martedì 29 marzo 2016

Il Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio insieme al FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA contro il Decreto Madia

La campagna informativa organizzata dal Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio a favore dell'acqua pubblica e contro la fusione tra Alto Calore e Gesesa prosegue senza sosta.

In attesa del Consiglio Comunale del prossimo 31 marzo, al cui ordine del giorno sono previsti la presa d'atto della costituzione dell'Ente Idrico Campano e le comunicazioni del Sindaco sulla legge Regionale nr 15/2015 riguardante il Riordino del Servizio Idrico, gli attivisti hanno intrapreso una nuova iniziativa volta a sostenere l'azione del FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA.
Risultati immagini per forum movimenti per l'acqua
Oggi 29 marzo approda in aula alla Camera la legge sull'acqua stravolta dagli emendamenti del PD approvati in Commissione Ambiente e la discussione proseguirà mercoledì 30 e giovedì 31 marzo, fino alle eventuali votazioni finali del testo.
A partire da oggi, quindi, è necessario fare pressione sul deputati affinché si oppongano al nuovo testo licenziato in Commissione che è in palese contrasto con gli esiti referendari del 2011.
Pertanto,nei giorni 29, 30 e 31 marzo, insieme agli amici dei Movimenti per l'Acqua, gli attivisti invitano tutti i cittadini sangiorgesi, ma più in generale tutti quelli che credono nel valore dell'acqua come diritto universale riconosciuto a tutti gli uomini, ad inviare ai Deputati italiani una una mail con questo testo: "Gentile Deputato, La invito ad opporsi alla volontà dell'esecutivo di favorire l'ingresso di soggetti privati nel capitale dei gestori e ripristina l’ ”adeguatezza della remunerazione del capitale investito” nella composizione della tariffa e a chiedere il ritiro della legge sull'acqua e del decreto Madia. GIU' LE MANI DALL'ACQUA, IL MIO VOTO VA RISPETTATO! INDIETRO NON SI TORNA! APPROVARE LA LEGGE D'INIZIATIVA POPOLARE SENZA STRAVOLGIMENTI! RITIRARE SUBITO IL DECRETO MADIA!”.
[la mailing list con gli indirizzi dei deputati è reperibile QUI]

Ci auguriamo che siano tanti i sangiorgesi che vorranno partecipare a questa azione e diamo a tutti l'appuntamento per le prossime domeniche, a partire da domenica 3 aprile, sul Viale Spinelli, per confermare il nostro no all'ingresso dei privati nella gestione dell'acqua.

martedì 22 marzo 2016

22 marzo Giornata Mondiale dell'Acqua

Oggi si celebra la giornata mondiale dell'Acqua, istituita nel 1992 dall'ONU per rimarcare l'importanza dell'oro blu, l'acqua, il bene comune per eccellenza.

Purtroppo, quest'anno, tale ricorrenza si celebra proprio nello stesso momento in cui, sia a livello nazionale che a livello locale, viene di fatto CALPESTATA la volontà di quei 26 milioni di italiani che nel 2011 si sono espressi a favore della gestione dell'acqua in chiave totalmente pubblica.
Pochi giorni fa, infatti, la maggioranza di governo ha votato a favore dell'emendamento del deputato PD Borghi che CANCELLA l'articolo 6 della Legge popolare per la Ripubblicizzazione dell'Acqua, ovvero, con un colpo di mano, il PD ha stravolto l'impianto della legge eliminando la norma che prevede che l'acqua sia pubblica, che la gestione dell'acqua sia pubblica e che le infrastrutture dei servizi idrici siano pubbliche. 
Ora la legge verrà discussa alla Camera e proprio a questa discussione si affidano le speranze dei cittadini che hanno votato a favore dell'acqua pubblica.

Ma non finisce qui! 
A intervenire sul servizio idrico c'è anche il Testo Unico sui servizi pubblici locali, decreto attuativo della legge Madia, che nei fatti indica ai comuni come la ripubblicizzazione dell’acqua debba essere solo una delle vie possibili , e ovviamente non la preferibile. Inoltre, questo decreto attuativo cancella di fatto anche l’altro referendum, quello sulla tariffa ovvero stabilisce che si tornerà a leggere in bolletta la voce la “adeguata remunerazione del capitale investito, coerente con le prevalenti condizioni di mercato”. Cosa significa? Che i cittadini, dovranno farsi carico anche degli investimenti fatti dai gestori.

