Apprendiamo dalla stampa locale che il Movimento Cinque Stelle di San Giorgio del Sannio “ha ideato la nascita dello “Sportello Europa”, un punto informativo inerente tutte le azioni e le misure previste dall’Unione europea per privati, società ed associazioni del territorio. Lo Sportello sarà aperto con cadenza bisettimanale nei locali messi a disposizione dal Comune di San Giorgio del Sannio all’interno della sede centrale di Piazza Municipio. Chiunque potrà accedere gratuitamente allo Sportello per ottenere informazioni relative a finanziamenti, opportunità lavorative, stage formativi, scambi culturali, sgravi, e quant’altro è previsto dai molteplici programmi di intervento allestiti dall’Unione europea.”
Ebbene, sarebbe da sciocchi sostenere che non si tratta di un’iniziativa utile ed interessante, tuttavia, analizzando nel dettaglio le informazioni forniteci dal comunicato stampa della consigliera pentastellata e dopo aver fatto una serie di ricerche su iniziative del genere realizzate in tutta Italia dal M5S e non, abbiamo evidenziato diversi punti oscuri che necessitano di approfondimento.
Il primo: nella stragrande maggioranza dei Comuni italiani dove è attivo lo Sportello Europa o Ufficio Europa (basta fare una semplice ricerca su Google per averne conferma), trattasi di uno strumento pubblico, istituito dal Comune stesso con Delibera di Giunta Comunale, gestito dal Segretario Generale del Comune o da altro funzionario del settore Economia, in stretto collegamento con lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) e spesso in collaborazione col FORMEZ o con Network europei di informazione come Eurodesk o Europa Lavoro.
Il secondo: laddove lo Sportello Europa nasce come iniziativa del M5S è completamente staccato dall’Ente Locale di riferimento ed è gestito da un europarlamentare del territorio presso il proprio ufficio locale, a Cosenza ad es è nato per iniziativa di Laura Ferrara presso la sede del suo ufficio territoriale [http://www.cn24tv.it/news/147059/fondi-e-bandi-europei-inaugurato-a-cosenza-uno-sportello-informativo.html], a Taranto per iniziativa di Rosa D’Amato [http://www.damatorosa.eu/a-taranto-nasce-lo-sportello-fondi-europei-e-microcredito/] , a Salerno per iniziativa di Isabella Adinolfi [http://www.m5ssalerno.it/salerno-bruxelles-andata-ritorno-informiamo-i-cittadini-sui-finanziamenti-europei/]
Ciò premesso, viene spontaneo chiedersi: perché a San Giorgio del Sannio viene inaugurata una sorta di “forma Ibrida” dello Sportello Europa che ad oggi costituisce un unicum nell’ambito delle iniziative del M5S?
A Cinisello Balsamo ad es., sulla base di una ricerca, promossa dall’Osservatorio Egov del Politecnico di Milano, secondo la quale il 28,5% dei Comuni italiani usufruisce di un contributo medio di 543mila euro, derivato da progetti finanziati con i fondi europei e, per ottenere questi fondi, il 93% di queste amministrazioni ha istituito un Ufficio Europa che ha lo scopo di scorrere i bandi e identificare quelli utili alle proprie necessità, il M5S locale si sta impegnando perché sia il Comune ad istituire un proprio sportello [http://www.nordmilano24.it/2017/02/07/movimento-5-stelle-ufficio-europa/]
Perché la consigliera sangiorgese non si è mossa in tal senso anche lei? Da dove parte questo progetto? Dove si può leggere tutto il materiale di approfondimento nonché la discussione condivisa che hanno portato a tale iniziativa?
Infine, come mai si è preferito aprire lo sportello in un paesino di 10.000 abitanti, privo di attrattive economiche e lavorative, la cui popolazione è composta in gran parte di anziani e bambini e non a Benevento, capoluogo di provincia, centro nevralgico delle attività economiche, sede dell’Università, del Conservatorio, delle maggiori società di investimenti e crocevia delle attività di tutto il Sannio, dove, peraltro, sappiamo che l’Europarlamentare Pedicini ha un ufficio locale?
Riteniamo l’iniziativa valida, lo ripetiamo, ma se il modus operandi dovesse essere quello che sta ispirando la sua molto magra attività istituzionale, ovvero la totale assenza di trasparenza, di partecipazione e di interazione con la cittadinanza sangiorgese, dubitiamo vivamente che questo sportello possa realizzare l’obiettivo che si prefigge, ovvero superare “la distanza che separa i cittadini dalle istituzioni comunitarie”!
Del resto, come potrebbe contribuire ad avvicinare la comunità di Sa Giorgio alle istituzioni europee colei a questa stessa comunità nasconde i suoi atti ufficiali, i suoi rendiconti, e tutto quanto riguarda se stessa e la lista che l’ha sostenuta alle scorse elezioni (oltre ad essere scarsamente presente sul territorio)???
La nostra impressione è che la consigliera pentastellata continui a muoversi nell’ambito della politica della fuffa, come è stato per la questione Alto Calore e per il Piano Comunale rifiuti, ricorrendo a mezzucci da campagna elettorale da prima repubblica per far parlare di sé sfruttando iniziative altrui per le quali non ha mosso un dito.
Tuttavia, non vogliamo trarre conclusioni affrettate : il nostro fiato sul collo continuerà senza sosta anche perché sarà interessante sapere l’impatto che questo sportello avrà sullo sviluppo economico e lavorativo, individuale e aziendale nell’area sangiorgese… sempre che la consigliera questi dati vorrà renderli noti!