martedì 29 gennaio 2013

Il sindaco boccia la nostra proposta di introdurre come titolo di precedenza per nomina degli scrutatori lo stato di disoccupato/inoccupato, o comunque appartenente a fasce sociali deboli.






Oggi 29 gennaio, ci è pervenuta la risposta del Sindaco di San Giorgio riguardo alla nostra richiesta (del 17 gennaio 2013 nr. prot. 1077) di introdurre quale titolo di precedenza ai fini della nomina degli scrutatori per le prossime Elezioni Politiche, la valutazione dello stato di disoccupato/inoccupato, o comunque appartenente a fasce sociali deboli.
Il Sindaco, nella sua nota, ci fa notare che la nostra proposta pone due ordini di problemi: 
1) la eventuale lesione di diritti nei confronti di che è iscritto all’albo degli scrutatori, i quali, al momento dell’istanza, non erano a conoscenza di dover possedere particolari requisiti se non quelli previsti dalla legge; 
2) l’impossibilità di poter ricavare dalle circa 1000 domande esistenti la platea che coloro che possiedono tali requisiti non essendo essi un dato obbligatorio da fornire all’atto della presentazione di inserimento all’Albo. 
A tale riguardo, ci permettiamo di far notare al Sindaco che la nostra richiesta non ha nulla di lesivo nei confronti dei diritti di alcuno. A dire il vero, anzi, ci meraviglia che tale valutazione negativa venga da un illustre esponente del PD sannita, proprio di quel PD che, a livello nazionale e locale, non ha mai fatto mancare il suo appoggio ai cassintegrati, ai senza lavoro e alle fasce deboli della popolazione e che in tutta Italia si sta facendo anch’esso promotore di questa proposta.
In realtà, l’adozione dello stato di appartenente a una fascia debole della popolazione non è una nostra invenzione o fantasia bensì un criterio che, in questa fase economica così difficile per tanti nostri connazionali, è stato proposto ed adottato da diverse forze politiche del panorama nazionale e un po’ dappertutto in Italia. E’ un criterio ispirato dal buon senso e da sentimenti di vicinanza sociale, volto a dare la possibilità di guadagnare qualche euro in più a chi si trova in situazioni di particolare disagio economico.
Così hanno fatto ad esempio i Sindaci di Mondovì (CN), Roncade (TV), Policoro (MT), Budrio (BO), Chivasso (TO) e di tanti altri comuni in tutta Italia, dove è stata adottata una procedura semplicissima: la Commissione Elettorale ha deliberato l’adozione del titolo di precedenza; poi, partendo dall’albo degli scrutatori già esistente, è stato chiesto, attraverso un manifesto pubblico, un comunicato stampa e la pubblicazione sul sito istituzionale del Comune, a tutti gli appartenenti all’albo che si trovassero in una condizione lavorativa e/o economica disagiata, di recarsi al Comune e confermare il proprio status attraverso la presentazione di un certificato di disoccupazione e/o una lettera di licenziamento e/o un certificato ISEE; all’interno di questo gruppo di appartenenti all’albo degli scrutatori, riconosciuti come facenti parte di asce deboli della popolazione, è stato effettuato il sorteggio.
I problemi che il Sindaco cita come ostacolo all’applicazione del criterio da noi proposto, ci sembrano, francamente, delle forzature. Perciò, considerato anche il fatto che numerosi sono i casi in cui tale criterio ha trovato applicazione e che non è stato fatto cenno ad una eventuale mancanza dei tempi tecnici per l’attuazione della procedura, non possiamo fare altro che considerare verosimile la non volontà dell’Amministrazione Comunale di San Giorgio di essere vicina a quella parte di cittadinanza che si trova in condizioni economiche e/o lavorative particolarmente disagiate.
Ci auguriamo, nel frattempo, che il Sindaco chiarisca in maniera dettagliata e credibile a noi e alla cittadinanza se è così oppure no. In caso contrario, la cittadinanza sangiorgese non potrà fare a meno di prenderne atto.

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