mercoledì 24 luglio 2013

La nostra richiesta al Prefetto di Benevento di intervenire a tutela dei cittadini di San Giorgio del Sannio e al loro diritto all’informazione e alla salute

Egr. Sig. Prefetto, dott. Ennio Blasco,


OGGETTO:  Richiesta di intervento a tutela dei cittadini di San Giorgio del Sannio e al loro diritto all’informazione e alla salute

  
Egregio sig. Prefetto,

a San Giorgio del Sannio, ancora una volta, come troppo spesso accade negli ultimi tempi, l’amministrazione comunale pare voler agire senza tener conto del diritto della società civile alla partecipazione alla vita democratica nonché del diritto della popolazione all’informazione sulle attività di gestione del territorio e del diritto di tutti all’incolumità e alla salute!

Siamo certi Lei ricorderà l’incresciosa vicenda dell’abbattimento delle ex Poste in Via Manzoni: il Comune che dichiarava di non sapere che ci fosse l’amianto nell’edificio, l’edificio abbattuto, la sospensione dei lavori per le dovute analisi, le analisi che accertano la presenza di amianto, le denunce, le indagini della Magistratura, il definitivo abbattimento e poi più nessuna notizia.

Orbene, da qualche giorno stanno avvenendo strani movimenti nell’area ex Poste di Via De Gasperi: cancelli aperti e operai al lavoro per scaricare 4 o 5 cassoni di terreno …

Ma l’area non è ancora oggetto di indagine da parte della Magistratura?
L’ARPAC non aveva dichiarato che, dalle analisi di campioni di polverino, risultava la presenza di amianto crisotilo nel materiale di risulta presente sul terreno e non sono nelle lastre, successivamente bonificate?
Che fine ha fatto quell’amianto crisotilo?
Inoltre, non era stata fatta una formale diffida al Comune ad intraprendere qualsiasi arbitraria azione sul sito in oggetto non prima che fossero concluse le indagini preliminari della Magistratura?
E ancora, perché ai cancelli dell’area non è affisso alcun cartello di cantiere?
Forse che i cittadini non hanno diritto di sapere cosa si sta facendo e si farà in quell’area, da chi sono stati commissionati eventuali lavori, quanto costano questi lavori, chi si occupa e/o si occuperà di questi lavori?
E, infine, perché non sono pubblicati nel sito istituzionale del Comune le informazioni ambientali riguardanti l’area in oggetto, la salubrità dell’aria, la non tossicità del terreno, l’assenza di rifiuti tossici e/o pericolosi in quell’area, con particolare riferimento all’amianto?

La invitiamo, pertanto, in virtù della sua funzione di rappresentante dello Stato sul territorio provinciale ed essendo Lei illustre figura di raccordo e mediazione tra le istituzioni pubbliche e le varie componenti della società civile,  ad intervenire con sollecitudine a tutela dei diritti di cittadini sangiorgesi.





La nostra richiesta di accesso civico a tutta la documentazione ambientale relativa all'area ex poste e a quella relativa alla programmazione di eventuali opere pubbliche in quell'area

OGGETTO: RICHIESTA di accesso civico ai sensi dell’art. 5 del Decreto Legislativo 14/03/2013 nr. 33 relativamente alle informazioni ambientali riguardanti l’area ex Poste di Via De Gasperi a San Giorgio del Sannio e relativamente alle informazioni riguardanti la programmazione, deliberazione e realizzazione di eventuali lavori pubblici  e/o privati nella suddetta area


premesso che:

  • secondo l’art. 5 del Decreto Legislativo 14/03/2013 nr. 33 il cittadino ha il diritto, senza alcuna limitazione, di accedere a tutti i documenti, informazioni o dati concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni;

  • l’art. 40 del Decreto Legislativo 14/03/2013 nr. 33 al comma 1 recita : In materia di informazioni ambientali restano ferme le disposizioni di maggior tutela già previste dall'articolo 3-sexies del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, dalla legge 16 marzo 2001, n. 108, nonché dal decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 195.

