martedì 24 settembre 2013

Il Comune risponde alla nostra richiesta di azioni volte a combattere l'abuso dei giochi con vincite in danaro immediate

Il 4 settembre scorso abbiamo inviato tramite PEC al Comune di San Giorgio del Sannio (nr prot. 16663) una istanza volta a richiedere azioni relative all'abuso dei giochi con vincite in denaro e una connessa proposta di adesione al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo.
Oggi il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale ci hanno inviato una nota in cui ci viene comunicato che l'argomento sarà discusso in un apposito Consiglio Comunale convocato al fine di stilare un documento e predisporre un'azione di contrasto al fenomeno nonché di chiedere una legge regionale e statale per ridurne e contenerne l'offerta e l'accesso, in uno con un'azione di prevenzione dai rischi del gioco d'azzardo.

Auspichiamo vivamente che i buoni propositi dell'amministrazione comunale non rimangano tali e che ci sia un reale e concreto impegno contro il gioco d'azzardo patologico.

Nel frattempo, noi continueremo la nostra sensibilizzazione a 360° e moniteremo l'azione del Comune a riguardo.


 
 

domenica 22 settembre 2013

M5S Village da Modragone : la play list degli interventi

Il MeetUp di San Giorgio del Sannio al M5S Village di Mondragone (CE)


Dopo l'esperienza di San Marcellino, si è Tenuto a Mondragone il  M5S Village - Il Villaggio delle idee, lo spazio di aggregazione che chiama a raccolta gli attivisti del MoVimento 5 Stelle e tutti i cittadini che vogliono mettere in condivisione esperienze, progetti e idee utili alla crescita e alla maturazione della cittadinanza attiva.
Ieri 21 settembre, dalle 17 in poi, ci siamo ritrovati presso la Villa Comunale di Mondragone per realizzare quel prezioso scambio di informazioni che è linfa vitale per il progetto MoVimento 5 Stelle e per tutti coloro che credono, prima ancora che in un futuro, in un presente diverso, fatto di democrazia partecipativa, di comunità e di grande famiglia.

Ospiti d'eccezione, oltre a centinaia di attivisti da tutta la Campania e anche dal Lazio che con i loro gazebo tematici hanno animato l'evento, i cittadini Deputati e Senatori del MoVimento 5 Stelle Vega Colonnese, Andrea Cioffi, Roberto Fico, Vilma Moronese, Carlo Sibilia, Sergio Puglia e il giornalista Piero Ricca.
L'evento è stato ripreso in diretta dalla Web TV La Cosa con circa 4000 utenti che hanno seguito tutto l'evento e picchi di 7000 visite.
Il MeetUp di San Giorgio ha partecipato presentando due progetti, uno già in atto, ovvero la campagna di sensibilizzazione "Che acqua beviamo?" realizzata grazie al prezioso contributo della Dott.ssa Lucia Giaccio e l'altro in corso d'opera, ovvero il progetto del gruppo di acquisto sostenibile e solidale Made In Gas. 
In particolare il progetto "Che acqua beviamo?"ha avuto un ottimo successo con oltre 100 richieste di informazioni e numerosi contatti per portare il convegno già realizzato a San Giorgio del Sannio e ad Avellino in altre città della Campania.
A seguire gli interventi dei parlamentari presenti e alcune foto dell'evento.
QUI l'Intervento del blogger Francesco Amodeo























venerdì 13 settembre 2013

Al Comune di San Giorgio del Sannio pare non conoscano la differenza tra accesso agli atti ed accesso civico!!!

Nel mese di luglio avevamo fatto richiesta di ACCESSO CIVICO ai dati ambientali relativi all'area ex Poste di Via De Gasperi a San Giorgio del Sannio.
A settembre, scaduti i termini per la risposta avevamo ribadito la richiesta con urgenza.
Nel frattempo ci eravamo rivolti anche al prefetto, senza avere, ahinoi, risposta.
Ieri ci è arrivata una nota della Segretaria Comunale in cui in cui si legge: “si comunica all’istante che negli orari di funzionamento degli uffici può esercitare il richiesto accesso agli atti presso l’U.T.C. …”,




