I giornali di oggi, infatti, danno per fatto un accordo Pdl - PD -UdC sulla legge elettorale e ipotizzano che mercoledì prossimo si arriverà alla riunione del comitato ristretto, al Senato, con una bozza che preveda il premio di maggioranza del 15 per cento al primo partito ed un meccanismo misto di collegi e liste bloccate.
Il tutto, ovviamente, si sta decidendo nelle segrete stanze della politica alla faccia della trasparenza e dei cittadini e soprattutto, in quelle segrete stanze, si sta lavorando non certo per tirare fuori dal cilindro il nostro futuro sistema elettorale bensì per creare, in questo momento difficile di disaffezione della gente dalla politica, un sistema che favorisca l’autoperpetuazione dei politici e la spartizione del potere.
Sembra di stare al mercato...io do una cosa a te tu ne dai un'altra a me: Bersani rinuncia al premio per la coalizione cedendo alla richiesta del Pdl di un premio al primo partito che però, è la conditio del leader Pd, deve essere del 15 per cento. Berlusconi, dal canto suo, ha dato il via libera, nonostante le pressioni degli ex An per le preferenze, ai collegi anche se resterà una quota, intorno al 30 per cento, di liste bloccate. Vanno, comunque, ancora chiarite, previo calcolo di convenienze elettorali, le dimensioni dei collegi che non dovrebbero essere uninominali.
In questo modo, formalmente sarà abolito il Porcellum ma sarà solo un'uscita di scena formale perchè, in realtà, con le liste bloccate ciascun partito avrà comunque e sempre la garanzia di un bel po’ di posti sicuri da riservare ai propri uomini.
Ma la grande fregatura non finsce qui: il discorso si allarga anche al dopo elezioni, dal momento che i partiti stanno decidendo di dare il "rompete le righe" dalle alleanze elettorali subito dopo il voto per andare a fare, una volta piazzati i propri uomini chiave in parlamento, un governo PD- UdC oppure UdC-PdL oppure a tre PD-Pdl_UdC "per il bene dell'Italia".
Detto questo, ci sembra chiaro il motivo dell'ottimismo dei partiti e dei sorrisetti scemi dei loro leader quando si parla di riforma elettorale!
Detto questo, mi chiedo, e se, mentre loro dibattono, il MoVimento 5 Stelle diventasse il primo partito d'Italia e li fottesse tutti?
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