Prima che la Notte delle fornacelle accese
o spente diventi il tema unico di discussione in questa stagnante estate
sangiorgese, vogliamo sottoporre all’attenzione di cittadini e amministratori
l’ordinanza nr. 32/2012 emanata dal
Comune di San Giorgio del Sannio lo scorso 16 luglio 2012.
In questa ordinanza si ordina alla
popolazione di non smaltire più tessili ed affini nell’indifferenziato ma di
andarli a conferire presso dei cassonetti appositamente predisposti all’interno
del parcheggio dell’IPER Barletta. Ebbene, questa sembrerebbe una cosa buona e
giusta, non foss’altro per il fatto che, per togliere dalle casse comunali le
spese per il conferimento in discarica di tessili ed affini, il Comune stesso
trasferisce sui cittadini l’onere economico di andare fino all’IPER Barletta
dal centro o dalle periferie del paese, per andare a conferire i tessili in un
parcheggio privato e di un Ipermercato per giunta!
Ma non c’erano siti di proprietà del Comune
dove posizionare i cassonetti per i tessili? Nel cortile del Comune no? Sarebbe
stato il segno tangibile del buon operato del Comune! Nel cortile della
Biblioteca no? Del resto, lì c’è anche quello della raccolta per gli oli
esausti! Nei cortili delle scuole no? Eppure, si sarebbe potuto invitare i
ragazzi a fare da portavoce presso le proprie famiglie a favore di questa nuova
forma di raccolta!
E la Casalinga di Voghera che è anziana e
non guida più, e magari ha anche la badante, come ci va a conferire i tessili a
Cesine? Non ci sono nemmeno gli autobus pubblici!!! Allora si deve far
accompagnare con la macchina, e come lei devono usare la macchina tutti quelli
che devono compiere la stessa operazione, con il conseguente aumento dell’uso
dell’auto e aumento dell’emissione delle polveri sottili nell’atmosfera:
dunque, favoriamo la differenziata ma aumentiamo l’inquinamento e soprattutto
aumentiamo la spesa per la benzina togliendo soldi dalle tasche dei cittadini!
Tutto questo perché grazie ad un bando in cui, con la scusa di evitare gli atti
vandalici, si chiede che i partecipanti abbiano siti privati e recintati dove
posizionare i cassonetti ed in paese, al di là dei siti di proprietà comunale
che abbiamo citato, pare non ce ne siano altri con queste caratteristiche.
Stando così le cose, con la foglia di fico
di un’azione che va nella direzione dell’aumento della differenziata e del
risparmio delle spese per la realizzazione del porta a porta, il Comune non esita
a trasferire una spesa dalle sue casse alle tasche dei cittadini e non
considera i risvolti negativi del fatto di posizionare i cassonetti lontano dal
centro.
Non vogliamo parlare qui del possibile caso
di pubblicità occulta che si potrebbe ravvisare nell’ordinanza e che ci
riserviamo di far esaminare da chi di dovere, ma vogliamo solo invitare i
cittadini, in nome del rispetto del territorio, ad usare dei piccoli escamotage
attraverso i quali, nel pieno rispetto dell’ordinanza, si può ottenere lo
stesso scopo senza inquinare l’aria e incoraggiando il piccolo commercio locale
e la spesa a km 0:
·
Non utilizzare
mai la macchina da soli: accumulare un
buon numero di tessili da conferire, mettersi d’accordo con altre persone che
devono fare la stessa cosa e condividere l’auto, suddividendo la spesa: questo
si chiama CAR SHARING, ed è un’ottima soluzione per ovviare alla mancanza di
trasporti pubblici e per diminuire spese ed inquinamento
·
Chiedere aiuto alle
tante associazioni di volontariato attive in paese e, perché no, anche alla
Polizia Municipale e alla Protezione Civile, che sicuramente non avranno
problemi a mettersi a disposizione di anziani, disabili, famiglie bisognose,
etc. O, in ultima analisi, chiedere un passaggio ai nostri assessori e
consiglieri che, da noi eletti, siedono in Consiglio Comunale in qualità di
nostri dipendenti regolarmente stipendiati!!!
·
Non è un obbligo
fare la spesa all’ipermercato: è vero, una volta che si è arrivati nel
parcheggio, si potrebbe essere tentati dall’idea di fermarsi lì anche per fare
la spesa. Tuttavia, la scelta dei negozio presso il quale servirsi non è
stabilita da nessuna ordinanza! Quello da cui sarebbe bene farsi guidare è
l’amore per la nostra terra e per i nostri prodotti locali, quelli che possiamo
trovare al mercato del martedì o dai nostri negozianti di prossimità: anche
questo è un modo per sostenere la nostra terra e far girare l’economia
locale!!!
Utilizzando questi piccoli trucchi di buon
senso si può essere cittadini rispettosi delle ordinanze ma contemporaneamente cittadini attivi e
attenti alla propria tasca e alla propria terra!!!
La difesa del territorio è quella che
realizziamo noi, i cittadini, attraverso i nostri comportamenti quotidiani e
non certo quella di amministratori, locali e nazionali, che guardano ad
interessi che passano sopra il bene comune e che non portano alcun beneficio a
livello locale. Certo, e soprattutto ora che si profilano le elezioni
anticipate, loro non si arrenderanno, Cittadini in MoVimento MeetUp amici di
Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio, neppure!
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