Ad una approfondita analisi della nota inviataci, si rileva un’errata interpretazione della richiesta fatta, a tutto SVANTAGGIO del principio di TRASPARENZA [così come definita nell’art. 1 del DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2013, n. 33: “La trasparenza e' intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche”] e dell’obbligo di PUBBLICITA’ dei dati da parte delle Pubbliche Amministrazioni [derivante dall’art. 2 comma 2 del suddetto Decreto: “Ai fini del presente decreto, per pubblicazione si intende la pubblicazione, in conformità alle specifiche e alle regole tecniche di cui all'allegato A, nei siti istituzionali delle pubbliche amministrazioni dei documenti, delle informazioni e dei dati concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, cui corrisponde il diritto di chiunque di accedere ai siti direttamente ed immediatamente, senza autenticazione ed identificazione."]
 
Abbiamo, pertanto inviato una nuova nota alla Segretaria Comunale in cui facciamo presente che il DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2013 nr 33, all'art. 5,prevede l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di rendere noti i documenti, le informazioni o i dati, attribuendo allo stesso tempo il diritto di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione.
Nell’ipotesi di mancata pubblicazione dell’atto, documento o altra informazione, l’amministrazione, entro trenta giorni, deve procedere alla pubblicazione nel sito del dato richiesto e contestualmente dovrà trasmetterlo al richiedente o in alternativa potrà comunicare al medesimo l’avvenuta pubblicazione e indicare il collegamento ipertestuale a quanto richiesto. 
Se invece il documento, l’informazione o il dato richiesti risultino già pubblicati ai sensi della legislazione vigente, l’amministrazione provvederà a specificare al richiedente il relativo collegamento ipertestuale. Nei casi di ritardo o mancata risposta, l’ instante potrà rivolgersi al titolare del potere sostitutivo di cui all’articolo 2, comma 9-bis della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, che, verificata la sussistenza dell’obbligo di pubblicazione, nei termini di cui al comma 9-ter del medesimo articolo. 

In virtù di tutto quanto sopra dettagliatamente esplicitato, si evince in maniera chiara e lampante che la nostra richiesta di ACCESSO CIVICO NON PUO’ NON TROVARE IMMEDIATA RISPOSTA da parte dell’Amministrazione Comunale.
Abbiamo, pertanto, chiesto ancora una volta, visti anche i termini abbondantemente scaduti per la pubblicazione dei dati richiesti, che venga CON URGENZA applicato il nostro diritto di accesso civico a tutte le informazioni in possesso del Comune (analisi ARPAC, relazioni ASL, dati relativi alle bonifiche effettuate, e quant’altro) che certifichino lo stato di salubrità dell’aria, di non tossicità del terreno, di assenza di rifiuti tossici e/o pericolosi presenti all’interno dell’area ex poste di Via De Gasperi e in tutto il Comune e che tali dati vengano pubblicati con urgenza sul sito istituzionale del Comune di San Giorgio del Sannio, così come previsto dal DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2013, n. 33.

E' stata, inoltre, segnalata al Prefetto, alla CIVIT,Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche, e al Ministero per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione, L'inadempienza del Comune di San Giorgio del Sannio, con allegata richiesta di intervento urgente da parte degli organismi competenti.







sabato 7 settembre 2013

Gli attivisti sangiorgesi sulla modifica dell'art. 138 della Costituzione



Come attivisti del M5S e membri del MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio, siamo profondamente dispiaciuti di non essere riusciti ad organizzare una manifestazione pubblica per dare il giusto rilievo alla STRENUA DIFASA DELLA COSTITUZIONE CHE STANNO FACENDO I NOSTRI CONCITTADINI E PORTAVOCE IN PARLAMENTO. 


Questo è un momento cruciale e incontrarci e stringerci tutti in un abbraccio ideale a coloro che sono in aula e sul tetto di Montecitorio per difendere le basi della nostra democrazia e di certo non la poltrona, sarebbe stato non solo un grande evento simbolico ma anche un momento di condivisione, un momento per farci l’un l’altro CORAGGIO.

Sì, avete letto bene, farci coraggio l’un l’altro, perché in una realtà sociale in cui non si arriva a fine mese, non ce la si fa a pagare l’affitto e le bollette, si hanno difficoltà perfino a comperare le medicine e a pagare il dentista e l’oculista per i propri figli, è molto difficile fare anche l’attivista e l’incoraggiamento a continuare strenuamente nel portare avanti le proprie idee ed i propri valori non basta mai!


