Nelle scorse settimane si è parlato molto sui giornali locali del servizio di ristorazione scolastica offerto dal Comune di San Giorgio del Sannio e di alcuni disservizi ad esso connessi. All’epoca, gli attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio hanno preferito non intervenire nella querelle creatasi tra un consigliere di minoranza e il Sindaco ma, oggi, a mente fredda, e dopo aver analizzato un po’ di documentazione relativa al servizio erogato, attivisti e genitori - utenti hanno sufficienti dati per esprimere alcune considerazioni.
Il Comune di San Giorgio del Sannio si è dotato, qualche anno fa, di una Carta dei Servizi della Ristorazione Scolastica. Tale Carta, consultabile nella sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale dell’Ente, però, non prende in considerazione una serie di indicazioni date dalle Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica emanate dal Ministero della Salute e dalle Linee guida per il miglioramento della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica emanate dall’assessorato alla Sanità della regione Campania. Inoltre, non risulta aggiornata rispetto al DECRETO-LEGGE 12 settembre 2013, n. 104 “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”, convertito con modificazioni dalla Legge 8 novembre 2013, n. 128, entrato in vigore il 12/09/2013, in materia di Tutela della salute nelle scuole.
Ma entriamo nel dettaglio.
Sia nelle linee guida nazionali che in quelle regionali emerge con estrema evidenza l’importanza della COMUNICAZIONE EFFICACE fra gli interlocutori istituzionali e le famiglie, comunicazione che si realizza nei fatti attraverso la COMMISSIONE MENSA. A questa commissione è affidato il ruolo di collegamento tra l’utenza, il Comune e la ASL nonché di collaborazione nel monitoraggio dell’accettabilità del pasto e delle modalità di erogazione del servizio. Il tutto deve essere disciplinato da un regolamento locale, redatto dal Comune, che ne fissi le linee di intervento e definisca i rapporti tra la Commissione stessa e gli enti istituzionali nelle diverse singole realtà.
Nella Carta dei Servizi della Ristorazione Scolastica del Comune di San Giorgio del Sannio, tuttavia, non solo non si fa cenno alla opportuna sinergia tra gli attori coinvolti nella ristorazione scolastica, genitori –utenti compresi, ma la Commissione mensa non viene considerata nemmeno come ipotesi e si parla, in maniera molto scarna peraltro, solo di un monitoraggio effettuabile a campione dal Comune e dall’ASL.
Seconda considerazione: Il DECRETO-LEGGE 12 settembre 2013, n. 104 cosiddetto Decreto Carrozza, convertito con modificazioni dalla Legge 8 novembre 2013, n. 128, contiene importanti norme relative alla tutela della salute nelle scuole ed è entrato in vigore il 12/09/2013, cioè due anni fa.
L’articolo 4 comma 5, ad es., parla di specifiche azioni atte a “ favorire il consumo consapevole dei prodotti ortofrutticoli locali, stagionali e biologici nelle scuole”; il comma 5bis sottolinea l’importanza di adeguarsi alle linee guida ministeriali per “disincentivare, nelle scuole di ogni ordine e grado, la somministrazione di alimenti e bevande sconsigliati, ossia contenenti un elevato apporto totale di lipidi per porzione, grassi trans, oli vegetali, zuccheri semplici aggiunti, alto contenuto di sodio,nitriti o nitrati utilizzati come additivi, aggiunta di zuccheri semplici e dolcificanti, elevato contenuto di teina, caffeina, taurina e similari, e per incentivare la somministrazione di alimenti per tutti coloro che sono affetti da celiachia.”
E soprattutto nel comma 5quater si legge : “… nei bandi delle gare d'appalto per l'affidamento e la gestione dei servizi di refezione scolastica e di fornitura di alimenti e prodotti agroalimentari agli asili nido, alle scuole dell'infanzia, alle scuole primarie, alle scuole secondarie di primo e di secondo grado e alle altre strutture pubbliche che abbiano come utenti bambini e giovani fino a diciotto anni di età, i relativi soggetti appaltanti devono prevedere che sia garantita un'adeguata quota di prodotti agricoli, ittici e agroalimentari provenienti da sistemi di filiera corta e biologica e comunque a ridotto impatto ambientale e di qualità, nonché l'attribuzione di un punteggio per le offerte di servizi e forniture rispondenti al modello nutrizionale denominato "dieta mediterranea", consistente in un'alimentazione in cui prevalgano i prodotti ricchi di fibre, in particolare cereali integrali e semintegrali, frutta fresca e secca, verdure crude e cotte e legumi, nonché pesce, olio extravergine d'oliva, uova, latte e yogurt, con una limitazione nel consumo di carni rosse e zuccheri semplici. I suddetti bandi prevedono altresì un'adeguata quota di prodotti per soddisfare le richieste di alimenti per coloro che sono affetti da celiachia.”
Di tutte queste norme, che, lo ribadiamo, sono entrate in vigore due anni fa, non si fa cenno né nella carta dei servizi né nel capitolato d’appalto per il servizio di refezione scolastica.
Pertanto, gli attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio hanno presentato due istanze con le quali si richiede l’aggiornamento e l’adeguamento della Carta dei Servizi della Ristorazione Scolastica alle linee guida ministeriali e regionali nonché alla normativa vigente in tema di tutela della salute nelle scuole.
Ove tali importanti istanze, che sono ad esclusiva tutela degli utenti del servizio, non venissero prese in considerazione, gli attivisti si impegnano a farle diventare parte integrante della propria proposta programmatica per le prossime amministrative, insieme a tutte quelle altre proposte (baratto amministrativo, albo dei volontari civici, scrutatori disoccupati, riduzione a monte dei rifiuti, iniziative a favore delle fasce deboli di popolazione, sicurezza scolastica, contrasto al gioco d’azzardo patologico e numerose altre) che nell’arco degli anni non sono state considerate prioritarie dall’attuale amministrazione per lo sviluppo e la crescita della comunità sangiorgese.
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