Se a tutto ciò aggiungiamo il fatto che lo Sblocca Italia ha avuto come obiettivo principale la concentrazione dei servizi pubblici locali nelle mani di poche grandi multi-utility capaci di competere all’estero e ha previsto che divenisse “gestore unico” (obbligatorio per ogni ambito territoriale) chi ha già in mano il servizio “per almeno il 25 % della popolazione” ( ovveroA2A, Iren, Hera, Acea, etc) e poi la legge di Stabilità ha incentivato i Comuni a privatizzare i servizi pubblici a rete (acqua inclusa) attraverso sconti sul Patto di Stabilità interno, arriviamo facilmente a comprendere come mai un filo governativo, nonché fedelissimo di Renzi, come il sottosegretario Del Basso De Caro spinga così fortemente per la fusione tra Alto Calore Servizi e Gesesa, partecipata di ACEA.

Siamo di fronte ad una piramide del potere di stampo feudale, in cui il sovrano Renzi, cui si deve obbedienza e fedeltà, regna e affida gli incarichi sui territori, ovvero ordina di spingere per le privatizzazioni, ai vassalli sottosegretari, presidenti di consiglio regionale, segretari di partito e perfino presidenti di società di gestione dell'acqua, i quali a loro volta agiscono sui valvassori sindaci, magari anche attraverso prebende di vario genere, vedi assunzioni tramite Garanzia Giovani o promesse di candidatura per le prossime amministrative, affinché le posizioni dei superiori prendano piede e vengano accettate senza discussione alcuna dai servi della gleba ignoranti.

Oggi, però, il popolo, quello che non vuole più essere servo, si è affrancato da quell'ignoranza di un tempo su cui si basa una quota notevole e malsana di politica nazionale e locale!
Oggi la gente partecipa e si informa, legge, vuole sapere, naviga in rete e ha i mezzi per far crescere la propria conoscenza e consapevolezza.
E proprio questo, l'informazione capillare al cittadino, è uno dei punti deboli del percorso che sembrava già tracciato e deciso della Fusione Alto Calore - Gesesa, e uno dei punti di forza di chi si oppone alla fusione!
Abbiamo detto no alle mezze verità e alle dichiarazioni omissive di tutti gli attori istituzionali di questa vicenda realizzando una rete di cittadini sanniti ed irpini che si stanno mobilitando alacremente nei propri paesi perché venga discussa nei Consigli Comunale la proposta di trasformare Alto Calore in una società consortile speciale a capitale 100% pubblico, facciamo informazione coi nostri Gazebo in Piazza, coinvolgiamo associazioni e comitati in una battaglia che è battaglia di civiltà innanzitutto ma anche di legalità e trasparenza amministrativa.
Proprio al gazebo di ieri a San Giorgio del Sannio, un cittadino ci ha chiesto: “ma poi la questione dei debiti come si risolve, li pagano i Comuni, cioè i cittadini?”
Innanzitutto, è necessario sancire istituzionalmente che sulla gestione dell'acqua non si fa profitto, poi bisogna vedere le carte, i bilanci, quei bilanci indebitamente tenuti nascosti da anni, fare un reale calcolo dell'ammontare, poi rinegoziare il debito e soprattutto renderne responsabili coloro che con la loro scellerata gestione, presidenti, amministratori delegati, consiglieri di amministrazione, sindaci, politici questo debito lo hanno procurato!!!
Senza dimenticare il recupero dei crediti nei confronti di migliaia di utenti morosi, che a San Giorgio del Sannio ad es., secondo fonti sindacali, ammontano ad oltre il 40% delle utenze.

Non sarà facile fermare i potentati politici ed economici, non sarà facile fermare questa fusione, e non lo sarà soprattutto nel Sannio, dove la politica ha fagocitato tante realtà associative anche giovanili, bloccando di fatto buona parte del dissenso popolare. 
Ci confortano, però, gli esempi di Napoli, unica grande città ad avere una gestione del servizio idrico totalmente pubblica, del Comune e della Provincia di Avellino e dei numerosi Comuni irpini che si sono espressi in maniera del tutto contraria all'entrata dei privati nella gestione dell'acqua, di Padre Alex Zanotelli che ha chiamato a raccolta la Chiesa e le comunità cristiane affinché anche nelle omelie domenicali si affronti il problema dell'acqua, che Papa Francesco nella sua recente Enciclica “Laudato Si'” ha definito “diritto umano essenziale, fondamentale e universale”.

Non sarà facile, ma giocare a tutto campo è l'unica strategia possibile e noi lo stiamo già facendo.










lunedì 21 marzo 2016

Ci Siamo!!! In vista delle Amministrative, ecco a voi il RELAMPING ELETTORALE!!!