Eppure noi siamo qui, e pur non essendo riusciti ad organizzare in tempo i banchetti informativi sulla modifica dell’art. 138 delle Costituzione, siamo qui a chiedere ai cittadini, a tutti i cittadini di informarsi, di leggere il testo sia dell’art. 138 sia del Disegno di Legge 813 che dovrebbe andare a modificarlo, di comprendere quali sono i buoni e sacrosanti motivi per i quali non è opportuno permettere che siano così “facilitate” e demandate a pochi le modifiche costituzionali: innanzitutto il disegno di legge costituzionale 813 prevede nuove modalità di modifica costituzionale, in deroga all'art.138 della Costituzione, imponendo i modi, le forme e i tempi del dibattito parlamentare, rendendo di fatto il Parlamento non più in grado di svolgere il proprio ruolo, aumentando i poteri del Governo e mettendo sotto scacco la Costituzione;  è prevista la  modifica della forma di Stato e di Governo, spingendo fortemente verso il presidenzialismo e concentrando il potere nelle mani di uno solo; vengono affidati compiti non chiari a delle Commissioni di nominati senza che la pubblica opinione venga messa in condizioni di conoscere e discutere le proposte; tutta la procedura del disegno di legge è troppo veloce , come se si trattasse di una qualsiasi legge ordinaria di particolare urgenza e non di revisioni costituzionali, che, invece, dovrebbero essere poste in essere con grande tutela ed estrema parsimonia.


Chiediamo ai cittadini di leggere ed informarsi  e soprattutto INDIGNARSI per le falsità che alcuni rappresentanti istituzionali, Presidente della Camera compresa, stanno dicendo in queste ore. Frasi del tipo: “… Occupare può essere una manifestazione di protesta di chi si sente escluso dalle sedi decisionali, non di chi, invece, ne fa parte a pieno titolo ed ha tutti gli strumenti necessari per opporsi e dissentire…Ma sono davvero questi i gesti che avvicinano i cittadini alle istituzioni?" sono secondo noi vergognose!


Ci dica la Presidente Boldrini, quali sono i gesti  fatti in Parlamento per avvicinare i cittadini alle istituzioni? E’ un atto che avvicina i cittadini alle Istituzioni quello di coloro che votano il DECRETO DEL FARE all’interno del quale vengono sottratte risorse ai fondi destinati al lavoro e alle politiche sociali, viene  approvato un “condono” ai signori delle slot machines in modo ch , invece di 93 milioni di euro, lo Stato intascherà solo 600.000 euro, o vengono ancora una volta date autorizzazioni a gogò in barba al rischio idrogeologico e alla necessità di evitare il consumo indiscriminato del suolo?

Vi invitiamo, pertanto, come cittadini e come attivisti, a leggere , informarvi, indignarvi, perché la Costituzione è di tutti e non dei partiti e, se lo riterrete opportuno, a testimoniare, nel modo che riterrete adeguato, il vostro disappunto e la vostra protesta!


Loro non si arrenderanno, noi neppure!

Costitution day: interventi di Nicola Morra, Giorgio Sorial, Sergio Puglia, Carlo Sibilia, Alessandro Di Battista,

La notte della costituzione

venerdì 6 settembre 2013

10 DEPUTATI DEL M5S APPENDONO UNO STRISCIONE SU TETTO MONTECITORIO IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE


Ci si scandalizza per una bandiera in difesa della Costituzione e non ci si vergogna di governare con dei delinquenti.(Roberto Fico)


                                                                                                                                                  
QUI un video dei Parlamentari direttamente dal tetto di Montecitorio

QUI il video del portavoce Manlio di Stefano relativo ai commenti della Presidente della Camera Boldrini sull'occupazione del tetto

La prima risposta alla nostra Istanza sull'abuso dei giochi con vincite in denaro e sulle ludopatie

Abbiamo appena ricevuto la risposta di uno dei consiglieri comunali di San Giorgio del Sannio, Maurizio Genito, riguardo all'istanza inviata all'Amministrazione Comunale affinché il Consiglio Comunale, i Capigruppo, il Sindaco e l’Amministrazione Comunale approfondiscano la problematica relativa ai rischi del gioco d’azzardo e della dipendenza dai giochi con vincite in denaro e prendano una posizione di netto contrasto all’abuso di questa pratica, aderendo al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo. 
 