  • l’art. 40 del Decreto Legislativo 14/03/2013 nr. 33 al comma 2 recita: Le amministrazioni di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), del decreto legislativo n. 195 del 2005, pubblicano, sui propri siti istituzionali e in conformità a quanto previsto dal presente decreto, le informazioni ambientali di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195, che detengono ai fini delle proprie attività istituzionali, nonché le relazioni di cui all'articolo 10 del medesimo decreto legislativo. Di tali informazioni deve essere dato specifico rilievo all'interno di un'apposita sezione detta «Informazioni ambientali».

  • le informazioni ambientali di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195, sono così definite:  
a) «informazione ambientale»: qualsiasi informazione disponibile in forma scritta, visiva, sonora, elettronica od in qualunque altra forma materiale concernente:
1) lo stato degli elementi dell’ambiente, quali l’aria, l’atmosfera, l’acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modifi cati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi; 
2) fattori quali le sostanze, l’energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le emissioni, gli scarichi ed altri rilasci nell’ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell’ambiente, individuati al numero 1);
3) le misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell’ambiente di cui ai numeri 1) e 2), e le misure o le attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi;
4) le relazioni sull’attuazione della legislazione ambientale;
5) le analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche, usate nell’ambito delle misure e delle attività di cui al numero 3);
6) lo stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d’interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli elementi dell’ambiente di cui al punto 1) o, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore di cui ai punti 2) e 3);


  • l’art, nr. 38 del Decreto Legislativo 14/03/2013 nr. 33 al comma 1 recita: Le  pubbliche  amministrazioni  pubblicano  tempestivamente  sui propri  siti  istituzionali:  i  documenti  di  programmazione anche pluriennale delle opere pubbliche di competenza dell'amministrazione, le linee guida per la valutazione degli  investimenti;…..

  • l’art, nr. 39 del Decreto Legislativo 14/03/2013 nr. 33 al comma 1 recita:  Le pubbliche amministrazioni pubblicano:     a) gli atti di governo del  territorio,  quali,  tra  gli  altri, piani  territoriali,  piani  di  coordinamento,   piani   paesistici, strumenti urbanistici, generali e  di  attuazione,  nonché  le  loro varianti;      b)  per  ciascuno  degli  atti  di  cui  alla  lettera  a)   sono pubblicati, tempestivamente, gli schemi di  provvedimento  prima  che siano  portati  all'approvazione;   le   delibere   di   adozione   o approvazione; i relativi allegati tecnici.

  • l’art, nr. 39 del Decreto Legislativo 14/03/2013 nr. 33 al comma 2 recita:  La  documentazione   relativa   a   ciascun   procedimento   di presentazione  e  approvazione  delle  proposte   di   trasformazione urbanistica  d'iniziativa  privata  o  pubblica  in   variante   allo strumento urbanistico generale comunque  denominato  vigente  nonché delle proposte di trasformazione urbanistica d'iniziativa  privata  o pubblica in attuazione dello strumento urbanistico  generale  vigente che comportino premialità edificatorie  a  fronte  dell'impegno  dei privati alla realizzazione di opere di urbanizzazione extra  oneri  o della cessione  di  aree  o  volumetrie  per  finalità di  pubblico interesse e' pubblicata in una sezione apposita nel sito  del  comune interessato, continuamente aggiornata.

considerato che:

  • l’edificio ex Poste di Via De Gasperi in San Giorgio del Sannio veniva demolito il 22/09/2011; nello stesso giorno, su richiesta dei Carabinieri della locale Stazione, tecnici dell’ARPAC ispezionavano l’area. Era presente anche l’arch. Fusco dell’UTC, il quale dichiarava che i lavoro erano iniziati sulla base dei dati negativi dell’ARPAC datati 2002, ignorando le analisi del 2004 che certificavano la presenza di amianto nella pensilina. L’arch. Fusco, su invito dei tecnici ARPAC, si impegnava ad eseguire tempestivamente gli interventi di messa in sicurezza delle parti a rischio, ovvero dei pannelli della pensilina ancora in posto e di quelli frantumati caduti a terra: i materiali di risulta, invece, rimanevano per mesi laddove erano caduti.

