mercoledì 3 maggio 2017

E' stato usato diserbante chimico nella nuova Villa Comunale??? Mistero...

Ieri alcuni concittadini residenti nelle immediate vicinanze dell’istituenda Villa Comunale di San Giorgio del Sannio ci hanno inviato delle foto piuttosto inquietanti relative ai terreni interni al perimetro della villa stessa. 
In queste foto è stridente la differenza tra il verde dei giardini circostanti ed il marrone dei terreni all’interno della Villa, e questa evidenza ha fatto subito pensare al possibile uso su quei terreni di diserbanti chimici.
Ci siamo recati sul posto insieme ad un agronomo e, pur non potendo entrare all’interno, abbiamo verificato verificato de visu un disseccamento uniforme senza distinzione di specie, indice di un possibile uso di erbicidi chimici. Infatti, se su un erbario spontaneo misto che presenta diversi di vegetali si usa un diserbante di tipo biologico, ci sarà sempre qualche macchia verde, dal momento che il diserbante biologico non riesce sempre ad essere efficace su tutte le specie vegetali; nel caso che ci si presentava sotto gli occhi, invece, era evidente un disseccamento in toto, che lascia legittimamente pensare all’uso di diserbanti chimici.
Ad oggi uno dei diserbanti “non selettivi”, ovvero che uccidono qualsiasi erba infestante o pianta nei paraggi è il GLIPHOSATE. 
Sul GLIPHOSATE l 'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione ha effettuato uno studio, prendendo in esame tutti gli studi relativi ai possibili effetti per l'uomo e per gli animali. L'analisi approfondita si è conclusa nel 2015, con la decisione di inserire il Glyphosate nella lista delle sostanze "probabilmente cancerogene" (categoria 2A). 
Alla fine di giugno 2016, poi, la Commissione Europea ha prorogato l'autorizzazione all'uso di questa sostanza per 18 mesi. La risoluzione è stata assunta in attesa dell'espressione dell'E.CH.A. - European Chemicals Agency, l'Agenzia europea per le sostanze chimiche, e per questo si è optato per una proroga di un periodo di tempo limitato anziché i consueti 15 anni che normalmente vengono concessi ai prodotti fitosanitari. L'Italia rientra tra i Paesi che si sono opposti al rinnovo dell'autorizzazione di tale prodotto.
Agli inizi di agosto 2016, la Commissione Europea ha adottato il regolamento di esecuzione 2016/1313, con il quale sono dettate le condizioni di approvazione della sostanza attiva Glyphosate. A seguito di questo regolamento, a sua volta il Ministero della Salute il 9 agosto scorso ha emanato un decreto con il quale, a decorrere dal 22 agosto 2016, si adottano disposizioni di modifica delle condizioni d'impiego di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva Glyphosate, fra le quali segnaliamo: la revoca dell'impiego nelle aree frequentate dalla popolazione (...) quali: parchi, giardini, campi sportivi e aree ricreative, cortili e aree verdi all'interno di plessi scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti alle strutture sanitarie; la revoca dell'impiego in pre-raccolta al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura; il divieto, ai fini della protezione delle acque sotterranee, dell'uso non agricolo su: suoli contenenti una percentuale di sabbia superiore all'80%; aree vulnerabili e zone di rispetto.
Ebbene, tutto ciò premesso, crediamo che, a partire dalla questione relativa alla Villa Comunale, la cosa vada adeguatamente approfondita e riteniamo che il Comune debba dare, in nome del principio di precauzione, le opportune risposte alle domande dei cittadini sangiorgesi.
Pertanto, abbiamo chiesto, tramite Istanza, di sapere che tipo di diserbante è stato usato per i terreni presenti nella Villa Comunale; che tipo di diserbante viene normalmente usato su tutto il territorio sangiorgese; in caso di uso di diserbante chimico, perché non sono stati usati altri mezzi come erbicidi di natura biologica o sfalcio con decespugliatori; perché i cittadini non vengono opportunamente informati dei trattamenti con diserbanti; perché non si segnalano con appositi cartelli le aree trattate.
Abbiamo, inoltre, ricordato all’Amministrazione Comunale che, in applicazione del principio europeo di precauzione, a seguito della pronuncia dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, la Regione Toscana, ad esempio, ha vietato l'impiego del Glyphosate in ambito extra-agricolo già nel 2015 [Delibera della Giunta regionale 821/2015] e numerosi sono i Comuni d’Italia che si sono espressi definitivamente in maniera contraria all’uso di queste sostanze tossiche.
Sarebbe, quindi, auspicabile, e noi lo auspichiamo vivamente, che il Sindaco, quale massimo responsabile della salute dei cittadini per il principio di precauzione, per la prevenzione primaria, e vista anche la crescente sensibilità ambientale di molti cittadini, facesse al più presto chiarezza su questa situazione e ponesse allo studio dell’Amministrazione Comunale un regolamento sull'uso dei Fitofarmaci sul territorio comunale che sancisca definitivamente l’eliminazione del Glyphosate.

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