La risposta è la seguente: 
 
"grazie intanto per avermi inviato questo documento.
In quanto a me e al gruppo consiliare che rappresento ti dico ufficialmente che concordo in pieno sulle azioni da porre in essere in relazione alla problematica da te evidenziata.
Mi farò latore con gli altri gruppi (opposizione e maggioranza) al fine di sondare il loro pensiero in merito ma soprattutto in sede di conferenza dei capigruppo proporrò l'argomento all'odg del prossimo consiglio comunale.
Resto a disposizione per qualunque tipo di confronto e sinergia possibile in funzione del bene comune. Grazie e buon lavoro" .
 
Prendiamo atto di questa risposta e attendiamo ulteriori riscontri.

giovedì 5 settembre 2013

Luigi Di Maio (M5S): la Costituzione Italiana e la modifica dell'art.138

Sette buoni motivi per difendere la Costituzione

  1. Il disegno di legge costituzionale non può essere considerato norma di deroga in quanto l’approvazione delle leggi costituzionali grazie al procedimento derogatorio produrrebbe effetti permanenti e generali sul nostro sistema costituzionale (forma di Stato, forma di governo, rapporti Stato-Regioni, ecc.). Quindi anche se si ammettesse che il nostro ordinamento contempli leggi costituzionali in deroga o di rottura, questa legge costituzionale non potrebbe essere qualificata tale in quanto non prevede deroghe o rotture temporanee, provvisorie o puntuali.
     
  2. Le norme sulla revisione della Costituzione possono essere modificate, ma ad una condizione: che la modifica non pregiudichi la rigidità rendendo più facile l’iter di eventuali modifiche costituzionali.
     
  3. Le revisioni totali, alle quali vanno equiparate le modifiche costituzionali dal contenuto disomogeneo, sono ammissibili solo se previste dalla Costituzione. Qualora il procedimento di revisione non distingua le revisioni totali da quelle puntuali la possibilità delle prime dovrebbe essere esclusa in via di principio in quanto essa costituirebbe esercizio surrettizio di potere costituente.
     
  4. Il testo delle leggi di revisione deve essere chiaro, omogeneo, specifico ai fini del referendum confermativo. Il testo del disegno di legge non lo è.
     
  5. Tomaso Perassi, illustrando in Assemblea Costituente il suo emendamento poi recepito nel vigente art. 138 Cost., che le revisioni costituzionali devono essere poste in essere con grande tutela ed estrema parsimonia.
     
  6. Il disegno di legge nella procedura di revisione assegna un ruolo privilegiato al governo a danno del parlamento.
     
  7. Tutta la procedura del disegno di legge costituzionale è sottoposta ad un cronoprogramma come se si trattasse di una qualsiasi legge ordinaria di particolare urgenza e non della revisione costituzionale.

Disegno di legge 813 che dovrebbe modificare l'articolo 138 della Costituzione

Di seguito il testo del disegno di legge 813 che dovrebbe modificare l'articolo 138 della Costituzione che regola l'iter per cambiare un qualsiasi articolo della costituzione italiana.


DISEGNO DI LEGGE 813

Art. 1
(Istituzione del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali)
1. È istituito un Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali, composto di 

venti senatori e venti deputati, nominati dai Presidenti delle Camere, d’intesa tra loro, tra i 
membri, rispettivamente, delle Commissioni permanenti competenti per gli affari 
costituzionali del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati. Fanno parte di diritto 
del Comitato i Presidenti delle predette Commissioni parlamentari, cui è affidata 
congiuntamente la Presidenza del Comitato. 
2. La nomina di cui al comma 1 è effettuata su designazione dei Gruppi parlamentari delle due 
Camere, previa intesa tra i Presidenti di Gruppo, in base alla complessiva consistenza 
numerica dei Gruppi e al numero dei voti conseguiti dalle liste e dalle coalizioni di liste ad 
essi riconducibili, assicurando in ogni caso la presenza di almeno un rappresentante per 
ciascun Gruppo e di un rappresentante delle minoranze linguistiche. Se nei quindici giorni 
successivi alla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale uno o più Gruppi 
non abbiano provveduto alla predetta designazione, i Presidenti delle Camere, previa intesa, 
provvedono alla nomina dei componenti del Comitato sulla base dei criteri di cui al presente 
comma.
3. La prima riunione del Comitato ha luogo non oltre i trenta giorni successivi alla data di 
entrata in vigore della presente legge costituzionale. 
4. Nella prima seduta il Comitato elegge un Ufficio di presidenza composto di due
vicepresidenti, dei quali un senatore e un deputato, con voto segreto e limitato ad uno, e 
quattro segretari, dei quali due senatori e due deputati, con voto segreto e limitato a due. 
Risultano eletti rispettivamente il senatore e il deputato e i due senatori e i due deputati che 
ottengono il maggior numero di voti. In caso di parità di voti, risulta eletto il più anziano per 
età. 
5. Nelle sedute delle rispettive Assemblee, i componenti del Comitato assenti, in quanto 
impegnati nei lavori del Comitato medesimo, non sono computati ai fini del numero legale. 

