Continuiamo ad analizzare il Programma della lista certificata M5S a San Giorgio del Sannio, che, ahinoi, contiene non solo proposte che fanno riferimento ad attività già realizzate ma anche inesattezze e che utilizza in maniera impropria se non addirittura strumentale alcune tematiche.
Ci riferiamo ancora una volta al tema dell'acqua, inserito con varie sfaccettature nel programma e analizzato nello specifico da una nota della candidata Coletta.
Acqua Pubblica certificata e monitorata - Pubblicazione costante delle analisi dell'acqua distribuita dall'acquedotto.
L'acqua distribuita da Alto Calore servizi è già certificata e monitorata come dichiarato da ACS nella Carta del Servizio idrico integrato [capitolo 2.8 Informazioni specifiche per l'utente] pubblicata sia sul sito istituzionale dell'Ente
sia sul sito di ACS
Dalla Carta del Servizio Idrico apprendiamo che”La qualità dell’acqua erogata dal Gestore è corrispondente ai vigenti standard di legge di cui al D. Lgs. 31/2001 e s. m. i. Il Gestore dispone di propri laboratori di analisi che svolgono gli autocontrolli in accordo con le frequenze previste dalla Legge. L’ACS, in ottemperanza alla prima direttiva per la trasparenza dei documenti di fatturazione del SII, approvata con Deliberazione n. 586/2012/R/IDR del Alto Calore Servizi S.p.A. Carta del servizio idrico integrato 2013 11 28/12/2012 dell’Autorità per l’energia Elettrica ed il Gas, rende disponibili attraverso il sito internet aziendale i dati medi relativi ai seguenti parametri di qualità dell’acqua erogata “
La potabilità, quindi, è caratteristica imprescindibile e obbligatoria per l'erogazione da parte della società di gestione del servizio idrico e non può e non deve diventare tema di dibattito elettorale.
La legge vigente (Dl. n. 31 del 2001), infatti, oltre a stabilire i valori di parametro per le diverse sostanze che possono essere solubili in acqua, definisce anche dove devono essere effettuati i controlli e da chi.
Ad esempio, nei punti di prelievo delle acque superficiali e sotterranee o a livello degli impianti di adduzione, di accumulo e di potabilizzazione. Ovviamente anche la rete di distribuzione deve essere controllata e tutte queste verifiche sono di competenza dei gestori dei servizi idrici. I punti di prelievo dei controlli interni possono essere, inoltre, concordati con l’Azienda sanitaria locale. Quest’ultima ha il compito di eseguire quelle che sono note come “verifiche esterne”, ovvero l’Asl deve garantire la qualità dei corpi idrici per le acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile, oltre che i punti di distribuzione. In conclusione, l’acqua che giunge alle nostre case prima di arrivare al rubinetto viene adeguatamente controllata almeno da due enti: il gestore e l’Asl.
In base alle direttive vigenti e ai controlli eseguiti, quindi, si può legittimamente affermare che l’acqua potabile è ottimamente controllata e che un’acqua considerata “potabile” dall’Asl e dagli enti di gestione è idonea al consumo umano senza alcun pericolo per la salute dell’uomo e per l’ambiente.
Va, tuttavia, ricordato che gli enti di controllo effettuano le verifiche sulla rete di distribuzione sino al contatore delle abitazioni. La verifica del sistema idrico domestico (tubazioni, rubinetti ecc.) è di competenza del privato cittadino.
Pertanto, la domanda posta dalla Candidata Dott.ssa Coletta nella sua nota ufficiale su carta intestata del M5S pubblicata su Facebook : “Come mai nell'acqua del Comune, che i cittadini pagano profumatamente, è capitato di riscontrare la presenza di batteri di provenienza fecale come illustrato nella nota trasmessa al Comune del 13 aprile?” è assolutamente illegittima, inadeguata, se non addirittura banale, considerando che chi la fa è un'esperta del settore.
Nella lettera inviata al Comune dalla dott. ssa Coletta si legge chiaramente che il campione d'acqua da cui è partita la serie di ulteriori campionamenti, effettuati dal Laboratorio di analisi microbiologiche di cui la dott.ssa è responsabile, è stato prelevato nell'abitazione del cliente che ha richiesto l'analisi, come anche i campioni successivi prelevati presso altre abitazioni private.
Pertanto è evidente che la contaminazione potrebbe legittimamente essere avvenuta all'interno del rubinetto o comunque, nelle tubature del sistema idrico domestico il cui controllo e manutenzione è di competenza esclusiva del privato cittadino e non certo di Comune, ASL e Alto Calore Servizi, che di questa contaminazione non possono assolutamente essere considerati responsabili!!!
Quindi, considerando anche l'esiguo numero di campionamenti effettuati che non fanno certo letteratura scientifica, è evidente che la candidata abbia voluto ritagliarsi il ruolo di tutore della potabilità dell'acqua a fini esclusivamente elettorali, utilizzando strumentalmente i risultati di campionamenti irrilevanti ai fini della valutazione della potabilità dell'acqua.
Inoltre, per quanto riguarda la pubblicazione dei dati sull'acqua, è importante sottolineare che sul sito web istituzionale dell'Ente è già pubblicato, richiesto nel 2013 dalla sottoscritta, il certificato di potabilità dell'acqua erogata da Alto Calore Servizi
Tale certificato è aggiornato al 2014 (anche se la Dott.ssa Muscetta del Laboratorio Analisi ACS mi ha scritto proprio oggi che i dati del 2015 sono stati implementati) e il mancato aggiornamento può essere segnalato, cosa che la sottoscritta ha già fatto e fa costantemente, non ultimo al Comune di San Giorgio il 12 gennaio 2016, da ogni cittadino tramite la richiesta di accesso civico, senza bisogno di inserire la pubblicazione dei dati sulla potabilità in un programma elettorale.
Infine, è opportuno e di non poca importanza rilevare che il tema della qualità dell'acqua a San Giorgio è stato affrontato pubblicamente e sulla stampa dalla sottoscritta più e più volte , in particolare riguardo all'inquinamento da tetracloroetilene di alcuni pozzi, per cui è un tema noto a chi vive la realtà quotidiana sangiorgese, sin dall'aprile 2014.
Inoltre, nel maggio 2014 proprio qui a San Giorgio sono stati presentati due studi pubblicati su numerose riviste scientifiche internazionali e anche sulla stampa italiana, curati dalla della dott.ssa Lucia Giaccio, ricercatrice del Dipartimento Scienze della Terra dell’Università Federico II di Napoli insieme ad altri ricercatori di diversi atenei italiani e dal Prof. Domenico Cicchella docente di GEOCHIMICA dell'Università del Sannio, proprio riguardo alla qualità dell'acqua.
In particolare il primo studio era basato su campioni di acqua di rubinetto prelevati da 157 località suddivise per Regione, per un totale di 105 Province su 111, Benevento compresa, e sanciva la buona qualità dell'acqua erogata nella nostra provincia, sicuramente migliore di quella di numerose acque in bottiglia.
Da tutto quanto sinora evidenziato, l'intervento della Dott.ssa Coletta sembra del tutto inopportuno e inadeguato, dal momento che utilizza un dato improprio e irrilevante per sostenere la tesi della responsabilità del Comune, dell'Asl e di Alto Calore (che nel caso specifico non c'è affatto) nella presunta non potabilità dell'acqua, e non è all'altezza di un'esperta del settore che intende dare valore aggiunto al suo impegno come candidata al Consiglio Comunale attraverso la propria esperienza nel settore .
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