  • il 13 ottobre 2011 l'ARPAC faceva un ulteriore sopralluogo insieme ai tecnici comunali e faceva ulteriori prelievi per verificare l’eventuale caduta di polveri pericolose durante la demolizione: dall'analisi di questi campioni di polverino risultava che in 4 aree interne vi era presenza di crisotilo e lana di vetro (come da analisi del 2004), in altre 3 aree esterne, ovvero nell'area demolita, risultava la presenza di amianto crisotilo nei materiali di risulta, definito nei documenti come RIFIUTO PERICOLOSO, materiali per i quali il Comune si impegnava con l'ARPAC ad eseguire a titolo prudenziale  i più opportuni interventi di messa in sicurezza  e a trasportarli a rifiuto.

  • in virtù di quanto sopra, l’ARPAC invitava il Comune a presentare il Piano di lavoro per la bonifica tenendo conto delle indicazioni date e invitava a prendere il massimo delle precauzioni nelle operazioni di ulteriore demolizione

  • nel marzo 2012, a tutela della salute pubblica e della trasparenza amministrativa, l’allora Forum Civico Cittadini in MoVimento verso San Giorgio a 5 stelle, oggi MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio, sporgeva una prima denuncia nei confronti del Comune di San Giorgio del Sannio, del Sindaco Ricci, dell’assessore ai LL. PP. Barricella, del Responsabile apicale UTC Arch. Fusco, dell’Arpac di Benevento, di Poste Italiana SpA e delle ditte coinvolte nella demolizione dell’ edificio per il mancato rispetto delle norme di sicurezza per la pubblica e privata incolumità.

  • il 21 marzo 2012, tuttavia, nonostante gli esiti delle analisi dell’Arpac e nonostante la concomitante indagine giudiziaria in atto il Comune completava l’abbattimento dell’edificio ex poste

  • nell’aprile 2012 l’allora Forum Civico Cittadini in MoVimento verso San Giorgio a 5 stelle, oggi  MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio, depositava presso la Procura della Repubblica di Benevento un’integrazione della suddetta denuncia affinché venisse fatta luce e venissero fornite alla cittadinanza risposte chiare ed esaustive sia sul fatto che l’Amministrazione Comunale pareva non aver tenuto conto, prima di procedere, il giorno 21 marzo 2012, alla demolizione completa e definitiva dell’edificio, degli esiti delle analisi ARPAC del 13 ottobre 2011 (dai quali si evinceva in maniera inconfutabile la presenza di amianto crisotilo anche nel materiale di risulta della demolizione e non solo nella pensilina come sostenuto dall’Ufficio Tecnico del Comune) sia sul fatto che la stessa Amministrazione nonché l’Autorità di Polizia Giudiziaria Territoriale parevano aver anteposto, nella decisione di non avvertire la Magistratura della demolizione, argomentazioni di tipo amministrativo (ovvero la presunta correttezza degli adempimenti amministrativi e igienico sanitari di messa in sicurezza del cantiere) a pregnanti, oggettivi e prioritari motivi di indagine e di giustizia, a tutela della salute pubblica e dell’ambiente, visto che sulla precedente parziale demolizione dell’edificio era già aperto un fascicolo d’inchiesta.

  • nel maggio 2012 l’allora Forum Civico Cittadini in MoVimento verso San Giorgio a 5 stelle, oggi MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio, viste le dichiarazioni dell'Amministrazione Comunale sangiorgese sulla realizzazione di un parco giochi sul sito ex Poste, depositava sia presso il Comune di San Giorgio, sia presso la Prefettura di Benevento, sia presso la Procura della Repubblica di Benevento una formale diffida ad intraprendere qualsiasi arbitraria azione sul sito in oggetto non prima che fossero concluse le indagini preliminari della Magistratura con l'esercizio dell'azione penale o con la richiesta di archiviazione, come l'ordinamento giuridico esige, e, comunque, non prima che organi scientifici terzi ed imparziali avessero certificato in maniera inequivocabile l'assenza di pericolo per la salute pubblica e per l'ambiente
 visto che:

