Nei giorni scorsi abbiamo letto sulla stampa locale una
notizia che ci ha fatto riflettere: “i
componenti del gruppo consiliare ‘Nuova San Giorgio” hanno chiesto
l’introduzione delle riprese audio video del Consiglio Comunale”.
Fermo restando che la richiesta di modificare il
Regolamento del Consiglio Comunale in chiave di trasparenza e partecipazione
dei cittadini ci trova perfettamente d’accordo, ci permettiamo di fare alcune considerazioni.
La prima: DI FATTO le sedute consiliari (2 sulle 3 totali
che si sono svolte quest'anno) sono state già riprese GRATUITAMENTE dagli
attivisti del MoVimento 5 Stelle e sono on line sul canale YouTube "sangiorgioa5stelle",
nel pieno rispetto della norma nazionale che prevede la possibilità di riprese
fatte da terzi e la loro successiva diffusione in internet previa comunicazione
agli interessati della presenza della telecamera.
E ancora, DI FATTO il M5S è l’unica forza politica
sangiorgese che, pur non essendo presente nel consesso amministrativo, informa
i cittadini sui propri diritti, scoperchia le pentole dei disservizi ed agisce
GRATUITAMENTE per la popolazione fornendo loro opportunità GRATUITE per
contribuire ad aumentare la partecipazione e la trasparenza (oltre alle video
riprese dei consigli ricordiamo, tra le varie iniziative, la FREE WIFI ZONE
realizzata sul Viale Spinelli in collaborazione con un commerciante e la
raccolta di firme per l’istituzione dei regolamenti attuativi degli istituti di
partecipazione popolare)
La seconda: i consiglieri Carpenella e Castaldo
suggeriscono di modificare il Regolamento del Consiglio Comunale evidenziando
che le sedute del Consiglio Comunale
potranno essere registrate a cura della stessa amministrazione comunale o da
parte di terzi, preventivamente autorizzati, restando in ogni caso di
esclusiva proprietà del Comune, che è l'unico soggetto titolato alla loro
pubblicazione tramite il sito istituzionale dell'ente.
A tale proposito ci chiediamo: come si fa a dire di avere
a cuore la partecipazione dei cittadini e la trasparenza degli atti pubblici se
poi viene ipotizzato un esclusivo possesso delle immagini del Consiglio da
parte del comune nonché un esclusivo utilizzo di esse da parte del Comune
stesso attraverso il suo sito istituzionale?
Un regolamento in cui si ponesse come condizione
l’esclusiva proprietà del Comune sulle immagini registrate, potrebbe addirittura
essere in contrasto con le norme sulla pubblicità degli atti e delle sedute dei
consigli comunali contenute nel testo unico della leggi sull'ordinamento degli
enti locali (D.Lgs.n.267/2000) e con i pareri del Garante della Privacy 28
maggio - 3 giugno 2001 e nr 11 del 17 marzo 2002!!!
Altra cosa, secondo noi, sarebbe sicuramente stata
proporre all’interno del redigendo nuovo regolamento un articolo del tipo:“Fatte salve le riprese e la diffusione delle
sedute consiliari effettuate direttamente dal Comune, i soggetti terzi che
intendano eseguire l’attività di videoripresa e diffusione delle sedute
pubbliche del Consiglio Comunale dovranno presentare apposita istanza di autorizzazione
diretta al Presidente del Consiglio, nella quale dovranno essere chiaramente
evidenziati:modalità delle riprese; finalità perseguite; modalità di
trasmissione (radiotelevisiva, web, diretta, differita)”, così come è stato
fatto da numerosissimi Comuni in tutta Italia.
In questo caso sì che sarebbe stata salvaguardata la
trasparenza reale e la partecipazione concreta dei cittadini!!!
La terza riflessione è questa: secondo noi non si può
stare con due piedi in una scarpa; difendere la trasparenza e la partecipazione
non è uno spot elettorale, non è uno specchietto per le allodole per ingannare
gli ingenui ed acquisire e/o conservare consenso ma soprattutto non è dare un
colpo al cerchio ed uno alla botte, in modo da non scontentare nessuno, né i cittadini
né la maggioranza Comunale!!!
Il MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio
considera la partecipazione e la trasparenza non come due semplici parole
strategiche per l’acquisizione del consenso bensì come stelle polari che devono
ispirare il cambiamento vero e concreto della politica amministrativa a partire
dai Comuni fino all’intera Nazione.
Pertanto, invitiamo gli amministratori sangiorgesi,
maggioranza ed opposizione, a rileggere bene il significato di queste due
parole sul dizionario, su un dizionario vero però, non quello scritto secondo
le esigenze e la discrezionalità dell’assessore o del consigliere di turno.