lunedì 30 novembre 2015

Acqua,la legge di riordino del servizio idrico in Campania danneggia i cittadini!

Ieri, nell’incontro sul Viale Spinelli con il Portavoce del M5S alla Camera dei Deputati Luigi Gallo si è parlato della legge 107 del 13 luglio 2015, cosiddetta Buona Scuola. Abbiamo affrontato il tema del precariato, nota dolentissima, ma anche temi che sono più strettamente legati alle storie quotidiane di cittadini e genitori sangiorgesi, la sicurezza scolastica e il monitoraggio sulla qualità del servizio di ristorazione scolastica. A tale proposito, abbiamo evidenziato che gli attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio già da qualche settimana hanno protocollato al Comune istanze nate proprio dalla collaborazione fattiva coi cittadini, i quali hanno segnalato problematiche relative ad infiltrazioni d’acqua dai tetti delle aule e l’inesistenza della Commissione Mensa.
A margine di questo incontro ci siamo soffermati anche sull’ “eterno” problema della carenza idrica a San Giorgio, dal momento che numerosi cittadini ci hanno espresso il loro disappunto per l’ancora attuale mancanza d’acqua. A tale proposito, non abbiamo potuto fare a meno di fare qualche riflessione sulla nuova LEGGE REGIONALE SUL RIORDINO DEL SERVIZIO IDRICO, che, con una scelta, secondo noi, assolutamente inappropriata, prevede un ATO (Ambito Territoriale Ottimale) unico regionale, governato da un ente di nuova istituzione, l'Ente Idrico Campano, e accentra il potere nelle mani di pochi. Infatti, tutte le decisioni saranno nelle mani di un Presidente del suddetto Ente, di un Direttore Generale e di 20 membri di un Comitato Esecutivo, i quali governeranno le scelte gestionali di tutti i 550 comuni della regione.
E i Sindaci? Il ruolo dei sindaci viene relegato all’interno di 5 distretti territoriali (Napoli, Sarnese-Vesuviano, Caserta, Sele, Sannio-Irpinia) di cui fanno parte solo 30 sindaci (nel Sannio - Irpinia ad es., 30 su 193 Comuni) i quali non avranno alcuna rappresentanza giuridica e, quindi, diventano poco più che meri esecutori di decisioni provenienti dall’alto piuttosto che soggetti direttamente coinvolti nella gestione del servizio idrico insieme alle comunità locali.

I sindaci e le comunità territoriali, infatti, non avranno nessun rapporto diretto con i gestori, i quali risponderanno direttamente al direttore Generale e al Comitato esecutivo. Inoltre, non sarà loro possibile operare un’eventuale liquidazione /rescissione del contratto con i gestori né tanto meno si comprende bene in che modo i Sindaci potranno intervenire nell’elaborazione delle tariffe
Il tutto con un evidente arretramento rispetto alla Legge 14 del 1997.
Ma veniamo al nostro Sannio.
Alto Calore è piena di debiti (117 milioni) e da tempo si parla di una eventuale fusione con Gesesa … Gesesa nel 2006 è stata acquisita da ACEA SpA, ovvero il primo operatore italiano nel settore idrico … in questa politica di acquisizioni, è facilmente ipotizzabile che tutto passi sotto il controllo proprio di ACEA.
Dunque, con un gestore TOTALMENTE privato e i sindaci che non hanno alcun potere decisionale, CHI TUTELERA’ I CITTADINI E GLI UTENTI???
E se noi sangiorgesi siamo stati del tutto ignorati adesso che il nostro Comune ha anche un rappresentante nel Consiglio di Amministrazione di Alto Calore Servizi, cosa accadrà quando i Sindaci saranno solo dei passacarte dei gestori privati?
La prima cosa che sicuramente accadrà sarà l’aumento incontrollabile delle tariffe senza che nessuno possa farci niente.
Siamo veramente ancora disposti a subire solo disservizi e vessazioni?
E il nostro sindaco continuerà nel suo assordante silenzio?
Vorrà “fare la cortesia” ai suoi concittadini di esplicitare pubblicamente la sua posizione?
Vorrà mettersi dalla parte di De Luca, che pur sempre appartiene al PD, il partito del Sindaco, oppure avrà il coraggio, FINALMENTE, di schierarsi dalla parte dei cittadini?

Quello che è certo è che gli attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio hanno fatto dell’acqua uno dei principali temi di dibattito e di analisi in tutta l’area del Medio Calore e si impegneranno a sostenere le battaglie dei parlamentari e dei consiglieri regionali del M5S per la revoca o la modifica della nuova legge regionale sul riordino del servizio idrico campano.  

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