  • in questi giorni sono stati effettuati all’interno dell’area ex Poste di Via De Gasperi lavori di movimento terra con scarico all’interno dell’area di 4 o 5 cassoni di terreno

  • sembrerebbe che sia in via di realizzazione l’idea dell’Assessore ai LL.PP. Barricella  di creare in loco una piccola area attrezzata per bambini, così come dichiarato alla stampa sin dall’estate scorsa

  • non esiste nell’area alcun cartello di cantiere che informi la cittadinanza su quanto si sta facendo  e/o si debba fare in quell’area
  
ai sensi del suddetto art. 5 del Decreto Legislativo 14/03/2013 nr. 33, la sottoscritta


CHIEDE
                                                                                                                     
  • che venga applicato il proprio diritto di accesso civico a tutte le informazioni in possesso del Comune (analisi ARPAC, dati relativi alle bonifiche effettuate, e quant’altro) che certifichino lo stato di salubrità dell’aria, di non tossicità del terreno, di assenza di rifiuti tossici e/o pericolosi presenti all’interno dell’area ex poste di Via De Gasperi, con particolare riferimento alla presenza di amianto

  • nonché di tutte le informazioni in possesso del Comune riguardo alla programmazione, deliberazione e realizzazione di eventuali lavori pubblici e/o privati nell’area ex Poste di Via De Gasperi
  
CHIEDE ALTRESI’

  • che tali informazioni vengano tempestivamente pubblicate sul sito web istituzionale del Comune, come previsto dal Decreto Legislativo 14/03/2013 nr. 33, e che, vista l’importanza della tematica in oggetto, siano comunicate alla cittadinanza anche attraverso la stampa e/o manifesti pubblici.
                                                                  


lunedì 22 luglio 2013

San Giorgio, un paese tutto chiacchiere e distintivo!

Ogni tanto, anno dopo anno ciclicamente, riemerge a San Giorgio del Sannio il problema della mancanza di spazi pubblici attrezzati per bambini e famiglie.


Era il novembre 2010 quando, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, l’allora assessore all’urbanistica Maurizio Genito in un convegno da lui organizzato su “gli atti di programmazione e la gestione urbanistica”, affermava che quel convegno fosse “un’occasione per dibattere e confrontarsi sulle scelte urbanistiche e sulle priorità degli interventi da fare a San Giorgio del Sannio come ad esempio tempi modi e forme per la realizzazione della nuova villa comunale con parco per bambini - spazio ad oggi mancante"…

Nell’aprile 2011 Genito, poi, si dimise da assessore, in dissenso con quella che lui stesso definiva sulla stampa la “casta” sangiorgese e del parco per bambini non si parlò più per un po’.
A maggio 2011 le elezioni amministrative videro trionfare la lista di Claudio Ricci, con una campagna elettorale in cui il parco pubblico per i bambini ritornò fortemente in auge, citato, sponsorizzato e promesso più e più volte ai cittadini dall’ex Sindaco Nardone, mentore e predecessore di Ricci.

Dopo 4 mesi, poi, ci fu la scriteriata demolizione dell’edificio ex poste di Via De Gasperi e l’inizio di una vicenda complessa fatta di indagini da parte dell’ARPAC per verificare la presenza di amianto, di denunce, di diffide, ed esposti al tribunale di Benevento: ebbene, a dire dell’Assessore Barricella e del Sindaco era proprio quella l’area individuata per costruire il famoso parco pubblico!
Infatti, nonostante le analisi ARPAC avessero individuato la presenza di polvere di amianto anche nel terreno e non solo nelle lastre che sarebbero poi state bonificate, il Sindaco continuava coi suoi proclami e nel maggio 2012, durante la presentazione di una scultura lignea donata alla città dal maestro Raffaele Pepe, dichiarava alla stampa locale “a breve sarà inaugurata la piccola villa comunale che sorgerà in via Alcide De Gasperi dov’ è stato, da poco, smaltito l’ex ufficio postale. L’area si estende su di una superficie di circa 1800 metri quadrati di cui almeno 300 saranno adibiti a parco giochi per bambini.” 

