanctis (ex amministratore delegato di Iren) e della Consigliera Carmela Fiorella ( compagna del consigliere regionale Caracciolo, recentemente indagato per reati contro la pubblica amministrazione), la Giunta Regionale pugliese ha designato quali componenti del Consiglio di amministrazione dell’Acquedotto Pugliese Simeone Di Cagno Abbrescia (presidente ed ex sindaco di Bari di Forza Italia), Luca Perfetti (docente di diritto amministrativo a Bari e partner di BonelliErede nel focus team: ambientale, construction & engineering, energia reti infrastrutture), Floriana Gallucci (sub commissaria Ager, Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti), Nicola De Sanctis (ex presidente e direttore generale) e Carmela Fiorella (consigliere dimissionaria).
Praticamente Emiliano ha nominato Presidente di AQP il suo ex acerrimo nemico e noto esponente della destra pugliese al fine di tacitare le opposizioni con il metodo delle poltrone e 
ha messo al sicuro la linea di amministrazione privatistica di AQP. 
SE NON CI SARA' UN'OPPOSIZIONE DURA E CRUDA DA PARTE DEI CITTADINI DEL SUD CHE VOGLIONO SALVAGUARDARE LE PROPRIE FONTI , LA STRADA SARA' SPIANATA PER UNA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO IN TUTTO IL MERIDIONE DA PARTE DI SUEZ E VEOLIA (PRESENTI IN TUTTE LE SOCIETA' DI GESTIONE DEL SUD ITALIA).


mercoledì 21 marzo 2018

Hotspot Wi Fi gratuiti grazie ad un finanziamento europeo

 
Abbiamo protocollato a nome del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio una richiesta ufficiale al Comune affinché partecipi al Programma Europeo WiFi4EU al fine di beneficiare dei finanziamenti dell'UE per creare hotspot Wi-Fi gratuiti.
E' stato, infatti, messo in rete il portale web WiFi4EU e, a partire da ora, i Comuni di tutta Europa sono invitati a registrare i loro dettagli in vista del primo bando che sarà operativo dal 15 maggio prossimo e fornirà voucher di 15.000 per realizzare hotspot Wi-Fi in spazi pubblici


La Regione dà, la Regione toglie (anche a chi dovrebbe avere)!

di Elvira Santaniello

La Regione Campania mette a disposizione 12.380 borse di studio, del valore di 400 euro ciascuna, per l’anno scolastico 2017/2018, da utilizzare per l’acquisto o la fruizione di prodotti educativi e culturali (libri, cinema, teatro ecc.), a favore degli studenti frequentanti le scuole superiori di II grado della Campania, pubbliche o parificate, provenienti da famiglie bisognose.” 
Questo è l’incipit del comunicato che annuncia l’avvio del programma #iostudioregionecampania, un programma che prevede uno stanziamento complessivo di 5.1 milioni di euro destinati a studenti frequentanti la scuola secondaria di II grado con un’attestazione familiare dell’ISEE ordinario 2018 non superiore a 15.748,48 euro. 
A seguire si legge “La Giunta Regionale della Campania dimostra, ancora una volta, attraverso una misura strutturale, di voler puntare sull’istruzione e la scuola per combattere il disagio giovanile, sostenendo le famiglie nel percorso di educazione dei loro figli.” 

Ebbene, in base alla mia esperienza personale e alle segnalazioni che ho ricevuto, posso dire che non è proprio così. 
Nel sistema di gestione dl programma, infatti, c’è qualcosa che non va e chissà quanto è alto il numero delle famiglie che, come la mia, non potranno partecipare al bando! 
Ma veniamo ai fatti. 
La scadenza per presentare le domande è stata prorogata dal 13 al 30 marzo 2018. 
Quello che la regione Campania non ha considerato, però, è che la Certificazione Unica 2018 viene consegnata ai lavoratori dipendenti entro il 31 marzo e che, cadendo il 31 di sabato e con Pasqua e pasquetta nei giorni successivi, la scadenza per la consegna al lavoratore slitta direttamente al 3 aprile 2018. 
Dunque, un padre di famiglia la cui azienda consegna la CU entro i termini di legge non potrà rivolgersi all’INPS per il rilascio dell’ISEE prima del 4 aprile 2018 e, rispettando i termini di 10 giorni per la consegna, lo otterrà non prima del 14 aprile 2018, ovvero almeno 14 giorni dopo la scadenza dei termini per la presentazione della domanda. 
E’ evidente, quindi, che tutti quelli che si trovano, come me, in questa situazione, pur avendo i requisiti per partecipare al bando, ne vengono automaticamente esclusi. 
Ma è mai possibile che i tecnici della Regione non abbiano fatto caso a questa anomalia? O dobbiamo pensare che possa trattarsi di un ulteriore metodo di selezione a monte se non addirittura una forma di discriminazione? 
Francamente, considero inaccettabile una situazione del genere sia che si tratti di una caso sia dell’altro. 
Così come considero una leggerezza intollerabile da parte dei consiglieri regionali, quanto meno quelli di minoranza, non considerare o non verificare un atto che agisce ad excludendum e che, invece di combattere i disagi delle famiglie a basso reddito, favorisce la nascita di una guerra tra poveri. 
Intanto, mentre il Presidente De Luca prende a noleggio una supercar iper accessoriata per la modica cifra di 1200 euro al mese, mentre la Regione Campania spende 580.000 euro per un’ora di visita del Papa,(di cui 320.000 solo per l’allestimento del palco), alla povera gente, in regola coi requisiti, viene negata la possibilità di accedere ad una borsa di studio per i proprio figli. 
L’auspicio è che, dopo questa segnalazione che è stata inviata anche in Regione, qualche consigliere ritenga di verificare quanto esposto e dare le opportune risposte ai cittadini, cosa che, peraltro, è insita nel ruolo che ricopre.

venerdì 2 marzo 2018

M5S San Giorgio del Sannio, una campagna elettorale da veri cagasotto!!!

