Il "caso amianto" negli uffici postali, infatti, è ben più significativo e rilevante dal punto di vista giudiziario, e non solo ambientale, come, invece, Ricci crede o vuole far credere!
Testimonianza ne sono le recentissime note pubblicate sulla stampa locale relative alla denuncia del direttore di un ufficio postale sannita ed il commento dell'Associazione Altrabenevento, che riportiamo qui di seguito.
Da il Sannio Quotidiano del 13 luglio 2012:
Caso amianto, un direttore accusa. Una lettera inchioda Poste Italiane sulla presenza di fibre d’amianto in alcuni edifici
di Teresa Ferragamo
Un’accusa precisa, un’indagine avviata e ora l’incontrovertibile prova: l’ignara ‘confessione’ di un ‘povero’ direttore di una filiale periferica delle Poste sull’esistenza di un rapporto sulla presenza di amianto in alcuni uffici del Sannio. Una comunicazione interna che inchioda, quindi, Poste italiane che, per mesi, si è trincerata dietro un rigoroso silenzio, nonostante il pressing di AltraBenevento, l’associazione che per prima ha alzato il velo sul caso amianto in alcune strutture che a tutt’oggi ospitano gli uffici.
I risultati degli ultimi prelievi effettuati da Poste italiane sulla presenza di fibre di amianto nella struttura sono tali da mettere in allarme il direttore che chiede ai vertici di ‘partecipare ad apposito corso di formazione’ dopo la nomina. Che non è un eccesso di zelo visto che si parla di fibre di amianto, un minerale pericolosissimo che fu molto utilizzato in edilizia, prima di essere bandito nel ’92.
Una lettera dai toni allarmanti, che rischia di mettere in difficoltà la società Poste italiane, dalla quale i dipendenti attendono da mesi risposte sui rischi alla salute derivanti dalla dispersione di fibre d’amianto.
Il Commento di Altrabenevento
Il Sannio Quotidiano che da mesi segue con attenzione la questione “amianto negli uffici postali” sollevata da Altrabenevento, ha pubblicato con grande evidenza parte della lettera scritta dal direttore di uno degli uffici incriminati che conferma la dispersione di fibre di amianto nel prefabbricato utilizzato per il servizio tuttora aperto al pubblico.
La clamorosa notizia conferma pienamente le denunce fatte pubblicamente dell’associazione che presiedo alle quali la direzione di Poste non ha mai risposto, affrettandosi però a ordinare ad una ditta specializzata frettolosi esami eseguiti il mese scorso dai quali è risultato, ufficialmente e senza possibilità di smentita, che nei prefabbricati utilizzati come uffici postali di Amorosi, Solopaca, Vitulano, Cusano Mutri, Guardia Sanframondi, Morcone e San Lupo vi è dispersione quotidiana di fibre di amianto nell’aria.
Ufficio postale di Amorosi |
Si tratta di un fatto di estrema gravità che avrebbe già fatto sobbalzare sulle sedie innanzitutto i sindacati e i responsabili della sicurezza per i lavoratori che invece ancora rimangono in colpevole silenzio. In paesi civili, i sindaci sarebbero già insorti a tutela della salute dei propri cittadini che frequentano quei prefabbricati e respirano, insieme ai lavoratori, quotidianamente polveri contenenti fibre di amianto estremamente pericolose perchè finiscono nei polmoni creando, anche dopo 20 anni, tumori di diverso tipo e malattie mortali.
In una provincia dove i rappresentanti istituzionali non si preoccupano solo di difendere la poltrona, il presidente e gli assessori avrebbero organizzato comitati dei cittadini per pretendere da Poste, dalla ASL e dalla Prefettura la immediata chiusura di quei prefabbricati.Invece tutti tacciono, ma Altrabenevento non ha alcuna intenzione di assistere, ad un uteriore dramma del l’ignavia e per questo annunciamo che presenteremo apposito esposto di denuncia alla magistratura, forniamo da subito assistenza gratuita ai lavoratori interessati ed entro il mese di agosto organizzeremo clamorose iniziative di protesta per chiudere quegli uffici definitivamente.
Il presidente – Gabriele Corona
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