Sul tema parco pubblico, poi, nell’ottobre 2012 anche il gruppo di opposizione Nuova San Giorgio ebbe un sussulto e in una nota stampa dichiarò che erano stati fatti troppi annunci relativi alla realizzazione di parchi pubblici sia nella zona di Piazza della Costituzione sia nell’area ex poste di Via De Gasperi ma, in realtà, non erano stati approvati gli API, gli atti di programmazione degli interventi, che avrebbero dovuto essere inseriti nel Piano annuale e triennale delle Opere Pubbliche per dare corso alla realizzazione delle promesse. In virtù di ciò, gli annunci tali rimasero, e così sono rimasti fino ad oggi.

Intanto, da qualche giorno, nell’area ex poste, ci sono strani movimenti: sembra si stia allestendo un cantiere, i cancelli sono aperti, sono stati scaricati 4 o 5 cassoni di terreno…
Cosa stia accadendo, però, non è dato di sapere…
Nel frattempo, è comparsa sulla stampa, casualmente forse, ma anche questo non è dato di saperlo, una nota del gruppo consiliare Nuova San Giorgio in cui, dopo circa 1 anno, l’opposizione ritorna sull’atavica mancanza di aree pubbliche per i bambini nel nostro paese e dichiara di aver rinvenuto nei meandri del bilancio di previsione le risorse per realizzare un parco giochi già nell’immediato.

Questi i fatti.

Ora, allo stato attuale delle cose, gli attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio chiedono al Sindaco e agli assessori competenti: ma è mai possibile che all’interno dell’Amministrazione Comunale sangiorgese pare proprio non sia alcuno che, nella gestione della cosa pubblica, tenga conto del diritto della società civile alla partecipazione alla vita democratica, del diritto della popolazione all’informazione sulle attività di gestione del territorio e del diritto di tutti all’incolumità e alla salute?

Com’è possibile trattare con tante leggerezza l’argomento della possibile presenza di rifiuti pericolosi all’interno di un’area che si intende destinare a parco pubblico e con altrettanta leggerezza bypassare tutti gli esposti, le denunce e le diffide fatte dai cittadini a tutela della propria salute e della buona amministrazione pubblica?
Davvero gli amministratori considerano così poco rilevante comunicare alla cittadinanza le informazioni ambientali riguardanti l’area in oggetto, in particolare la salubrità dell’aria, la non tossicità del terreno, l’assenza di rifiuti tossici e/o pericolosi ?
Davvero gli amministratori ritengono così poco importante informare la popolazione su cosa si sta facendo e si farà in quell’area, da chi sono stati commissionati eventuali lavori, di che tipo di lavori si tratta, quanto costano questi lavori, quale ditta se ne occupa e/o se ne occuperà?
Sembrerebbe proprio di sì, visto che sul sito web istituzionale del Comune, invece dei dati, obbligatori per legge, sull’aria, sull’acqua, sui terreni, ci sono informazioni che i bambini studiano alle elementari, l’estensione, l’altitudine, il clima e sono totalmente assenti tutti dati sulla programmazione urbanistica.

Che dire a riguardo: il M5S resta l’unica forza politica che, dentro e fuori le istituzioni, dà voce al popolo e ne tutela i diritti!
Per questo, invece di fare tante chiacchiere, come tanta gente è solita fare, abbiamo chiesto l’intervento del Prefetto e fatto appello al diritto di ogni cittadino, senza limitazione alcuna, all’accesso civico alle informazioni ambientali e sulla programmazione urbanistica.


