In
data 23 dicembre alle ore 07.44 è stato pubblicato sul profilo “San Giorgio del
Sannio in Movimento” il seguente post:
Dagli incontri che hanno coinvolto in passato tutti
gli attivisti di San Giorgio del Sannio, è emerso che alcuni di essi in netto contrasto
con gli obiettivi perseguiti dal gruppo non hanno approvato le scelte
sostanziali tese al raggiungimento degli stessi, dimostrando un atteggiamento
di chiusura al dialogo.
Da qui nasce l’esigenza di creare il gruppo “San
Giorgio del Sannio in Movimento”, che s' identifica come realtà distinta dal
Gruppo “Meetup Amici di Beppe Grillo”.
“San Giorgio del Sannio in Movimento” precisa altresì
di aver tentato di appianare le divergenze indicendo un’assemblea pubblica,
alla quale tutti sono stati invitati a partecipare al fine di individuare
insieme le linee guida da eseguire.
Il “Meetup” ha risposto all’invito con la propria
assenza (una rappresentante per l’intero gruppo) negando di fatto la
disponibilità al confronto.
Pertanto, in linea con i principi democratici che da
sempre si contraddistinguono continueremo ad impegnarci fianco a fianco con i
cittadini, portando alla luce le tematiche più sentite e confidano nel vostro
sostegno.
Premessa
l’evidente sgrammaticatura che ne complica la comprensione, il neonato gruppo
sostiene che alcuni attivisti del meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio
del Sannio non hanno approvato le scelte sostanziali del gruppo in contrasto
con gli obiettivi del gruppo stesso, pertanto, si è resa necessaria una
scissione.
A
questo riguardo, gli attivisti del meetup e i cittadini sangiorgesi che da mesi
stanno collaborando alle attività del meetup e prendendo parte ai tavoli di
lavoro per la redazione del programma condiviso e partecipato ai fini di una
eventuale presentazione di una lista del MoVimento 5 Stelle alle prossime
amministrative 2016, evidenziano quanto segue:
Il
percorso condiviso e partecipato ai fini di una eventuale presentazione di una
lista del MoVimento 5 Stelle alle prossime amministrative è iniziato il 20
settembre scorso con un MeetUp In Piazza, regolarmente programmato ed
annunciato sulla piattaforma Meetup, come si evince anche dagli articoli
pubblicati sulla stampa locale.
A
quella data, gli attivisti Massimiliano Picciano e Leonardo Calabrese, ora membri
del nuovo gruppo,erano membri attivi del Meetup e ne condividevano da anni
iniziative ed esperienze., mentre gli altri attuali membri di neonato gruppo si
sono iscritti al meetup solo a partire da ottobre.
Alla
data del 20 settembre, gli attivisti del meetup e i cittadini sangiorgesi che
già stavano collaborando alle attività
del meetup e dato disponibilità per prendere parte ai tavoli di lavoro per la
redazione del programma condiviso e partecipato, erano già ampiamente al
corrente ed avevano accettato come punto di partenza fondamentale per il
percorso a venire i tavoli di lavoro tematici per la redazione di un programma
partecipato, basato sulle attività svolte negli anni precedenti e sulle nuove
proposte da raccogliere tra i cittadini .
Erano
altresì TUTTI al corrente del fatto che , come già avvenuto per le elezioni
europee del maggio 2014, dove gli attivisti iscritti a quella data avevano
invitato la fondatrice del meetup a presentarsi alle primarie on line per
scegliere i candidati del M5S, che si era individuato il criterio della
presenza sul territorio con iniziative ed azioni ispirate ai temi del MoVimento come
prioritario per la scelta dei candidati.
Da
ottobre in poi ci sono state nuove adesioni ed iscrizioni al meetup, sono
iniziati i tavoli di lavoro, numerose
sono le iniziative che sono state portate avanti e realizzate e sono proseguiti
i meetup in piazza, con la presenza anche di parlamentari del MoVimento,
durante i quali si incontravano i cittadini e si discutevano con loro tematiche
e proposte. Tutto questo è documentato sulla piattaforma meetup e su FB con
foto, video ed articoli sulla stampa locale.
