In questi giorni è iniziata la campagna della Regione “Ieri rifiuto, oggi risorsa” relativa al nuovo Piano Rifiuti della Campania in cui si evidenziano tre azioni chiave:
- Meno rifiuti in discarica
- Più raccolta differenziata
- Zero nuovi termovalizzatori
Nel volantino distribuito viene dato ampio spazio al compostaggio di comunità evidenziando che la Campania è tra le prime Regione italiane ad aver previsto tale pratica nel ciclo integrato dei rifiuti.
Ebbene, il Comune di San Giorgio del Sannio con Delibera di Giunta nr. 58 del 28/03/2017 ha disposto di aderire alla la manifestazione di interesse alla localizzazione di impianti di compostaggio di comunità per trattamento delle frazione organica dei rifiuti urbani
Ad oggi, tuttavia, NESSUNO SA quali sono i Comuni che sono stati individuati per l’attribuzione delle compostiere, quali sono i criteri di assegnazione, quale è la tempistica e quali la modalità nei singoli Comuni per la localizzazione degli impianti e e per la loro messa in esercizio.
PRATICAMENTE LA REGIONE CAMPANIA HA SPESO MIGLIAIA E MIGLIAIA DI EURO PER UNA CAMPAGNA CHE E' SOLO ED ESCLUSIVAMENTE PROPAGANDA, dal momento che ad oggi quanto scritto è solo in fase ipotetica!!
Per questo motivo, abbiamo chiesto al Sindaco e all'assessore all'igiene urbana di fornire alla cittadinanza, ove fossero in loro possesso, tutte le informazioni relative ai quesiti di cui sopra, affinché quanto dichiarato dalla Regione Campania nel volantino distribuito sia una reale opportunità e non una mera presa in giro per i cittadini,
Ove, invece, tali informazioni non fossero nella disponibilità dell’Amministrazione Comunale di San Giorgio del Sannio, ho chiesto di sollecitare la Regione Campania affinché i cittadini vengano messi condizioni di poter applicare nel proprio territorio di residenza quanto dichiarato nel volantino, ad oggi in maniera del tutto teorica.
Abbiamo chiesto, infine, che non venga passata sotto silenzio la precedente RICHIESTA DI RIESAME IN AUTOTUTELA dell’Ordinanza nr. 78 del 25/09/2017 relativa alla frazione secca non differenziabile, dal momento che tale ordinanza ha creato molta confusione nella cittadinanza [ad esempio riguardo al conferimento di pannolini e pannoloni che, nel capitolato d’appalto relativo al bando per la gestione del servizio, sono indicati come oggetto di una raccolta a parte su prenotazione] e dal momento tale confusione, generata da informazioni incomplete se non addirittura errate, può determinare errori nel conferimento e il mancato rispetto della raccolta differenziata.
Affinché si ottengano alti livelli di raccolta differenziata, i cittadini non possono essere considerati meri esecutori materiali bensì devono essere messi nelle condizioni, attraverso gli strumenti opportuni, di ottenere i risultati migliori.
Ecco, dunque, che diventa prioritario pressare la Regione Campania per le compostiere di comunità, emanare ordinanze precise e dettagliate, fare campagne di sensibilizzazioni mirate , come previsto del resto, nel capitolato d’appalto, e , perché no, individuare incentivi ad hoc che consentano una maggiore riduzione dei rifiuti a monte [incentivi per negozi di merci sfuse, alimentari e non; riduzioni sui tributi; eco compattatori di bottiglie e lattine; etc].
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