Il monitoraggio e il fiato sul collo su come vengono spesi i soldi dei cittadini sangiorgesi non si ferma nemmeno a Pasqua!!!

Qualche settimana fa avevamo chiesto lumi all’Amministrazione Comunale riguardo all’intervento pilota di relamping di apparecchi di illuminazione pubblica.
Ebbene, rispetto al nome altisonante del progetto, definito in inglese forse per confondere le idee e non far capire nei dettagli di cosa si parla, come è nel miglior stile PD con il Jobs act, la flex security, il bail in etc, abbiamo avuto contezza, tramite una nota inviataci dall’Ufficio Tecnico Comunale, che IN SOLDONI SI TRATTA SOLO DELLA SOSTITUZIONE DI ALCUNI CORPI ILLUMINANTI ORMAI OBSOLETI!!!

Il Responsabile del Servizio, Arch. Mario Fusco, infatti scrive che 
  • l' Intervento pilota di relamping E' IN PICCOLISSIMA PARTE CONNESSO con l'ADEGUAMENTO IMPIANTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE , il cui investimento è pari a 1.685.614,00 euro e che è inserito nel Programma delle Opere Pubbliche 2016-2018 
  • sono stati deliberati 25.000 euro invece dei precedenti 50.000 perché è stata prevista la sostituzione di un esiguo numero di corpi illuminanti 
  • l'intervento di 25.000 è l'urgente risposta alle segnalazioni da parte dei cittadini 
  • i lavori saranno comunque utili per la programmazione dei nuovi interventi. 
Sembrerebbe, quindi, che tutto sia stato fatto nell'esclusivo interesse dei cittadini e che, anche se sono stata sostituite poche lampadine, i lavori fatti potranno essere implementati dai lavori futuri. 
Eh già, che bella lingua il politichese! 
In 2 pagine di dichiarazione mai una negazione, mai un verbo preceduto da “non” e questo perché è fondamentale, per chi cerca di consolidare il proprio consenso, creare sempre un rapporto positivo con il proprio interlocutore. 

Francamente, però, noi non ci facciamo abbagliare dal fatto che un semplice cambio di lampadine si sia trasformato come per magia, e soprattutto a 2 mesi dalle elezioni amministrative, in un “relamping”, motivato, peraltro, con la necessità di rispondere con urgenza alle segnalazioni di continui incidenti da parte dei cittadini. 
Una parte di cittadini elettori sarà sicuramente contenta, a noi, invece,qualche cosa ancora non torna! 

Partiamo da un'osservazione: nell'attestato a firma del Arch. Fusco relativo al mancato espletamento della precedente gara riguardante i Lavori di riqualificazione dell’impianto di pubblica illuminazione per un importo di 50.000 euro, pubblicata, su nostra richiesta, sul sito del Comune, si legge : “a tutt'oggi la gara non è stata espletata per mancanza di fondi. … Non appena si renderanno disponibili i fondi di cui alla determina 141/2014 la gara verrà espletata a tutti gli effetti di legge.” 
Ebbene, l'oggi cui si fa riferimento, a rigor di logica, è la data in cui è stato redatto l'attestato, ovvero il 01/02/2016 . 

Ci chiediamo allora: se al 1 febbraio di quest'anno. non c'erano i 50.000 euro per fare i lavori di riqualificazione dell'impianto di pubblica illuminazione già deliberati, da dove sono magicamente usciti i 25.000 euro per l' intervento pilota di relamping stabiliti con DETERMINA N. 20 del 15 febbraio 2016? 
Si sono prodigiosamente materializzati in 15 giorni o sono stati distratti da qualche altra voce di bilancio??? E da quale, di grazia??? 

E ancora, leggiamo nella nota inviataci che l'intervento “è stato deciso dalla necessità di intervenire con urgenza... in quanto nell'ultimo periodo si sono registrate segnalazioni in ordine allo scarso illuminamento...”. 
Ebbene,considerato che la determina relativa al progetto di 50.000 euro è la N. 141 del 19/12/2014, ciò sembrerebbe voler dire o che, tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015, le lampadine illuminavano talmente tanto, e anche bene, che l'urgenza di sostituirle non c'era o, ancora, che, tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015, non ci sono state segnalazioni relative allo scarso illuminamento, cosa di cui dubitiamo, visto anche il notevole numero di incidenti stradali avvenuti ed imputati alla scarsa visibilità, o che, peggio, che le segnalazioni fatte a pochi mesi dalle elezioni comunali valgono di più. 