Una campagna elettorale da veri cagasotto!
Questa è la campagna elettorale della consigliera pentastellata di San Giorgio del Sannio, la quale si è ridotta all’ultimo giorno utile per dedicare al Comune in cui è stata eletta un’ora, e dico un’ora di tempo, per un appuntamento denominato “un caffè a 5 stelle”.
Così, mentre il consigliere comunale di Airola organizza un finale di campagna elettorale in grande stile addirittura nel teatro cittadino, mentre i candidati, compreso l’uscente Carlo Sibilia, hanno circumnavigato per giorni il Medio Calore beneventano ed irpino con eventi di ogni tipo, a San Giorgio del Sannio e ai sangiorgesi sono destinati meno di 60 minuti (considerato che l’appuntamento successivo è alle 11.30 a Benevento) senza nemmeno sapere chi interverrà, visto che nella locandina dell’evento si parla molto genericamente di un itinerario che toccherà vari Comuni di Irpinia e Sannio. 
Ma di cosa hanno paura la consigliera Maio e i candidati alle prossime elezioni?
Eppure li ho invitati , e più di una volta, a casa mia per parlare del programma … avrei offerto loro anche il the coi biscottini!
Di cosa ha paura il candidato Sibilia? Di confrontarsi con me forse?
Di parlare con quell’attivista che lui stesso ha querelato? 
Forse ha paura di dover ammettere che la sua querela si basa su un’ affermazione infondata e che su questa ha costruito un’immagine della sottoscritta falsa? O forse ha paura di rispondere alle domande sulle elezioni comunali del 2016 a San Giorgio, alle quali, come scritto anche dal Giudice nel dispositivo di archiviazione della querela, non ha mai risposto?
Il confronto è il sale del M5S!!!
Ma a San Giorgio del Sannio da due anni viene totalmente negato!
Domani, magari, vedremo le solite foto che servono solo a far vedere che è stato fatto qualcosa, magari domani vedremo anche la solita frase “San Giorgio del Sannio c’è” scritta sotto queste foto … quello che non vedremo mai a San Giorgio è una partecipazione vera, un confronto vero anche con chi ha opinioni diverse, e soprattutto non ascolteremo mai risposte, quelle risposte che da due anni chiedo e che chiedono tutti gli attivisti del Meetup Amici di Beppe Grillo.
Per la consigliera pentastellata, evidentemente, San Giorgio vale solo un caffè e questo non depone certo a suo favore!
I sangiorgesi non sono fessi e se ne ricorderanno alle prossime comunali!

Elvira Santaniello

lunedì 26 febbraio 2018

Mario Pepe crede di vivere ancora negli anni 90 quando Alto Calore era ancora un Consorzio e non una SpA!!!

Due parole sul comunicato odierno del Sindaco su Alto Calore.
Credevo che solo la consigliera pentestellata avesse poche idee e pure confuse sulla questione acqua, ma oggi il Sindaco Pepe mi conferma che anche a lui la situazione non è ben chiara, o meglio, probabilmente, gli è chiaro solo un aspetto: creare nuovi carrozzoni politici e basta!
Prima la lega dei Sindaci, oggi la Conferenza regionale dell’acqua!
E per fare cosa poi?
Cito testualmente: “avere un quadro sinottico delle difficoltà, delle problematiche connesse alla quantità e qualità delle risorse idriche”.
Ancora una volta dunque, si pone l’accento sulla scarsità d’acqua, per carità tema importante, ma non ci dimentichiamo che le sorgenti irpine danno acqua a tutta la Campania e pure alla Puglia, e si tralascia totalmente la questione della gestione del servizio idrico.
E’ necessario salvare Alto Calore, scrive Pepe, ma davvero pensa di salvarla così com’è?
E in che modo di grazia?
Scrive, e cito, “… l’acqua è un bene irreversibile e non può essere soggetta ad accordi privatistici ...”, ma non lo sa che Alto Calore è una SpA e non più un Consorzio già da 15 anni (dal 2003 per la precisione)?
E poi, definire l’acqua come un bene irreversibile, un linguaggio sicuramente anacronistico, visto che già dal 1948 il diritto all'acqua risulta quale estensione del diritto alla vita affermato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, fino ad arrivare alla risoluzione ONU del 28 luglio 2010 in cui si dichiara per la prima volta nella storia il diritto all'acqua come "un diritto umano universale e fondamentale".
E poi, il Referendum del 2011 dove lo mettiamo?
Non vorrei essere ripetitiva, ma le parole di Pepe saltano a piè pari i diritti umani universali e vanno esplicitamente verso le tasche dei politici e delle multinazionali che si riempiranno attraverso il futuro Acquedotto Meridionale!!!
Quindi basta con la solita solfa della necessità di salvare Alto Calore Servizi ma senza dire come!!!
La società così com’è va superata e ricostruita sulla base di un capitale totalmente pubblico, nel pieno rispetto del referendum e del diritto universale all’acqua.
Gli esempi di ripubblicizzazione in Italia ci sono e le professionalità per predisporre l’iter necessario pure, che si seguano quelli piuttosto che andare appresso i carrozzoni che tanto le piacciono!!!

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...