Art. 2
(Competenze e lavori del Comitato)
1. Il Comitato esamina i progetti di legge di revisione costituzionale degli articoli di cui ai
Titoli I, II, III e V della Parte seconda della Costituzione, afferenti alle materie della forma 
di Stato, della forma di Governo e del bicameralismo, nonché i coerenti progetti di legge 
ordinaria di riforma dei sistemi elettorali. 
2. I Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati assegnano o 
riassegnano al Comitato i disegni e le proposte di legge costituzionale ed ordinaria relativi 
alle materie di cui al comma 1, presentati alle Camere a decorrere dall’inizio della XVII 

legislatura e fino alla data di conclusione dei suoi lavori.
3. Il Comitato esamina i progetti di legge ad esso assegnati in sede referente, secondo le norme 
della presente legge costituzionale e del regolamento della Camera dei deputati, in quanto 
applicabili. Il Comitato può adottare, a maggioranza assoluta dei componenti, ulteriori 
norme per il proprio funzionamento e per lo svolgimento dei lavori. Non sono in ogni caso 
ammesse questioni pregiudiziali, sospensive e di non passaggio agli articoli.
4. Il Comitato nomina uno o più senatori o deputati con funzioni di relatore. Possono essere 
presentate relazioni di minoranza. Il Comitato assegna un termine per la presentazione delle 
relazioni ed un termine entro il quale pervenire alla votazione finale. 
5. Il Comitato, concluso l’esame preliminare dei progetti di legge ad esso assegnati ai sensi 
dell’articolo 2, comma 2, trasmette ai Presidenti delle Camere i testi dei progetti di legge, 
ovvero i testi unificati, adottati come base per il seguito dell’esame.
6. Entro i termini fissati d’intesa tra i Presidenti delle Camere, ciascun senatore o deputato e il 
Governo possono presentare alle Presidenze delle Camere emendamenti su ciascuno dei testi 
adottati ai sensi del comma 5, sui quali il Comitato si pronuncia. 
7. Al fine di rispettare i termini di cui all’articolo 4, la Presidenza del Comitato ripartisce, se 
necessario, il tempo disponibile secondo le norme del regolamento della Camera dei 
deputati relative all'organizzazione dei lavori e delle sedute dell'Assemblea. 

Art. 3
(Lavori delle Assemblee)
1. I Presidenti delle Camere adottano le opportune intese per l'iscrizione del progetto o dei 
progetti di legge costituzionale od ordinaria all'ordine del giorno delle Assemblee e 
stabiliscono la data entro la quali ciascuna Camera procede alla loro votazione finale, nel 
rispetto dei termini di cui all’articolo 4. 
2. Il Comitato è rappresentato nella discussione dinanzi alle Assemblee di ciascuna Camera da 
un sottocomitato formato dai Presidenti, dai relatori e da senatori e deputati in 
rappresentanza di tutti i Gruppi. 
3. Nel corso dell'esame davanti alle Assemblee si osservano le norme dei rispettivi 
regolamenti. Il voto è palese. Fino a cinque giorni prima della data fissata per l'inizio della 
discussione generale, i componenti dell'Assemblea possono ripresentare gli emendamenti
respinti dal Comitato in sede referente e presentare gli emendamenti al testo del Comitato, in 
diretta correlazione con le parti modificate. Il Comitato e il Governo possono presentare 
emendamenti o subemendamenti fino a quarantotto ore prima dell'inizio della seduta in cui è 
prevista la votazione degli articoli o degli emendamenti ai quali si riferiscono. Agli 
emendamenti del Comitato e del Governo, che sono immediatamente stampati e distribuiti, 
possono essere presentati subemendamenti da parte di un Presidente di Gruppo o di almeno 
venti deputati o dieci senatori fino al giorno precedente l'inizio della seduta in cui è prevista 
la votazione di tali emendamenti.