Il Comune ha 30 giorni di tempo per risponderci: attendiamo cos’hanno da dirci.





mercoledì 10 luglio 2013

Il Comune ci risponde Sui Referendum Comunali e sulle iniziative di sostenibilità ambientale


Il Comune di San Giorgio ha ufficialmente risposto che è in corso di esame presso le competenti Commissioni Consiliari un testo di “Regolamento per lo svolgimento dei referendum comunali”...e questo ci sta bene....ma poi ci ha anche scritto che per le iniziative proposte in tema di riduzione dei rifiuti e sostenibilità ambientale è un fatto “l’indisponibilità economica del bilancio comunale”...e questo non ci piace, soprattutto perché è stato finanziato per 18.000 euro un inutile progetto per fornire di compostiere i cittadini delle aree rurali....è ridicolo dare la compostiera a chi usa i rifiuti alimentari come mangime per gli animali da cortile o per chi usa la tecnica del fosso o del cumulo...cmq, questa è la nostra risposta:


In risposta a Vostra nota del 25 giugno 2013 Prot. Gen nr. 12314,

la sottoscritta Elvira Santaniello, cittadina di San Giorgio del Sannio, attivista del MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio e prima firmataria della Petizione Pubblica ex art. 42 dello Statuto Comunale di San Giorgio del Sannio e art. 8 D.Lgs 267 del 18/08/2000 (nr. Prot. 18364 del 26/11/2012)

evidenzia quanto segue:

  • premesso che la sottoscritta (ed il MeetUp di cui ella è attivista) ha preso atto dell’approvazione del Regolamento delle Petizioni, emanato in data successiva alla Petizione del 26/11/2012 e, con buona probabilità, da essa suscitato

  • premesso che si è preso atto anche dell’impegno formale del Sindaco e del Presidente del Consiglio Comunale, i quali dichiarano nella nota in oggetto che le competenti Commissioni Consiliari stanno studiando un testo di “Regolamento per lo svolgimento dei referendum comunali”

pare importante ricordare al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale che l’art. 45 dello Statuto Comunale recita testualmente: “Gli Istituti, di cui al presente Capo [Capo II, art. 40, 41, 42, 43, 44], devono essere disciplinati o specificati in apposito Regolamento circa i modi e i tempi di espletazione”.

Ergo, pare necessario che TUTTI gli istituti di partecipazione popolare, Istanze, Proposte, Petizioni e Referendum, debbano essere regolamentati e che, ai sensi della Legge 142/90 Capo II, art. 6, comma 3 debbano “ ...essere altresì determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. …”.

La sottoscritta, pertanto, in pieno spirito collaborativo, nel rispetto delle leggi e del diritto alla partecipazione della società civile alla vita democratica, ancora una volta invita gli amministratori sangiorgesi a dare seguito a quanto previsto dalla legge e alle richieste legittimamente espressa dai cittadini, ferma restando l’intenzione di ricorrere al TAR ove le leggi e i diritti dei cittadini non venissero rispettati.

Per quanto riguarda, poi, il terzo punto della nota in oggetto, ovvero il Progetto “Comune Leggero”, proposto dal Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio,  rispetto alla cui realizzazione l’Amministrazione sangiorgese dichiara “l’indisponibilità economica del bilancio comunale”,
la sottoscritta evidenzia quanto segue:

premesso che la sottoscritta (ed il MeetUp di cui ella è attivista) ha preso atto dell’iniziativa comunale relativa ai pannolini lavabili,

pare importante ricordare al Sindaco e all’Assessore all’ambiente Saccavino, già fautore di esempi di finanza creativa con la precedente amministrazione, vista la sua proposta di far sponsorizzare i cestini gettacarte del Viale Spinelli dalle attività commerciali oppure la sua iniziativa di realizzare con l’aiuto economico di alcuni sponsor,  sporte per la spesa riutilizzabili da donare ai cittadini,

che tante cose si possono realizzare anche a costo zero o molto vicino allo  zero e con ottime prospettive di rientro economico per il Comune.

