A CHE SERVE FARE AMMUINA???
Era il 1 settembre dello scorso anno quando la Consigliera pentastellata al Comune di San Giorgio faceva uscire sulla stampa locale un comunicato stampa nel quale snocciolava quesiti sui Bilanci di Alto Calore Servizi, sui debiti, sulle responsabilità del Presidente e del Consiglio di amministrazione nonché dei Comuni soci che avallavano tutte le irregolarità societarie, tacitati da più o meno palesi operazioni familistiche e clientelari. [http://www.ntr24.tv/…/san-giorgio-del-sannio-il-m5s-dallal…/]
Questa era la sua risposta, peraltro evidentemente copiata da un'inchiesta giornalistica di un noto portale di notizie irpino, all'esasperazione di una comunità che aveva vissuto per tutta l'estate con l'acqua a singhiozzo.
Già allora avevamo evidenziato che sulla questione erano in atto indagini della Guardia di Finanza ed un procedimento a cura della Procura di Avellino e che, soprattutto, non era questa la priorità dei sangiorgesi: era necessario concentrarsi su cosa fare per riportare l'acqua nelle case!
Ieri, dopo mesi di latitanza su tutti i fronti, la consigliera pentastellata, coglie ancora una volta il momento giusto per riapparire con un comunicato al veleno che cavalca ancora una volta l' esasperazione popolare e in cui, urlando la complicità del Sindaco Pepe con l'inerzia di ACS chiede, per l'ennesima volta, la cacciata del membro sangiorgese del Consiglio di Amministrazione di Alto Calore.
Sì, ma come si fa a far tornare l'acqua nei rubinetti mica ce lo dice!
Che sia chiaro a tutti, riportare l'acqua nelle case non è un processo facile e immediato, siamo di fronte non solo a problematiche politiche e amministrative, che di per sé rallentano enormemente il processo, ma anche a imponenti problematiche tecniche che dovrebbero essere immediatamente affrontate.
E' necessario, quindi, affrontare il problema a 360° , dando una necessaria priorità agli aspetti legati alla distribuzione dell'acqua.
Come cittadini attivi e amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio abbiamo avuto più volte occasione di dire che una delle questioni più spinose è quella dell'indisponibilità dei pozzi di Montoro a causa dell'inquinamento da tetracloroetilene e della loro mancata bonifica. Questi pozzi sono indisponibili da anni ormai per cui , le sorgenti di Cassano Irpino devono fornire acqua ad un numero di utenti e Comuni ben più alto di quanto possano sostenere.
A ciò si aggiunge la vetustà dell'impianto di sollevamento e della sottostazione elettrica di Cassano (risalenti al 1971) mai adeguati alle nuove necessità e continuamente bloccati a causa di guasti ricorrenti.
Infine, bisogna considerare anche le perdite, fortunatamente non eccessive come potrebbe sembrare, a livello locale, dovute alla rete anch'essa vecchia e da riammodernare.
Il tutto condito da processi clientelari e familistici da parte di politici ed amministratori locali che nel tempo hanno ridotto l'Alto Calore Servizi in una società che si regge sui debiti, sulle raccomandazioni e sui guasti tecnici!
Ciò detto, se a noi quello che interessa è riportare l'acqua nei rubinetti, è necessario essere attenti a tutti quei processi istituzionali che possono portare a questo obiettivo, primo tra tutti l'erogazione del finanziamento di 6,2 milioni di euro per l'impianto di sollevamento di Cassano Irpino.
Pare che durante la prossima settimana possano essere sbloccati questi fondi e che l'inizio dei lavori possa essere piuttosto rapido. Se questa cosa si realizzasse nei tempi previsti si tratterebbe, comunque, di un processo lungo e da seguire e monitorare, e ci vorrebbe, comunque, un po' di tempo perché i risultati siano visibili.
Nel frattempo, sarebbe anche il caso di verificare che fine ha fatto il progetto di 1.900.000 euro per la ristrutturazione della rete idrica comunale presente nel Piano delle Opere Pubbliche ma ad oggi mai finanziato nonché verificare la reale possibilità di avere benefici immediati con la realizzazione di un nuovo serbatoio, visto che, comunque, ad oggi il serbatoio in località Toppa, ad es., risulta essere stato potenziato attraverso un aumento di portata di 3l/s.
La questione acqua non è semplice, tutt'altro, ma ciò non autorizza nessuno, ben che meno la consigliera pentastellata e i suoi sodales, a cavalcare l'esasperazione popolare e a scadere in un becero populismo che fa tanto danno al progetto del Movimento 5 Stelle e che, allo stato attuale, serve solo a mettere una pezza sulle defaillances politiche della consigliera stessa !
Non vorremmo mai che, sentitasi oltremodo sollecitata a svolgere il ruolo per il quale è stata eletta, consideri esaurito il suo compito con un altro dei suoi comunicati stampa!
Auspichiamo che si decida finalmente ad agire e a non fare più soltanto “ammuina”.
Nel frattempo, noi stiamo già lavorando affinché le esigenze dei cittadini vengano portate all'attenzione del Consiglio Regionale della Campania e in Parlamento.
Contemporaneamente, invitiamo tutta la cittadinanza sangiorgese a considerare la battaglia per l'acqua alla stessa stregua della lotta contro la realizzazione della TAV : una lotta con le unghie e con i denti per affermare i propri diritti, ma non a parole o dietro il monitor di un pc, piuttosto con presidi e barricate per strada se sarà necessario!
N. B. Il Sindaco ha fatto richiesta per le autobotti e ben venga questa iniziativa, tuttavia è INACCETTABILE che nella richiesta il Sindaco "chieda" ed "inviti" le autorità competenti a prendere provvedimenti: comprendiamo il linguaggio istituzionale ma con le preghiere non si va da nessuna parte!!!
E' ormai improcrastinabile IMPORSI affinché venga rispettato il diritto dei cittadini all'acqua!!!