Art. 4
(Organizzazione dei lavori)
1. I lavori parlamentari relativi ai progetti di legge costituzionale di cui all’articolo 2, comma 
1, sono organizzati in modo tale da assicurarne la conclusione entro diciotto mesi dalla data 
di entrata in vigore della presente legge costituzionale. 3
2. Ai fini di cui al comma 1, il Comitato, entro quattro mesi dalla data della sua prima seduta,
trasmette ai Presidenti delle Camere i progetti di legge costituzionale approvati in sede 
referente, corredati di relazioni illustrative e di eventuali relazioni di minoranza. Ciascun 
progetto di legge è omogeneo e autonomo dal punto di vista del contenuto e coerente dal 
punto di vista sistematico. Qualora entro il predetto termine per uno o più progetti di legge 
costituzionale non si pervenga all'approvazione, il Comitato trasmette comunque un progetto 
di legge fra quelli assegnati ai sensi dell’articolo 2, comma 2, nel testo eventualmente 
emendato dal Comitato stesso.
3. In prima deliberazione, l’Assemblea della Camera che procede per prima all’iscrizione del 
progetto di legge costituzionale all’ordine del giorno ne conclude l’esame nei tre mesi 
successivi alla data della trasmissione di cui al comma 2. Il progetto di legge approvato è 
trasmesso all’altra Camera che ne conclude l’esame entro i successivi tre mesi. I termini per 
la conclusione delle ulteriori fasi dell’esame delle Assemblee sono fissati d’intesa dai 
Presidenti delle Camere.
4. Il progetto o i progetti di legge costituzionale sono adottati da ciascuna Camera con due 
successive deliberazioni ad intervallo non minore di un mese e sono approvati a 
maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. 
5. Il Comitato trasmette altresì ai Presidenti delle Camere uno o più progetti di legge ordinaria 
di cui all’articolo 2, comma 1, approvati in sede referente, corredati di relazione illustrativa 
e di eventuali relazioni di minoranza. I Presidenti delle Camere stabiliscono, d’intesa tra 
loro, i termini di conclusione dell’esame dei progetti di legge di cui al presente comma, in 
coerenza con i termini di esame dei progetti di legge costituzionale stabiliti ai sensi del 
presente articolo.

Art. 5
(Referendum)
1. La legge o le leggi costituzionali approvate ai sensi della presente legge costituzionale, sono 
sottoposte, quando ne facciano domanda, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, un quinto 
dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali, a 
referendum popolare anche qualora siano state approvate nella seconda votazione da 
ciascuna delle Camere a maggioranza dei due terzi dei suoi componenti e sono promulgate 
se al referendum siano state approvate dalla maggioranza dei voti validi.

Art. 6
(Ambito di applicazione del procedimento)
1. Il procedimento di cui alla presente legge costituzionale si applica esclusivamente ai disegni 
ed alle proposte di legge assegnati al Comitato nei termini di cui all’articolo 2, comma 2.
2. Per la modificazione della legge o delle leggi costituzionali od ordinarie, approvate secondo 
quanto stabilito dalla presente legge costituzionale, si osservano le norme di procedura 
rispettivamente previste dalla Costituzione. 

Art. 7
(Cessazione delle funzioni del Comitato)
1. Il Comitato cessa dalle sue funzioni con la pubblicazione della legge o delle leggi 
costituzionali od ordinarie approvate ai sensi della presente legge costituzionale, ovvero in 
caso di scioglimento di una o di entrambe le Camere. 

Art. 8
(Spese di funzionamento)
1. Le spese per il funzionamento del Comitato sono poste a carico, in parti eguali, del bilancio 
interno del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati. 

Art. 9
(Entrata in vigore)
1. La presente legge costituzionale entra in vigore il giorno successivo a quello della sua 
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale successiva alla promulgazione.

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