“Il peggiore analfabeta”, scriveva
Bertolt Brecht “è l’analfabeta politico. Egli
non sente, non parla, né s’importa degli avvenimenti politici.
L’analfabeta
politico è così somaro che si vanta e si gonfia il petto dicendo che odia la
politica.
Egli
non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina,
dell’affitto, delle scarpe e delle medicine dipendono dalle decisioni
politiche.
Non
sa l’imbecille che dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta, il bambino
abbandonato, l’assaltante, il peggiore di tutti i banditi, che è il politico
imbroglione, il mafioso corrotto, il lacchè delle imprese nazionali e
multinazionali. “
In queste
ultime settimane questa poesia mi è venuta spesso in mente …
Mi è venuta
in mente quando mancava l’acqua e nessuno si è mosso, quando nevicava e si è
bloccato il paese e nessuno si è mosso, quando non c’era corrente e nessuno ha
fatto niente, quando la posta arrivava con settimane di ritardo, oppure non
arrivava proprio, e nessuno ha provato a fare qualcosa perché la situazione
cambiasse.
Sui social
network venivano scritti post su post pieni di sdegno, di rabbia, di indignazione,
ma alla domanda “ chi è pronto ad
interessarsi in prima persona del problema? Chi vuole collaborare ad un’azione
presso gli organi competenti?” solo timide scuse, risposte del tipo “… e che agiamo a fare? Tanto sono tutti
corrotti! … tanto sono tutti uguali, mica pensano a noi? … io per questo odio
la politica …”
Tutti pieni
di energia e di propositi rivoluzionari quando stanno dietro a un monitor e a
una tastiera mentre nella vita reale subiscono, spesso senza nemmeno reagire,
le decisioni prese dall’alto!
Ebbene, fare
politica non significa entrare a far parte di un partito, come pensano i più!
Sia ben
chiaro, fare politica significa capire che facciamo
parte di una società multiforme e articolata, di una realtà nei confronti della
quale non possiamo rimanere indifferenti.
“Zoon
politikon” diceva Aristotele, l’uomo è un “animale politico” e questa
caratteristica è insita nella natura umana e non possiamo né dobbiamo
liberarcene!
Rimanere
indifferenti non si può e non si deve perché è proprio da questa nostra
indifferenza, da questo nostro analfabetismo, come lo definisce Brecht, che
nascono le peggiori storture della società!!!
E lo vediamo
sia nel macrocosmo Italia che nel microcosmo San Giorgio: abbiamo un paese in
totale rovina, sappiamo bene cosa hanno fatto i governi e gli amministratori
locali degli ultimi 50 anni e più, sappiamo cosa hanno combinato e cosa ancora
stanno combinando, eppure li si vota ancora!
E’ come se
la gente si fosse autoconvinta di dover subire ... è come se le persone si
fossero autoconvinte che l’autodistruzione, il suicidio di massa siano un
destino cui non si può sfuggire …
EPPURE NON
E’ COSI’!!!
Ogni
servizio cui accediamo a pagamento, in particolare i servizi pubblici, pagati
con le nostre ben sostanziose tasse, è un nostro DIRITTO!!!
Perché,
dunque, dovremmo accettare di vivere in un paese invivibile sotto tutti i punti
di vista, di stare senza acqua e senza corrente, di non ricevere la posta, se
noi questi servizi li paghiamo e salatamente pure???
Per non
parlare della sanità, della raccolta differenziata, dei trasporti, degli uffici
pubblici, della pubblica illuminazione, dei servizi sociali e quant’altro!
L’anno che
ci aspetta è un anno molto duro.
La legge di
Stabilità prevede l’ennesima stangata sui cittadini:
- 330 euro
per ogni famiglia, derivanti dagli 8 miliardi tagli a Regioni e Sanità, coperti
con maggiori aliquote fiscali;
- 14 euro
dall’inasprimento della tassazione sulla previdenza e la nuova imposta sui
fondi pensione;
- 23 euro
dall’anticipo Tfr delle banche, retribuite al tasso del 2,625% (oltre alla
garanzia statale);
- 239 euro
con la prevista clausola di salvaguardia rincaro Iva dal 4 al 10% su pane,
latte, pasta, beni di prima necessità, ecc;
per un
totale di 606, 00 euro a famiglia (DATI ADUSBEF – FederConsumatori)
A ciò
dobbiamo aggiungere la situazione drammatica relativa allo stato delle famiglie
italiane che hanno sempre maggiori difficoltà di accesso a servizi di pubblica
utilità, come l'accesso al pronto soccorso (53,6%) e alle forse dell'ordine
(37,0%), e con le famiglie meridionali in
particolare con più problemi nell'accesso ai servizi, soprattutto per il pronto
soccorso (66,2% contro 46,8% delle famiglie del Nord).
Il tutto
condito dall’aumento del tasso di disoccupazione, ormai divenuto drammatico,
che sale al 12,2% (dal 10,7%), con la forza lavoro ridotta a 22,420 milioni,
478 mila in meno rispetto al 2012 e -2,1% rispetto al numero degli occupati nel
2013. (DATI ADUSBEF – FederConsumatori)
Sarà un anno
difficile, molto difficile, ma noi cittadini dobbiamo tornare ad acquisire
consapevolezza del nostro ruolo sovrano, dobbiamo tornare a difendere con le
unghie e con i denti i nostri diritti, dobbiamo scardinare una volta per tutte
il sistema marcio che ci governa sia a livello locale che nazionale.
Per bloccare
un ingranaggio basta un unico sassolino che si infila nelle maglie della
catena: NOI SIAMO QUEL SASSOLINO CHE SI INFILA NELL’INGRANAGGIO DELLA
MALAMMINISTRAZIONE E DELLA MALAPOLITICA E LO FA FERMARE … ANCHE A SAN GIORGIO
DEL SANNIO, ANCHE A COPPOLONIA!!!
Il MeetUp
Amici di Beppe Grillo di san Giorgio da anni sta lavorando in questa direzione.
Lettera dopo
lettera, istanza dopo istanza, esposto dopo esposto, denuncia dopo denuncia …
sempre mettendoci la faccia, sempre col proprio nome e cognome …
E non ci
fermano le mancate risposte del Sindaco e dell’Amministrazione (sono almeno una
decina le istanze che giacciono al Protocollo da molti mesi) e le frasi del
tipo “… Io ai grillini non rispondo
…”...
LORO NON SI
ARRENDERANNO, NOI NEPPURE!!!
Elvira Santaniello
attivsta