Se a ciò aggiungiamo le recentissime accelerazioni su Villa Comunale, area ex Poste di via A. Moro, nuova Biblioteca di Palazzo Bocchini, l'improvviso sprint in chiave web e social con le due delibere relative alla rete wifi gratuita e all'app per cellulari e tablet per ottimizzare la comunicazione istituzionale e sociale con il cittadino, nonché l'anticipatissima individuazione della sede del comitato elettorale della maggioranza uscente con tanto di manifesti “Ricci Sindaco” affissi alle vetrine, viene spontaneo chiedersi: “Possibile che questa empatia con i cittadini si stia risvegliando dal letargo amministrativo improvvisamente ora, in prossimità delle elezioni ?” 

Ora attendiamo solo il famoso “asfalto elettorale” e il quadro sarà completo!!! 


N. B. Visto che per la pubblica illuminazione viene sottolineata l'urgenza di rispondere alle segnalazioni dei cittadini, perché chi di dovere non risponde ai cittadini sul tema caldo di queste settimane, ovvero l'infausta ipotesi di Fusione tra Alto Calore e Gesesa? 
Perché il Sindaco non prende posizioni, come invece stanno facendo i Sindaci dell'Irpinia, a favore di una gestione al 100% pubblica della gestione del servizio idrico? 
Perché il Sindaco non convoca un Consiglio Comunale ad hoc sull'argomento? 
Forse perché, come ebbe a dire lo stesso Presidente di ACS De Stefano all'inizio del suo mandato, “Alto Calore per troppi decenni ha dato più da mangiare che da bere”??? [http://www.orticalab.it/Il-futuro-dell-Alto-Calore-il

Lo scopriremo solo vivendo…. 


domenica 20 marzo 2016

MeetUp in Piazza per dire NO alla FUSIONE ALTO CALORE - GESESA (20/03/2016)

Una bellissima giornata di sole ha fatto da cornice al nostro Meetup in Piazza di oggi dedicato all'Acqua Pubblica e al nostro NO alla FUSIONE ALTO CALORE  - GESESA.
Ringraziamo, innanzitutto, gli amici attivisti di San Marco dei Cavoti e di San Nazzaro che sono venuti a parlare con noi di come bisogna muoversi nei Comuni per presentare la proposta amministrativa redatta durante l'assemblea dei meetup irpini e sanniti di Venticano.
Questo è un segno importantissimo della condivisione, della partecipazione, della battaglia comune che gli attivisti del MeetUp Amici di beppe Grillo di San Giorgio del Sannio stanno portando avanti in tutto il Medio Calore Sannita.

ALLA FINE DEL MESE, SUBITO DOPO PASQUA, SI DOVREBBE TENERE IL CONSIGLIO COMUNALE DI SAN GIORGIO...
NELLA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO CHE LO PRECEDE VERRA' PRESENTATA LA NOSTRA RICHIESTA DI MANIFESTARE LA CONTRARIETA' DEL COMUNE ALLA FUSIONE...

AD ALTAVILLA IRPINA QUESTA COSA E' GIA' SUCCESSA QUALCHE GIORNO FA ED IN TANTI ALTRI COMUNI SE NE DISCUTERA' A BREVE...
SAN GIORGIO ABBASSERA', COME SEMPRE, LA TESTA DI FRONTE AL VOLERE DI DEL BASSO DE CARO E DE STEFANO???

NOI CERCHEREMO IN TUTTI I MODI DI FAR Sì CHE NON ACCADA!!!!

#CALTAGIRONEDELLACQUANONSARAIPADRONE
#lacquaèpocaeapaperanungalleggia











giovedì 17 marzo 2016

Fusione Alto Calore - Gesesa e crisi idrica....Signor Sindaco, ne vogliamo parlare???


Ieri sono stati pubblicati sui due maggiori quotidiani locali Il Mattino BN e Il Sannio Quotidiano due articoli sull'acqua.

Forse qualcosa si muove e questo, senza ombra di dubbio, è merito degli attivisti del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio, UNICI a partecipare all'assemblea dei Meetup Irpini e Sanniti, UNICI a dare informazioni ai cittadini, UNICI ad intervenire presso le Istituzioni locali (sono già più di 15 i Comuni, oltre San Giorgio, in cui è stata presentata la proposta amministrativa redatta dal gruppo di lavoro irpino-sannita).
ORA, PERO', E' IL MOMENTO IN CUI ANCHE I CITTADINI ALZINO LA VOCE!!!
IL SINDACO RICCI DEVE ASCOLTARE LA VOCE DEL POPOLO SIA RIGUARDO ALLA IPOTIZZATA E MALAUGURATA FUSIONE ALTO CALORE - GESESA SIA RIGUARDO ALLA CRISI IDRICA CHE SI PREANNUNCIA PER I PROSSIMI MESI!!!