A tal proposito, sia consentito suggerire, anche all’interno del progetto Comune Leggero, le seguenti iniziative e buone prassi a costo zero:

  • Pubblicità? No, grazie!”, ovvero cercare di ridurre al minimo una pratica tanto diffusa quanto fastidiosa: l’intasamento delle casette postali dei cittadini che vengono quotidianamente sommerse di pubblicità non richiesta, che diventa quasi subito rifiuto da smaltire.  A tale proposito si ricorda che l’ordinanza n. 26/2007 emanata dall’allora sindaco Giorgio Nardone disciplinava la distribuzione dei depliant e volantini lungo le strade di tutto il territorio comunale. In tale ordinanza si FACEVA DIVIETO ASSOLUTO, “al fine della tutela ed igiene del suolo pubblico, di distribuire volantini, depliant, manifesti o altro materiale pubblicitario per le strade e/o aree pubbliche o aperte al pubblico. Analogo divieto insiste anche per la distribuzione nei portoni delle abitazioni, sul parabrezza o lunotto delle autovetture e, comunque, su tutti gli altri tipi di veicoli”. 
Si tratterebbe soltanto di verificare se tale ordinanza sia ancora valida e, in caso contrario, di emanarne una nuova sulla stessa falsariga della precedente.

  • Ri-Utilizziamo, ovvero un’iniziativa di recupero dei beni durevoli, mobili, componenti elettronici, piccoli elettrodomestici, libri e quant’altro, che potrebbero essere donati ad associazioni, comunità, case famiglia, e a chiunque ne avesse bisogno, per educare la comunità dei cittadini alla regola delle tre R, riduci, ricicla, riusa.

  • Condomini Leggeri, ovvero incentivare i condomini che si impegnano nel massimizzare la raccolta differenziata e ad ottimizzare i meccanismi di esposizione dei bidoncini, nell’ambito del servizio rifiuti svolto dal gestore attraverso un incentivo economico, anche simbolico.

  • Mense Leggere, ovvero dare titoli di preferenza nei bandi per l’affidamento del servizio di mensa scolastica a quelle ditte che hanno eliminato le stoviglie usa e getta a favore di quelle durevoli

  • Eco Scuole/Eco Uffici, ovvero assumere un comportamento eco compatibile anche negli uffici comunali e nelle scuole, rispettando alcune semplici buone prassi per ridurre la produzione di rifiuti e l’inquinamento atmosferico:

    • Preferire prodotti di cancelleria riciclati, riciclabili e rigenerati: ormai qualsiasi cartoleria ben fornita offre ai suoi clienti penne e matite in materiale riciclato, evidenziatori ricaricabili, toner e cartucce per stampanti rigenerate, risme di carta A4 riciclata e quant’altro, e. eventualmente questi prodotti non fossero reperibili in loco, esistono fornitissimi negozi on line presso i quali rifornirsi)
    • Non stampare inutilmente documenti e utilizzare i formati elettronici e le e email per diffondere tra i dipendenti e gli amministratori documentazioni varie, convocazioni, e quant’altro; quando è necessario stampare, utilizzare la modalità di stampa “economy” o “bozza” nonché i caratteri che consentono un maggiore risparmio di inchiostro; Utilizzare le email al posto del fax, visto anche che da anni è obbligatorio l’utilizzo della posta certificata; se proprio si deve usare il fax, installare ed utilizzare nel computer un softwre per invisre il fax dall’archivio file e non con il foglio di carta.
    • Riutilizzare i fogli già stampati come «brutta copia»
    • Usare, per la pausa caffè, tazze in ceramica e non bicchierini usa e getta: per chi consuma due tazze di caffè al giorno, si evita di gettare circa 400 bicchieri di plastica all’anno.
    • Etc etc (si rimanda al buon senso degli amministratori e degli impiegati).