All’inizio di novembre si è
cominciato a ragionare di candidature e alcuni attivisti vecchi e nuovi, in piena libertà e
democrazia, hanno deciso, VOLONTARIAMENTE, di mettersi in gioco in prima
persona proponendo la propria candidatura e, in ossequio al criterio già usato
per le europee e discusso ed accettato sin da settembre, hanno deciso, IN
TOTALE AUTONOMIA E ASSOLUTAMENTE NON COSTRETTI DA ALCUNO, di sottoscrivere il
modulo di accettazione di candidatura a consigliere indicando come candidato
portavoce sindaco una delle fondatrici del meetup, proprio per la sua forte
esperienza sul territorio.
Tale sottoscrizione avveniva a novembre,
con un certo anticipo sul normale, avendo tutti concordato di procedere alla
spedizione del plico allo staff il prima possibile.
Intorno
alla metà di novembre, però, alcuni di codesti attivisti, compresi i suddetti
Calabrese e Picciano, che avevano già accettato i criteri del meetup e
sottoscritto il modulo, hanno improvvisamente rinnegato la scelta fatta ed
hanno iniziato un percorso parallelo sotto un nuovo nome ed un nuovo simbolo,
con un profilo pubblico su Facebook inaugurato il 10 dicembre, e con due
gazebo, peraltro contemporanei a quelli
del Meetup.
Tutto
ciò premesso, risulta non corrispondente alla realtà la dichiarazione secondo
la quale alcuni attivisti si sono messi in contrasto con gli obiettivi
prestabiliti, dal momento che l’unico obiettivo prestabilito era quello della
costituzione ed avvio dei tavoli di lavoro, cosa che è stata fatta e che è
ancora in corso, e risulta altrettanto non corrispondente alla realtà il fatto
che alcuni attivisti del meetup non hanno approvato le scelte sostanziali tese
al raggiungimento dell’obiettivo, dal momento che gli attivisti del meetup non
hanno mai cambiato la loro posizione ed i loro criteri, stabiliti ed utilizzati
anche anni addietro, ed hanno continuato a lavorare al programma partecipato,
mentre sono coloro che avevano già sottoscritto un impegno accettandone le
condizioni quelli che poi si sono messi in una posizione di netta opposizione
al meetup del quale fino a pochi giorni prima condividevano l’azione.
Per
quanto riguarda, poi, il fatto che, sempre secondo questo neonato gruppo, “Il
“Meetup” ha risposto all’invito con la propria assenza (una rappresentante per
l’intero gruppo) negando di fatto la disponibilità al confronto”,
premesso
che sembra davvero illogico affermare che un gruppo ha risposto ad un invito
con la propria assenza salvo dichiarare subito dopo che era presente una
rappresentante del gruppo stesso, l’attivista del Meetup che era presente ha
partecipato attivamente alla riunione, intervenendo su tutti i punti presi in
discussione e facendo presente a tutti gli intervenuti tutto quanto si sta
evidenziando anche in questa nota, cosa che dovrebbe essere confermata da un
video registrato quella sera ma ad oggi non ancora reso pubblico.
Infine,
risulta quanto meno contraddittorio quanto segue: “San Giorgio del Sannio in Movimento” precisa altresì di aver tentato di
appianare le divergenze indicendo un’assemblea pubblica, alla quale tutti sono
stati invitati a partecipare al fine di individuare insieme le linee guida da
eseguire.”
I
presenti all’assemblea pubblica del 19 dicembre, alcuni già dal 20 settembre
altri dai mesi successivi, avevano già discusso democraticamente ed accettato
autonomamente e volontariamente, sottoscrivendo addirittura l’adesione alla
candidatura, le linee guida da seguire per il percorso partecipato e condiviso e
per la redazione del programma, e solo dopo che sono intervenuti fattori della
cui natura non siamo al corrente hanno deciso di non condividere più il
percorso originariamente intrapreso ed iniziarne uno ex novo.
Tutto
ciò detto, auguriamo al neonato gruppo di essere, come scrive Roberto Fico
nella lettera ai meetup, un “laboratorio
di condivisione di idee e di valori coerenti con i contenuti del blog di Beppe
Grillo” e “anche se l’esercizio di condivisione non è ancora maturo e si procede in laboratori differenti” di
vivere questa nuova esperienza “in una
convivenza rispettosa, convergendo quando i temi e le iniziative siano comuni”.
Ovviamente,
questo significa innanzitutto camminare con le proprie gambe e non stare sempre
a rivendicare presunte azioni comuni , che in realtà sono pochissime in 4 anni,
non rilasciare dichiarazioni che non rispondono alla realtà, come quella di cui
all’inizio della nota, e soprattutto non far pervenire oralmente o via e mail
lettere contenenti discutibili e anche poco velate minacce.