C'E' BISOGNO DI AIUTO, SOSTEGNO E PARTECIPAZIONE DI TUTTI!!!

Vi aspettiamo DOMENICA 20 MARZO ORE 11.00 AL NOSTRO MEETUP IN PIAZZA CHE SI TERRA' SUL VIALE SPINELLI ALL'ALTEZZA DELL'INCROCIO PRINCIPALE (nei pressi del semaforo)
Troverete tutto il materiale informativo necessario a farvi un'idea di come stanno le cose, di come RICCI, DEL BASSO DE CARO e DE STEFANO vorrebbero che andassero e di come noi vorremmo fare in modo che vadano.

L'ACQUA DEVE RIMANERE PUBBLICA!!!
E POI VOGLIAMO UN PIANO DI EMERGENZA PER LA CRISI IDRICA ESTIVA E NON VOGLIAMO AUMENTI INDISCRIMINATI DELLE BOLLETTE!!!


N.B. un rispettoso ringraziamento al consigliere Maurizio Genito che, anche lui UNICO tra gli amministratori interpellati, ha ritenuto di approfondire l'argomento Fusione Alto Calore - Gesesa e di chiedere al Sindaco un consiglio comunale aperto ai cittadini per sentire la voce di tutti.

lunedì 14 marzo 2016

Il Governo è il primo nemico dell'acqua pubblica

Il governo e il PD vogliono privatizzare definitivamente un bene prezioso come l'acqua che il Popolo italiano ha stabilito dovesse restare pubblico. 
Dal 2011 avrebbero già dovuto metter mano alle bollette che sono aumentate invece di diminuire. 
Il M5S con in prima fila Federica Daga, ha portato avanti coerentemente la legge dei comitati in Parlamento, il PD dopo il decreto Sblocca Italia, intende tradire pesantemente ancora una volta la volontà degli Italiani.

La legge regionale sul riordino del servizio idrico in Campania è su questa falsariga!!!
ECCO PERCHÉ CI VOGLIONO CONVINCERE CHE LA FUSIONE ALTO CALORE-GESESA SIA L'UNICA ALTERNATIVA POSSIBILE!!!!
È un orientamento nazionale cui i Sindaci del PD non possono disobbedire pena le ire del proprio padrone!!!

Il sottosegretario Umberto Del Basso de Caro è ormai il riferimento assoluto di Matteo Renzi nel nuovo collegio elettorale Sannio – Irpinia ed ha tra le sue missioni quella di consegnare le sorgenti più importanti dell’Italia meridionale nelle mani di ACEA, ovvero di Caltagirone, che ha in Gesesa il suo presidio sui territori. La nuova legge regionale per il riordino del ciclo integrato delle acque, che istituisce i nuovi ambiti e che apre anche all’ipotesi dell’ingresso dei privati nella gestione del servizio, ha determinato il contesto perfetto per portare a compimento quel disegno. [leggi QUI]

IL MEETUP AMICI DI BEPPE GRILLO DICE NO A QUESTA ASSURDA IPOTESI CHE ANNULLA IL VOTO DI 26 MILIONI DI ITALIANI!!!

Sono già iniziati gli incontri, informali e non, con Sindaci ed Amministratori di molti Comuni del Medio Calore Sannita affinché si facciano interpreti della necessità di manifestare in ogni sede opportuna la volontà di affidare la gestione del Servizio idrico integrato a società interamente pubbliche.
Saranno giorni difficili, niente Domenica delle Palme, niente Pasqua, niente 1 aprile...ogni giorno sarà importante, anzi fondamentale per parlare con gli Amministratori e con i cittadini e per decidere insieme le più adeguate forme di protesta.

LA POLITICA E LE LOBBIES NON DEVONO METTERE LE MANI SULLA NOSTRA ACQUA!!!

venerdì 11 marzo 2016

Scrutatori scelti tra i disoccupati...dopo 3 anni di richieste, il Comune tacerà anche stavolta???


La prima volta che abbiamo chiesto l'introduzione della valutazione dello stato di disoccupazione/inoccupazione o, cmq, appartenenza ad una fascia sociale debole, ai fini della scelta degli scrutatori era il 17 gennaio 2013.
Il Sindaco ci rispose che era un criterio antidemocratico e lesivo di tutti gli iscritti all'albo.