  • Mercato, Fiere, Sagre Leggere, ovvero regolamentare attraverso apposite ordinanze sindacali la produzione di rifiuti particolarmente inquinanti durante mercati, sagre e fiere di paese, Notte Bianca compresa, prevedendo l’utilizzo esclusivo di catering ecologico e il divieto di usare buste e sacchetti di plastica. Tutto ciò, ovviamente, avrebbe una eco non indifferente e farebbe da pubblicità indiretta per gli eventi in oggetto, sollecitando non solo la curiosità della gente ma catalizzando l’attenzione delle persone più interessate ai temi della sostenibilità ambientale.
Fatte queste considerazioni, la sottoscritta, in pieno spirito collaborativo, auspica che almeno le proposte a costo zero possano essere prese in considerazione, nel totale interesse della comunità e delle casse del Comune nonché che il Comune provi a fare un gesto di grande attenzione nei confronti dei cittadini, cercando di trovare, nei meandri del bilancio comunale o attraverso una forma di finanziamento, le risorse minime necessarie a realizzare la casa dell’acqua, che, quella sì, farebbe risparmiare molti soldi per lo smaltimento dei rifiuti in plastica e costituire un’entrata economica per il Comune.






venerdì 5 luglio 2013

Trasparenza e Partecipazione: le nostre stelle!

La saggezza popolare ricorda: “Dicette 'o pappice vicino ‘a noce: damme 'o tiempo, ca te spertoso”… 

Da tempo immemore, infatti, l’uomo è consapevole del fatto che, pian piano, anche le cose più difficili da farsi, possono esser fatte e che le cose più dure diventano cedevoli, come una noce che col tempo può esser perforata da un piccolissimo insetto quale è il pappice.

Ebbene, gli attivisti del MoVimento 5 Stelle di San Giorgio del Sannio, sin dalla costituzione del proprio MeetUp, nell’ottobre 2011, si sono dati proprio il compito del pappice, per entrare pian piano all’interno delle Istituzioni e scardinare gli ormai consolidati meccanismi della vecchia e ammuffita politica dei partiti attraverso concetti come TRASPARENZA e PARTECIPAZIONE.

Ricordiamo che, Roberto Fico, attuale Presidente della Commissione di Vigilanza RAI e, soprattutto, nostro grande amico, alla conferenza stampa di presentazione del nostro gruppo disse, a conclusione del suo intervento: “l’operazione fiato sul collo è cominciata: Sindaco, stiamo arrivando!”, e così è stato! 

Ad oggi, possiamo dire con orgoglio che abbiamo fatto da apripista nel Sannio per quanto riguarda le riprese dei Consigli Comunali e altrettanto stiamo facendo per la trasparenza del sito web del Comune e per i regolamenti attuativi degli istituti di partecipazione popolare. E ne sa qualcosa l’Ufficio Protocollo del Comune, che ha dovuto registrare decine e decine di lettere non solo da parte degli attivisti ma anche della Prefettura di Benevento, del Ministero della Funzione Pubblica, della Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle amministrazioni pubbliche, tutte volte, su nostra sollecitazione, a monitorare l’attività dell’Ente!!!

Qualcuno, a questo punto sicuramente dirà che con la partecipazione e la trasparenza non si mangia ed oggi San Giorgio è un paese in parte depresso e quasi alle soglie della povertà globale.

Sì, forse questo è anche vero, ma gli attivisti, pur essendo di fatto l’unica opposizione presente e dialogante con l’Amministrazione, sono un gruppo extraconsiliare e non hanno la facoltà di incidere materialmente sulla linea di governo del paese.

Come i pappici, però, gli attivisti vogliono entrare nella noce e dare ai cittadini la possibilità di sapere tutte quelle cose che è un loro diritto sapere: quanto guadagnano i nostri amministratori, quali sono le entrate e le uscite del Comune, come vengono spesi i soldi delle nostre tasse, come vengono scelti i consulenti dell’Ente, che livello di legalità hanno le procedure degli appalti e quant’altro. 
E, come i pappici, una volta entrati nella noce, ci vogliono restare ed esercitare il proprio diritto di partecipare alle decisioni che l’amministrazione prende per lo sviluppo della comunità.

Solo cittadini informati e consapevoli potranno fare scelte altrettanto consapevoli quando sarà il momento di scegliere chi dovrà amministrarli!

Come promesso, l’onesta sta tornando di moda…anche a San Giorgio del Sannio!!!






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