Lunedì scorso alcuni membri del Forum Civico Cittadini in MoVimento verso San Giorgio a 5 Stelle hanno partecipato, muniti di telecamera, alla seduta del Consiglio Comunale di San Giorgio del Sannio.
Corre l’obbligo di rilevare, innanzitutto e per correttezza di informazione, che di questa seduta non è stata data alcuna informazione ai cittadini, nonostante il Regolamento del Consiglio Comunale preveda (capo II art. 9 comma 2) che “la cittadinanza sarà avvertita a mezzo di appositi manifesti”.
La seduta, fissata per le 18.00, è iniziata con un ritardo di almeno 40 minuti.
Relativamente alla presenza nostra e della telecamera, comunque, non si sono verificati atteggiamenti di particolare intolleranza, quanto piuttosto ironici sorrisetti e commenti sarcastici espressi tra i denti da alcuni membri del Consiglio.
Entrando nel merito delle questioni discusse, vogliamo sottolineare un aspetto che ci sta molto a cuore, quello relativo alle caratteristiche di un comune virtuoso. Per molte volte sia il Sindaco Ricci sia l’assessore alle finanze Zampetti hanno definito San Giorgio come comune virtuoso dal momento che l’amministrazione è riuscita nell’impresa di ottemperare ai suoi obblighi finanziari senza tartassare i cittadini ed è ancora possibile pagare gli impiegati e le spese correnti dell’Amministrazione, cosa che in comuni limitrofi, purtroppo non accade.
A questo proposito ci preme far notare all’Amministrazione che tenere i conti in ordine è un preciso dovere di ogni Comune, per cui non è corretto definire, anche in tempi di crisi, virtuoso un comune che semplicemente compie il proprio dovere.
Ben altre, infatti, sono le caratteristiche dei comuni virtuosi ed attengono nello specifico a scelte sostanziali relative alla vita del Comune, nella consapevolezza che oggi la sfida dei Comuni è rappresentata dal passaggio dalla mera enunciazione di principi alla prassi quotidiana.
Ecco quindi che un Comune realmente Virtuoso gestisce il proprio territorio sulla base del "no consumo del suolo", rende efficiente dal punto di vista energetico la "macchina comunale” e si attiva perché anche per tutta la comunità si possa fare altrettanto, incrementa gli acquisti verdi, realizza una concreta riduzione dell’inquinamento atmosferico, promuove una corretta gestione dei rifiuti con una raccolta differenziata che si attesti almeno intorno al 70% ed una politica che miri al traguardo “rifiuti zero”, incentiva nuovi stili di vita nell’ente Locale e nella comunità, e queste sono caratteristiche, che ahimè, non ci pare di rinvenire nella gestione amministrativa di San Giorgio del Sannio.
Non consideriamo virtuoso, inoltre, un Comune che ci pare avere un atteggiamento quanto meno di leggerezza e superficialità rispetto alle questione dell’amianto alle ex Poste ed ancora una volta in sede di Consiglio Comunale afferma la non pericolosità della situazione per la salute pubblica.
L’assessore Barricella, infatti, ha letto durante la seduta una relazione predisposta dall’Arch. Fusco, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune, la quale arriva alla sua deduzione finale basandosi esclusivamente sulla presunta assolutezza di veridicità delle analisi ARPAC relative al 2004 e 2011.
Secondo noi, e secondo gli esperti da noi contattati, invece, pur riconoscendo la professionalità dell’Agenzia, le indagini, anche quelle esperite nell’ottobre 2011, risultano non del tutto idonee: la METODOLOGIA MOCF, utilizzata per le analisi, infatti, dice solo se ci sono fibre di minerali d’amianto in maniera generica, ma non ne può distinguere la peculiarità. Per avere dati più precisi anche sulla concentrazione delle fibre per unità di volume bisognerebbe fare altre analisi di maggiore precisione e dettaglio. Inoltre, anche le modalità di campionamento non vengono specificate, dovendosi, invece, attenere a precisi disposti normativi quali i DM 06/09/1994 - 14/05/1996. E ancora, la copia della relazione relativa ai campionamenti effettuati il 13/10/2011 e alle successive analisi, fornitaci dall’ARPAC, presenta solo un referto, ma non contiene in allegato i risultati di prova (certificati con dati, grafici,tabelle etc ), necessari per una valutazione più completa; dalla relazione letta dall’Assessore Barricella non emerge se questi documenti analitici siano in possesso del Comune e se siano o meno stati analizzati prima di arrivare ad una posizione definitiva sulla questione.
E ancora, l’ARPAC il 13/10/2011 effettuava i campionamenti e il 25/10/2011 relazionava sui risultati delle analisi effettuate, confermando che per nr 3 campioni si tratta di rifiuti classificati come PERICOLOSI perché contenenti amianto crisotilo. Ora, dal 23 settembre al 25 ottobre tali rifiuti sono rimasti esposti alle intemperie (ricordiamo che proprio in quel periodo ci sono state condizioni di particolare mal tempo con vento e piogge abbondanti) ed e possibile che parte del materiale contenente amianto si sia diffusa nell’aria circostante l’edificio e nel terreno. Ecco, dunque, che sarebbe di grande importanza monitorare anche le aree circostanti e limitrofe all’edificio nonché il terreno per poter affermare con sicurezza la reale assenza di pericolo, cosa che, invece, il Comune non ha ritenuto di fare.
Non è certo da Comune Virtuoso, secondo noi, arrivare a trarre delle conclusioni importantissime per capire se la salute pubblica è a rischio oppure no senza avere nei confronti dei dati ARPAC un approccio di tipo scientifico bensì generalista!
Per quanto ci riguarda, abbiamo già richiesto una consulenza ad hoc che approfondisca tutti gli aspetti poco chiari di cui abbiamo già detto e ci riserviamo di richiedere all’ARPAC ulteriori e più specifiche analisi al fine di fugare ogni residuo dubbio.
Infine, ultimo in ordine di elencazione ma non certo per importanza, sottolineiamo un altro aspetto che ci è sembrato poco virtuoso, ovvero un atteggiamento da parte della maggioranza che ci pare poco democratico,nonostante alcune palesi appartenenze politiche, visto che ogni osservazione della minoranza, ogni appunto, ogni richiesta di spiegazioni e soprattutto ogni proposta veniva fatta oggetto di ironia e sarcasmo da parte degli altri membri del Consiglio.
La partecipazione di tutta la comunità alle decisioni relative al proprio paese è uno dei punti cardine dei Comuni Virtuosi, tutti hanno diritto di dire la propria sui temi di interesse comune, ma se proprio nel Consiglio Comunale questo principio ci pare ben lungi dall’essere applicato, vuol proprio dire che c’è ancora tanto da pedalare per arrivare al cambiamento culturale che sta alla base della virtuosità amministrativa!
Possiamo dire, in conclusione, che San Giorgio può essere assimilata ad un capo di abbigliamento: puoi comperare quello firmato nella boutique o quello falso sulla bancarella...pertanto, San Giorgio Comune Virtuoso si, ma virtuoso pezzottato!!!
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