Peccato che questa opzione è stata scelta da centinaia di Comuni in tutta Italia senza che nessuno parlasse di discriminazione ma solo di uno strumento a costo zero per aiutare le fasce più deboli!!!
La stessa istanza è stata riproposta nel 2014, nel 2015 e anche oggi.

Le istituzioni locali dovrebbero rivolgere nei confronti delle categorie disagiate tutte le attenzioni possibili per scongiurare, ove possibile, le sofferenze di natura economica e sociale, eppure a dare un segnale concreto di vicinanza alle persone che si trovano in condizioni difficili, sono solo gli attivisti del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio e lo fanno, ormai, da anni!!!

giovedì 10 marzo 2016

Si faccia luce sulle....luci!!!

E' stato pubblicato su Il Sannio Quotidiano di oggi 10 marzo 2016 un articolo relativo al progetto RELAMPING di apparecchi di illuminazione pubblica con l'inserimento di armature a LED sull'impianto di pubblica illuminazione in Via Roma, Viale Spinelli e Via B. Nisco.
pilota di

Ebbene, premesso che tale intervento era necessario in quanto il grado di illuminazione attuale è scarso a causa dei corpi illuminanti obsoleti, quello che a noi cittadini attivi del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio non è chiaro è tutto il panorama di informazioni che sta alle spalle di questo intervento sulla pubblica illuminazione, informazioni di cui, probabilmente i sangiorgesi non sono a conoscenza, e che che, invece, sono importantissime da sapere perché ci fanno capire come vengono spesi i nostri soldi.
Proviamo, dunque, a fare un po' di chiarezza a riguardo.

Si è cominciato a parlare di Lavori di riqualificazione dell’impianto di pubblica illuminazione finalizzati al risparmio energetico alla fine del 2014 con due determine, la nr. 141 del 19/12/2014 in cui il Responsabile del Servizio impegna 50.000 euro per l'esecuzione di un progetto pilota di efficientamento energetico sul tratto di rete di Pubblica Illuminazione afferente al quadro elettrico di Via De Gasperi, e la nr. 143 del 31/12/2014 in cui si approva il progetto e l'Avviso di gara. 
Segue poi la determina nr. 11 del 9/02/2015 con la quale si invitano le imprese partecipanti al bando di procedere alla presentazione delle offerte entro le 12.00 del 23/02/2015.
Scopriremo solo a gennaio 2016, solo grazie adun nostro intervento pressante affinché venissero pubblicate tutte informazioni sul sito web del Comune, che il bando non è stato espletato per mancanza di fondi.

Durante l'ultimo Consiglio Comunale, svoltosi il 30 dicembre 2015, poi, il Sindaco Ricci affronta l'argomento della pubblica illuminazione a margine dell'approvazione del Documento Unico di Programmazione 2016-2018 e afferma che è necessario intervenire sull'impianto di illuminazione ormai obsoleto ma che per farlo sarebbero stati necessario grossi investimenti.
E, in effetti, nel DUP, quando si fa riferimento al Programma Triennale di Opere Pubbliche, scheda pag. 87, viene indicato un investimento 1.685.614,00 euro per ADEGUAMENTO IMPIANTO PUBBLICA ILLUMINAZIONE per contenimento inquinamento luminoso e risparmio energetico in conformità con il piano illuminotecnico comunale.
Ciò significa che attraverso questo investimento davvero sostanzioso, San Giorgio sarà dotata,nei prossimi anni, di un impianto di illuminazione pubblica all'avanguardia.

Cosa accade, però, dopo pochi mesi dall'approvazione del DUP e a pochi mesi dalle elezioni amministrative? 
Accade che dopo un bando non espletato perché il Comune non aveva i 50.000 euro necessari, viene emanata la DETERMINA N. 20 del 15 febbraio 2016 con la quale il Responsabile del servizio, stabilisce di impegnare la somma di 25.000 euro + IVA per realizzare un primo intervento pilota di relamping di apparecchi di illuminazione pubblica con l'inserimento di armature a LED sull'impianto di pubblica illuminazione in Via Roma, Viale Spinelli e Via B. Nisco.

Tutto ciò premesso, i cittadini attivi del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio si sono fatti delle domande e le hanno poste anche all'Amministrazione Comunale: 
  1. questo primo intervento pilota di relamping, di cui alla DETERMINAZIONE N. 20 del 15 febbraio 2016, è connesso ai lavori previsti dal DUP, oppure i 25.000 euro messi in campo rappresentano una spesa per lavori fini a se stessi, destinati, quindi, ad essere sostituiti e non implementati dai lavori previsti dal D. U. P. ? 
  2. come mai per un intervento di riqualificazione più o meno simile un anno fa era stata stabilita una somma superiore pari a 50.000 euro mentre oggi un intervento pilota simile ha come perizia una spesa necessaria pari alla metà? 
  3. come mai lavori più o meno simili che avrebbero dovuto realizzarsi nell'anno 2015 non sono stati espletati per mancanza di fondi mentre oggi, all'inizio del 2016, è improvvisamente comparsa una somma pari alla metà di quanto previsto per i precedenti lavori non realizzati
Crediamo che queste domande siano più che legittime!

IO PAGO E IO DECIDO!” ci ha detto un cittadino sangiorgese in uno degli scorsi Meetup in piazza e questa frase ci dà tutta la dimensione della voglia dei sangiorgesi di essere parte attiva nelle decisioni che riguardano la gestione del nostro paese!!!

Per questo, gli attivisti del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio sono sempre attenti alle sollecitazioni della popolazione sia attraverso i propri contatti social, la pagina Facebook,l'indirizzo e mail, il blog sangiorgioacinquestelle.blogspot.it, ma soprattutto durante i Meetup in piazza e non fanno mai mancare ai cittadini il proprio sostegno nelle battaglie per la crescita e lo sviluppo di San Giorgio, non ultima quella relativa all'acqua pubblica e alla carenza idrica che ci aspetta nei prossimi mesi.





mercoledì 9 marzo 2016

Lavori in corso...cosa bolle in pentola


-    #CALTAGIRONEDELLACQUANONSARAIPADRONE

Campagna informativa sul NO alla FUSIONE tra Alto Calore e GeSeSa e sensibilizzaione dei Sindaci e dei Consigli Comunali dei Comuni del Medio Calore sannita affinché la mobilitazione sia anche istituzionale
-  Operazione Fiato sul Collo GARANZIA GIOVANI e Alto Calore contro il familismo nella gestione dei finanziamenti pubblici e dei tirocini lavorativi per inoccupati e disoccupati [leggi QUI e QUI]
                       
- #lacquaèpocaeapaperanungalleggia  
Emergenza idrica prevista e comunicata per i prossimi mesi estivi...e il Comune di San Giorgio cosa fa???

- VOTA SI al REFERENDUM per dire NO alle trivelle nel nostro mare
                     
e tanto altro ancora
E PER PASQUA .....





lunedì 7 marzo 2016

La Rete non perdona...

La Rete non perdona disse qualcuno, ebbene questo qualcuno aveva proprio ragione!!! 

La Rete ha la memoria lunga, come gli elefanti, e scavando scavando alla fine si trova sempre quello che si cerca.

Così, anche noi attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio, scavando scavando tra tutte le istanze, proposte, sollecitazioni et similia inoltrate all'Amministrazione Comunale abbiamo verificato sul campo quanto è diffusa l'abitudine del Copia - Incolla.
Anzi, a San Giorgio, ultimamente, è diventata quasi un'abitudine!

Tuttavia, se da una parte ci fa sorridere che a farlo siano persone comuni che, pur di farsi notare, mettono le bandierine su attività già iniziate da altri, dall'altra ci turba che siano gli amministratori ad andare a rispolverare proposte fatte anni fa per riproporle, guarda caso, poi, alla vigilia delle amministrative.

E' stata pubblicata oggi all'Albo Pretorio la Delibera G. C. nr. 8 del 29/01/2016 con oggetto “San Giorgio WI FI FREE” . In questa delibera “...premessa la crescente richiesta ed esigenza di accesso ad internet in luoghi di interesse pubblico e sociale che ha portato a far divenire tale servizio un valore aggiunto per le strutture sia di tipo pubblico che privato...”, l 'Amministrazione, che vuole dotarsi di una Rete WI FI gratuita, senza aggravi di spesa per l'Ente, promuove un avviso pubblico per operatori del settore che progettino, realizzino e curino la manutenzione della rete nonché eroghino il servizio.

Ebbene, nei primi mesi del 2013 il MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio presentò una proposta di convenzione non onerosa per il Comune per la realizzazione di una rete wi fi sul territorio comunale senza aggravio di spesa per la Pubblica Amministrazione, sul modello dell’area wi fi gratuita già realizzata dal MeetUp Amici di Beppe Grillo sul Viale Spinelli (tale area è stata attiva per due anni grazie all'erogazione liberale di un'attivista e alla sensibilità della società erogatrice del servizio). 
La proposta di convenzione era stata formulata e sottoscritta da una società di livello nazionale e prevedeva una minima spesa per gli esercizi commerciali che avessero voluto ospitare l'HotSpot, spesa recuperata attraverso la pubblicità commerciale nelle pagine di login al servizio.

Siamo di fronte, in pratica, alla stessa proposta.

In una seconda delibera, la nr. 9 del 29/01/2016 con oggetto “Direttive per la realizzazione di un'applicazione per smartphone e tablet” l'Amministrazione esprime ...”l'esigenza di ottimizzare la comunicazione istituzionale e sociale con il cittadino con l'obiettivo di dare a quest'ultimo la possibilità di interagire con l'Ente in modo semplice e moderno...”.

Ebbene, il 29 agosto 2012 il MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio protocollò un'istanza in cui si chiedeva che venissero “...attivati a costo zero semplici strumenti per facilitare la comunicazione coi cittadini quali un account Facebook,Twitter e YouTube: una pagina Facebook, complementare al sito web del Comune, per poter raggiungere tutti gli utenti connessi al famoso social network; Twitter coi suoi messaggini brevi per permettere ai followers di seguire le iniziative del Comune, sfruttando l'immediatezza della comunicazione in tempo reale; un canale YouTube per informare, in forma multimediale, sull'attività dell'Amministrazione comunale. L'aggiornamento di questi strumenti dovrebbe essere a carico degli Assessori ed essere a disposizione dei responsabili degli uffici del Comune per eventuali comunicazioni coi cittadini. Tale formula è stata attuata con successo in tantissimi Comuni d’Italia, in particolare da quelli amministrati dal MoVimento 5 Stelle, e permette un collegamento diretto dei cittadini con i propri amministratori nonché la drastica riduzione del consumo di carta, inchiostro per stampanti, energia elettrica, buste da lettera, francobolli, fax, fotocopie, e quant’altro con conseguente risparmio economico per le casse comunali. ...”

Siamo a tre anni e mezzo fa e già gli attivisti consideravano l'importanza di una Pubblica Amministrazione 2.0 ma, evidentemente, per il Comune è più importante giocarsela adesso questa carta, nell'imminenza delle elezioni. 

La Rete non perdona disse qualcuno, ebbene questo qualcuno aveva proprio ragione!!!


#copiacopiarella
#laretenonperdona
#cittadini1Pinocchio0


L'11 marzo Assemblea dei Sindaci Soci di Alto Calore ma prima del voto devono decidere e deliberare i Consigli Comunali!!!!

Cari concittadini sangiorgesi, 

Raffaello DE STEFANO, Presidente di Alto Calore Servizi, e Claudio RICCI, Sindaco di San Giorgio del Sannio e Presidente della Provincia di Benevento, SOSTENGONO CHE ALLA FUSIONE ALTO CALORE - GESESA NON C'E' ALTERNATIVA...FALSO!!!!!

COSI' COME E' FALSO CHE I SINDACI DEBBANO PER FORZA VOTARE E DECIDERE DURANTE L'ASSEMBLEA DEI SOCI DEL PROSSIMO 11 MARZO!!!

L'articolo 42 del TUEL impone l’esame e la delibera di tutti i Consigli comunali prima di qualsiasi determinazione di voto, quindi è necessario che ne discuta prima il Consiglio Comunale!!! 

ECCO PERCHE' GLI ATTIVISTI DEL MEETUP AMICI DI BEPPE GRILLO DI SAN GIORGIO DEL SANNIO HANNO INVIATO ALL'ATTENZIONE DI TUTTI I CONSIGLIERI, OLTRE CHE DEL SINDACO, LA PROPOSTA AMMINISTRATIVA REDATTA A VENTICANO LO SCORSO 21 FEBBRAIO affinché il Comune di San Giorgio manifesti in ogni sede opportuna la volontà di affidare la gestione del Servizio idrico integrato a società interamente pubbliche (es. Azienda speciale consortile), in possesso dei requisiti prescritti dall'ordinamento europeo per la gestione in house,e , comunque partecipate dagli enti locali ricadenti nell'ambito territoriale ottimale.


L’esame e la delibera di tutti i Consigli comunali VENGONO PRIMA di qualsiasi determinazione di voto nell'Assemblea dei Soci ACS!!! 
Per questo bisogna portare la voce dei cittadini nei Consigli Comunali!!! 

NOI CI PROVEREMO FINO ALLA FINE!!!

[PER APPROFONDIMENTI QUI - QUI - QUI]






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